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16 Dicembre 2022
10:37

Il gatto può soffrire di bulimia?

La bulimia è un disturbo del comportamento alimentare che negli umani si manifesta con voracità patologica ed eccessiva nel mangiare spesso associata al vomito. Nel gatto non possiamo parlare di bulimia ma possono esserci altri problemi o patologia simili che possono portare a un'eccessiva voracità.

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Validato dalla Dott.ssa Eva Fonti
Membro del comitato scientifico di Kodami
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Per chi convive con un gatto può certamente destare parecchia preoccupazione notare che il micio è ossessionato dalla richiesta e dall'assunzione vorace di cibo, talvolta associata anche ad episodi di vomito. Sintomi e comportamenti del genere possono facilmente indurre al pensare che il gatto soffra di bulimia, un disturbo del comportamento alimentare che negli umani si manifesta con voracità patologica ed eccessiva nel mangiare, seguita talvolta da induzione volontaria del vomito.

Considerando quindi che si tratta un disturbo umano, nei gatti non possiamo parlare di vera e propria bulimia, ma ciò non significa che non possano esserci altri motivi comportamentali o patologici legati all'eccessiva assunzione di cibo e al vomito frequente, spesso associati anche ad altre malattie come diabete, parassitosi e ipertiroidismo. Vediamo quindi quali possono essere le cause e cosa fare se il nostro gatto mostra sintomi e comportamenti tipici della bulimia tenendo bene a mente che l'ultima parola spetta sempre al nostro medico veterinario.

Le cause della eccessiva voracità nel gatto

Sono numerose le cause dietro la voracità eccessiva nel gatto, potrebbe infatti star richiedendo attenzioni, essere malato, avere dei parassiti intestinali o dei problemi psichici. La richiesta di attenzioni è sicuramente una delle principali. Spesso, infatti, non abbiamo molto tempo da dedicare al nostro felino e talvolta limitiamo le nostre interazioni con lui al semplice riempimento della ciotola. Questo può quindi incoraggiare il gatto a chiedere insistentemente da mangiare, facendoci così credere erroneamente che ha sempre fame quando invece cerca solo affetto e maggiore contatto col proprio umano di riferimento.

Ci sono poi diverse patologie, spesso su base ormonale, che possono portare il gatto ad avere un aumento dell'appetito. Le due più importanti sono sicuramente l'ipertiroidismo e il diabete mellito. L'ipertiroidismo è una patologia presente soprattutto nei gatti anziani (ma non solo), mentre il diabete è solitamente una malattia che si instaura dopo un periodo di sovrappeso o obesità. C'è poi l'acromegalia, che è una malattia generalmente causata da un tumore che produce quantità eccessive di somatotropina, l'ormone della crescita, che può portare anche a un aumento di peso.

Soprattutto in gattini giovani, poi, dobbiamo sempre tener presente la possibilità che il nostro gatto abbia parassiti intestinali. In questo caso il nostro gatto avrà sempre fame e mangerà di continuo, ma potrebbe non prendere peso. Anzi, potrebbe anche avere la pancia molto gonfia e rotondeggiante.

Oltre ai motivi patologici, ci possono essere anche dei problemi psicologici ed emotivi per cui il gatto potrebbe avere un alterato rapporto con il cibo. Stress, noia o una vita in ambiente competitivo per la presenza di altri gatti, possono spingerlo proprio come accade a noi a sfogare sul cibo. Infine, anche un'alimentazione non correttamente bilanciata e scarsa di specifici nutrienti, può spingere il gelino a cercare e a richiedere continuamente da mangiare.

Se alla voracità eccessiva sono anche associati episodi di vomito, come per la bulimia negli umani, oltre ad essere causati da motivi legati al digiuno prolungato, a un alimento sbagliato ma anche altre patologie gravi come l’insufficienza renale, la tradite, l'IBD (Inflammatory Bowel Disease) o il linfoma, potrebbe dipendere direttamente anche dall'eccessiva assunzione di cibo. Ingerendo molto cibo con voracità, lo stomaco può dilatarsi troppo e persino riempirsi d'aria, inducendo così il vomito.

Come capire se il gatto soffre di eccessiva voracità

Il campanello d'allarme per una patologia è in genere il connubio di fame più perdita di peso. Se il nostro micio mangia più del solito e perde peso, molto probabilmente c'è qualcosa che non va. Se perciò mostra comportamenti anomali, letargia, pelo malconcio o episodi continui di vomito, la prima cosa da fare è rivolgersi al proprio veterinario, solo un medico può infatti valutare se effettivamente il gatto soffre di qualche patologia oppure no a seconda dei sintomi e del caso.

Per capire invece se l'eccessiva voracità è causata da parassiti, oltre al rigonfiamento della pancia associato alla perdita di peso, può essere presente anche la tipica alitosi dal sapore di aglio. Più complesso è invece capire se l'eccessiva richiesta di cibo è legata invece alla ricerca di attenzioni, stress, noia o problemi psichici. In ogni caso, passare più tempo assieme al micio, giocare in maniera ripetuta e costante e magari progettare un arricchimento ambientale, non può di certo far male, in questo modo il gatto non ci verrà a cercare solo per ottenere un minimo momento di contatto.

Cosa fare se il gatto soffre di eccessiva voracità

La prima cosa da fare per valutare se ci sono effettivamente problemi legati al rapporto col cibo è verificare il peso del micio nel tempo. Sia nel caso in cui perda peso che se lo guadagna in maniera anomala nel giro di 15 giorni, rivolgetevi al vostro medico veterinario, così da escludere immediatamente le principali cause di aumento dell'appetito. In assenza di patologie o parassiti, invece, dobbiamo dedicare più tempo al nostro micio per vedere se avendo più attività da fare lo stimolo diminuisce.

Se non siete sicuri di cosa fare, in ogni caso, potete sempre chiedere aiuto a un medico veterinario esperto in comportamento o a consulenti della relazione uomo-gatto. Per quanto riguarda il vomito, infine, un ulteriore accortezza può essere quella di tenere il gatto sotto osservazione per un po' di tempo evitando che si allontani dall'abitazione, in modo da poter controllare se avvengono ulteriori episodi di vomito o se subentrano altri sintomi e poterli riportare al veterinario per velocizzare la diagnosi.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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