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11 Novembre 2021
13:20

“Genius Dog Challenge”: essere dei geni non è una prerogativa solo umana

Proprio come noi umani anche i cani possono essere più dotati di altri nell'apprendere comandi e nel memorizzare nomi di oggetti. La Genius Dog Challenge dell'università Eötvös Loránd di Budapest studia proprio questi cani "geniali" e le loro abilità. Del progetto e delle straordinarie capacità di questi cani ne abbiamo parlato con Andrea Sommese, ricercatore presso ELTE University di Budapest.

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Intervista a Dott. Andrea Sommese
Esperto nella comunicazione cane-uomo e ricercatore presso ELTE University di Budapest
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Chiunque conviva con un cane avrà certamente notato la sua naturale inclinazione nel comprendere il linguaggio umano e a imparare agevolmente indicazioni e parole, anche se non tutti ci riescono allo stesso modo. Questo perché proprio come accade per noi umani anche tra i cani si distinguono individui particolarmente dotati che tra noi umani – per capirci – possiamo tranquillamente definire geniali.

Studiare e comprendere il talento, la predisposizione e l'ingegnosità del miglior amico dell'uomo è proprio l'obiettivo principale della Genius Dog Challenge, una serie di esperimenti trasmessi in diretta e diventati virali sui social media.

La challenge si è volta tra novembre e dicembre 2020 ed è stata condotta dal Dipartimento di Etologia dell'università Eötvös Loránd di Budapest, in Ungheria. Questi esperimenti hanno permesso di scoprire numerosi aspetti interessanti sull'etologia canina, sulle capacità di apprendimento e di memorizzazione o, come pubblicato di recente sulla rivista Animal Cognition, sul perché piegano la testa in quel modo tanto irresistibile quanto misterioso.

Cosa possono insegnarci i cani dal talento eccezionale?

Del progetto e dei sorprendenti "cani geniali" ne abbiamo parlato proprio con Andrea Sommese, ricercatore presso ELTE University di Budapest e capoprogetto dello studio sull'inclinazione della testa.

Come nasce la Genius Dog Challenge?

Come spesso accade nella scienza è partito tutto un po' per caso. Abbiamo conosciuto uno scrittore norvegese che affermava che il suo cane era in grado di riconoscere centinaia di oggetti in maniera del tutto spontanea. In letteratura sono segnalati addirittura due o tre cani che sono riusciti a imparare fino a 2mila nomi di oggetti ma nessuno ci credeva davvero. Un po' tutti tendiamo a esaltare le abilità dei nostri cani, ma volevamo verificare e siamo andati lì di persona. Effettivamente era tutto vero e Whisky, una femmina di Border Collie, era davvero un talento eccezionale. Allora a quel punto ci siamo detti: tutti i cani possono imparare così tanti termini? Qual è il limite? Ed è partita così la challenge per cercare volontari.

E quindi come andata?

Abbiamo reclutato attraverso i social tanti cani di razze e provenienza differenti per capire quanti nomi di giocattoli potessero imparare. Il test è stato abbastanza facile da eseguire: i giocattoli sono stati collocati in una stanza e la persona di riferimento in un'altra, insieme a uno dei ricercatori. In ogni prova, il referente umano chiedeva al cane di prendere uno specifico giocattolo pronunciandone il nome. La maggior parte dei cani non era in grado di imparare i nomi anche solo di 2 giocattoli, mentre alcuni cani eccezionali potevano imparare senza sforzo apparente un sacco di nomi e così li abbiamo chiamati cani dotati o Gifted Word Learner. I cani non erano stati addestrati in alcun modo, tutto era frutto del gioco e della relazione quotidiana e alcuni sono riusciti a riconoscere e memorizzare fino a 12 giocattoli in appena una settimana. Il numero in realtà cambia quasi quotidianamente e al momento tutti i volontari "originali" conoscono più di 100 nomi.

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Nalani, una femmina proveniente dall'Olanda

E quali erano i cani più dotati?

Nel corso di due studi, condotti nell'arco di diversi mesi, abbiamo osservato due gruppi di cani di cui 7 considerabili "geniali". La maggior parte erano Border Collie, ma avevamo anche Pastori Tedeschi, Pechinesi e Yorkshire Terrier. La cosa interessante è che se è vero che tutti i Gifted Word Learner erano effettivamente Border, non tutti i Border però erano necessariamente dotati o predisposti a imparare a riconoscere tanti nomi.

Quando avete deciso di approfondire perché alcuni cani inclinano la testa?

Fin da subito abbiamo notato che tutti i cani che non avevano memorizzato alcun nome di giocattolo non inclinavano mai la testa, mentre quelli più dotati lo facevano spesso appena ricevuta l'indicazione e ascoltato il nome del giocattolo. Non poteva essere una coincidenza e quindi abbiamo deciso di approfondire la cosa.

Whisky il Border Collie geniale che inclina la testa quando riceve un comando. Video di Genius Dog Challenge

E perché lo fanno?

Analizzando i dati abbiamo scoperto che c'era una correlazione statistica tra l'inclinazione della testa e il comando. L'idea che ci siamo fatti è che forse inclinare la testa è un modo per processare il linguaggio e l'informazione. Non sappiamo ancora come accade di preciso ma probabilmente mentre piagano la testa processano le parole creando un'immagine mentale del giocattolo che dovranno andare a prendere. È un po' come se stessero riflettendo: il cane ci sta pensando su, prestando più attenzione sull'informazione e all'oggetto che dovrà identificare. La cosa interessante è che non ci sono molti studi su questa cosa. Aneddoti dicono che il cane lo fa in risposta all'orientamento del suono ma abbiamo testato anche questa ipotesi e scoperto che non è così. A prescindere dalla posizione della fonte sonora ogni cane inclina la testa sempre verso lo stesso lato.

E perché secondo voi?

Inizialmente pensavamo potesse dipendere dalla lateralizzazione del cervello. Nei cani, queste asimmetrie si manifestano in comportamenti come lo scodinzolio della coda, l'uso di una narice piuttosto che un'altra o persino la preferenza della zampa quando cercano di afferrare qualcosa al di fuori dalla loro portata. Questo tipo di lateralizzazione è presente anche nel funzionamento del cervello umano. Non tutti i cani però inclinavano la testa dallo stesso alto, ognuno aveva il suo preferito. Non sappiamo ancora bene perché ma potrebbe esserci una preferenza verso destra o sinistra come accade per noi umani.

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Max e Lizy insieme ai loro pet mate e ai ricercatori dell'università Eötvös Loránd

Come proseguirà il progetto?  

Sicuramente approfondiremo l'aspetto legato alla lateralizzazione: è importante sottolineare che questo studio ha esaminato le inclinazioni della testa soltanto durante un'interazione molto specifica, e visto che lo fanno anche i cani "non geniali" proveremo studiare la cosa anche in altri contesti, legati magari alla sfera emotiva.

Qualcuno potrebbe pensare: "Se il mio cane non impara a riconoscere molti giocattoli è stupido". Invece?

Assolutamente no! Anche se noi li definiamo "geni" questi cani non sono più intelligenti degli altri, crediamo semplicemente siano portati per questo particolare compito. Un po' come accade a noi uomini: possiamo trovare chi disegna, chi scrive, chi fa musica. C'è sempre un sacco di gente che mi dice "ah allora il mio cane è stupido" ma questo è assolutamente errato: si tratta semplicemente di una naturale predisposizione per qualcosa di specifico, che cambia da individuo a individuo.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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