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31 Dicembre 2022
7:40

I cervidi, i portatori dei palchi

I cervidi sono la secondo più grande famiglia di artiodattili dopo i bovidi. Diffusi con circa 40 specie in quasi tutti i continenti, sono famosi per i palchi portati dai maschi. Fanno parte di questo gruppo cervi, daini, caprioli, renne e alci.

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I cervidi sono una famiglia di mammiferi ungulati storicamente inseriti nell'ordine degli artiodattili, ovvero quelli che possiedono un numero pari di dita. Fanno parte di questo gruppo oltre 40 specie, distribuite in quasi tutta l'Europa, l'Asia e nelle Americhe, la maggior parte delle quali note col nome comune di cervo, declinato, a seconda delle specie, in base alle caratteristiche o alla provenienza geografica. La particolarità più evidente di questa famiglia è senza dubbio la presenza dei vistosi palchi, strutture ossee uniche di questa famiglia presenti quasi esclusivamente nei maschi e che si rinnovano ogni anno.

Ma tra cervi, caprioli, daini, renne e alci, l'incredibile diversità dei cervidi racchiude uno straordinario ventaglio di forme, dimensioni e comportamenti straordinari, talvolta decisamente sorprendenti. Osserviamo quindi un po' più da vicino, chi sono e come vivono i cervidi, gli animali che portano i palchi.

Evoluzione dei cervidi

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Megaloceros

Gli antenati dei cervidi compaiono per la prima volta sulla Terra circa 25 milioni di anni fa, nell'Oligocene. A quel tempo, si svilupparono numerose famiglie di piccoli ruminanti che vivevano in Europa, Asia e Nord America. Anche durante il Miocene, circa 2o milioni di anni fa, i rappresentanti di questo gruppo erano di dimensioni molto contenute e persino i palchi, quando presenti, erano molto più semplici e meno ramificati di quelli odierni.

I veri cervi come li conosciamo oggi, apparvero invece durante il Miocene in Asia centrale, tra i 7 e 9 milioni di anni fa. Comparvero anche i muntjac, piccoli cervidi grandi anche come lepri e dotati sia di palchi che di lunghi canini appuntiti, mentre intorno ai 3-4 milioni di anni fa, sul Pianeta vagavano già quasi tutti i generi conosciuti oggi. Degni di nota, sono però le specie che si svilupparano durante il Pleistoce, che probabilmente anche a causa di cibo e risorse abbondanti raggiunsero dimensioni enormi, soprattutto per quanto riguarda i palchi.

Il più noto di tutti è senza dubbio il megalocero (Megaloceros giganteus), dotato di un palco che poteva raggiungere anche i tre metri e mezzo di ampiezza. Questo forme giganti si estinsero tutte circa 10.000 anni fa con la fine dell'Era Glaciale, anche se non son ancora del tutto chiare le cause.

Caratteristiche dei cervidi

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Cervo dalla coda bianca

I cervi costituiscono la seconda famiglia maggiormente diversificata di artiodattili dopo i bovidi. Mostrano senza dubbio una gran varietà di forme e dimensioni, da specie che raggiungono a stento 32-35 cm di altezza, a quelle enormi, come l'alce, alta oltre 2,5 metri. Sono erbivori molto agili, con zampe lunghe e sottili e quasi tutte in grado di nuotare e a loro agio nell'acqua. Nella maggior parte delle specie, i maschi tendono a essere più grandi delle femmine.

Inoltre, tutti i maschi dei cervidi, a eccezione del capriolo d'acqua, in cui i maschi mostrano lunghi canini simili a zanne, possiedono i palchi, presenti anche nelle femmine esclusivamente nelle renne. Sono state avanzate varie ipotesi per spiegare la funzione dei palchi e sul perché essi siano presenti solo nel sesso maschile. Bisogna considerare che strutture come i palchi, così come anche le corna, sono elementi grossi e ingombranti da portarsi dietro e devono quindi avere evoluto un qualche vantaggio tale da superare il costo dell'essere portati.

daini
Femmina di daino con cucciolo

Ad oggi non vi è ancora una risposta definitiva, ma probabilmente sono tanti i fattori che hanno contribuito alla loro evoluzione: dal combattimento tra maschi, al display territoriale e riproduttivo per attirare le femmine, fino alla difesa dai predatori. A differenza delle corna, il palco non è a crescita continua, ogni anno cade e si riforma ed è inizialmente è ricoperto da uno strato di "velluto", importante soprattutto per il passaggio dell'ossigeno e delle sostanze nutritive al tessuto osseo in formazione.

In molte specie, inoltre, il palco è ogni anno un po' più grande e ramificato (altra differenza con le corna) dell'anno precedente, motivo per cui è spesso anche un buon indicatore che permette di stimare o calcolare con precisione l'età. I cervidi sono tutti erbivori ruminanti e sono dotati di uno stomaco suddiviso in quattro camere. Tuttavia, di tanto in tanto, come altri erbivori non disdegnano la carne e son ostate viste più specie nutrirsi di carcasse o piccoli animali.

Infine, quasi tutte le specie di cervi, possiedono una ghiandola facciale davanti a ciascun occhio che rilascia feromoni dall'odore molto forte e pungente, utilizzato per marcare il territorio strofinandola su rami, tronchi e altri superfici.

Habitat e distribuzione

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Renne in migrazione

Il continente eurasiatico (compreso il subcontinente indiano) vanta il maggior numero di specie di cervidi al mondo, con la maggior parte delle specie che si trovano in Asia. Tuttavia, troviamo diverse specie di cervidi sia in Nord che Sud America. Non sono mai stati presenti esclusivamente in Oceania e, ovviamente, in Antartite. Discorso a parte merita invece l'Africa, dove è presente esclusivamente il cervo berbero o cervo africano (Cervus elaphus barbarus), una sottospecie del comune cervo nobile o rosso, originaria del Nord Africa.

Sebbene vengano associati quasi sempre alle foreste o a ai boschi, i cervidi vivono in una gran varietà di habitat, dalla fredda tundra artica alla calda foresta pluviale tropicale. La maggior parte delle specie, tuttavia, preferisce boschi misti temperati o composti di conifere, anche se essendo animali estremamente adattabili, si trovano a loro agio anche tra savane, praterie, contesti rurali e tra gli ambienti di transizione per esempio tra boschi e praterie o tra i campi coltivati.

Abitudini

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Due cervi maschi incrociano i palchi

Tutti i cervidi si nutrono principalmente di fogliame, germogli, erbe, arbusti e di licheni, soprattutto le specie che vivono alle latitudini più settentrionali, come la renna. A differenza di altri ruminanti, preferiscono tuttavia germogli facilmente digeribili, foglie giovani, erbe fresche, ramoscelli morbidi o frutta, più facili da assimilare. Di tanto in tanto, alcune specie di cervidi sono state viste persino mangiare cadaveri di altri animali e addirittura depredare attivamente nidi e uova di uccelli che nidificano a terra.

Sono animali piuttosto schivi e timidi, con le femmine che tendono a formare anche grossi gruppi assieme ai loro piccoli, che allevano senza alcun contributo da parte del maschio. Maschi che, quando arriva la stagione riproduttiva, diventano estremamente territoriali e bellicosi, e si sfidano a suon di bramiti o lottando incrociando i palchi. Per conquistare le femmine, si esibiscono con comportamenti ritualizzati di corteggiamento in un'arena comune, chiamata lek.

Le specie di cervidi

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Un capriolo nascosto in un prato

In tutto il mondo esistono circa 40 specie di cervidi, tutte suddivise in due sottofamiglie: cervini e capreolini. Vediamo un po' più da vicino quali sono, dove vivono le specie più particolare e curiose di questa famiglia.

Il cerbiatto

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Partiamo subito con un cervide che… non esiste: il cerbiatto. O meglio, con questo termine – che tutti conosciamo e utilizziamo – non ci si riferisce infatti a un animale specifico, ma bensì a tutti i cuccioli di questa famiglia. Un piccolo di daino è un cerbiatto; un piccolo di capriolo è un cerbiatto; E anche un piccolo di cervo rosso può essere chiamato cerbiatto. Perciò un cerbiatto altro non è che un giovane cervide.

Il daino

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Pixabay

Il daino (Dama dama) è una specie ampiamente diffusa in Europa e si può incontrare facilmente anche nel nostro Paese. I palchi in questa specie hanno la forma di una pala e cominciano a crescere in forma di abbozzi intorno al nono mese d'età dell'individuo, con una formazione completa intorno al secondo anno. Le ramificazioni e le dimensioni dei palchi variano al crescere dell'individuo, motivo per cui da questi è possibile avere informazioni sull'età e sulle abitudini dell'animale.

Il capriolo

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Il capriolo (Capreolus capreolus) una specie molto diffusa con un range geografico che si espande dall'Europa sino all'Iran. I palchi non sono di dimensioni molto grandi e raggiungono circa i 20-25 centimetri. Spesso, come anche altre specie, i maschi grattano i loro palchi vicino agli alberi per liberarsi dello strato di velluto che si crea all'inizio della crescita, in modo tale da avere dei palchi perfetti per la stagione degli amori.

Il cervo nobile o rosso

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Il cervo rosso o nobile (Cervus elaphus) è la quarta specie più grande tra i cervidi, nonché tra le più diffuse. I palchi, esclusivi dei maschi, sono maestosi e di grandi dimensioni e mediamente arrivano a misurare 71 centimetri, ma possono raggiungere anche i 115. Il loro tasso di crescita può essere molto veloce e raggiungere fino ai 2,5 centimetri al giorno. Alcuni cervi maschi sono sprovvisti di palchi e vengono definiti hummer, ma nonostante ciò sembra che il loro successo riproduttivo non ne risenta molto. Generalmente i palchi cominciano a crescere verso la primavera e cadono verso la fine dell'inverno e la loro crescita è guidata dai livelli di testosterone.

Il cervo berbero

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Il cervo berbero (Cervus elaphus barbarus), detto anche cervo dell'Atlante, è una sottospecie di cervo nobile originaria dell'africa del Nord. Non si discosta molto da ceri comuni europei, se non per il manto leggermente più scuro e le dimensioni ridotte. È l'unico cervo rimasto in vita originario dell'intero continente africano e secondo studi genetici, pare sia molto vicino alle popolazioni di cervi di Corsica e Sardegna, solitamente considerati però un'altra sottospecie ancora, quella sarda.

L'alce

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L'alce (Alces alces) è la specie di cervide più grande che esista sul Pianeta. I suoi palchi sono strutture palmate che assumono una funzione molto particolare: fungono da antenne per amplificare il suono. È stato infatti visto che alci con palchi hanno un udito molto più sensibile rispetto a quando ne sono sprovvisti. Vivono sia in Nord America che in Nord Europa e amano particolarmente l'acqua. talvolta, quando attraversano piccoli tratti di mare, possono persino diventare prede delle orche!

La renna o caribù

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La renna, conosciuta in Nord America come caribù, (Rangifer tarandus) è l'unica specie tra i cervidi che presenta i palchi in entrambi i sessi. Inoltre i palchi della renna sono i più grandi tra tutte le specie di cervi esistenti rispetto alla dimensione corporea. Il motivo per cui i palchi sono presenti in entrambi i sessi è legato alla sua funzione: serve infatti anche per spalare e scavare nella neve alla ricerca di cibo e questa necessità, ovviamente, non è legata solo al genere maschile.

Il capriolo d'acqua

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Il capriolo d'acqua (Hydropotes inermis) è l'unico cervide al mondo sprovvisto di palchi. Originario di Cina e Corea, possiede due lunghi canini simili a zanne che lo fanno somigliare più ai moschi, una famiglia affine ai cervidi. Talvolta viene persino chiamato cervo vampiro e purtroppo rischia seriamente l'estinzione.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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