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27 Novembre 2021
12:00

Dermatite e otite da Malassezia

La Malassezia è un microrganismo che alberga sulla cute dei cani e dei gatti e che può causare dermatite e otite. I sintomi principali sono prurito, eritema, desquamazione, seborrea e, nelle otiti, intenso cattivo odore.

Professore universitario di Fisiopatologia veterinaria
Articolo a cura del Dott. Giuseppe Borzacchiello
Medico Veterinario e Professore universitario, esperto di patologia animale
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La Malassezia è un microrganismo che alberga sulla cute dei cani e dei gatti e che in condizioni fisiologiche non è causa di malattia. In alcuni casi, questo lievito può indurre infiammazione della pelle (dermatite), che si manifesta con arrossamento, desquamazione e iperproduzione di sebo, e otite. Le lesioni si osservano più frequentemente nei cani rispetto ai gatti. La diagnosi è generalmente clinica e la terapia è a base di farmaci ad uso topico.

Che cos'è la Malassezia?

La Malassezia è un lievito che colonizza gli strati superficiali della pelle dei cani e dei gatti. La specie più comune è Malassezia pachydermatis, che si trova comunemente sulla pelle, condotto uditivo e sulle superfici delle mucose (orale, anale, vaginale). Nella maggior parte dei casi non è causa di malattia. Tuttavia, quando questi organismi si moltiplicano aumentando notevolmente di numero possono dar luogo ad infiammazione.

Cause della Malassezia e come si trasmette

I fattori predisponenti per la proliferazione della Malassezia sono: aumento dell'umidità e della temperatura ambientale, traumi cutanei, quantità e qualità del sebo, disfunzioni del sistema immunitario e predisposizioni genetiche. Nei cani, la dermatite da Malassezia è più frequentemente osservata nelle seguenti razze: Basset Hound, Boxer, Cocker Spaniel Americano.

Nei gatti si osserva con maggiore frequenza nei gatti di razza Sphynx e Devon Rex. La dermatite da Malassezia è spesso associata a dermatite allergica (ad esempio allergia ambientale, reazione avversa al cibo, ipersensibilità al morso delle pulci), ipotiroidismo, dermatite seborroica. Nei gatti, la dermatite da Malassezia è stata associata a infezioni da virus dell'immunodeficienza felina, virus della leucemia felina, diabete mellito, neoplasie e sindromi paraneoplastiche. La Malassezia non si trasmette all’uomo.

Sintomi della dermatite e dell'otite da Malassezia

Nei cani, le lesioni della dermatite da Malassezia possono essere localizzate o generalizzate. Si caratterizzano per la presenza di prurito, eritema, desquamazione e/o seborrea. Le lesioni si osservano più frequentemente a livello degli spazi interdigitali, pieghe cutanee e parti basse dell’addome. Nei casi cronici si sviluppano lesioni cutanee di iperpigmentazione ed indurimento del tessuto. Spesso le lesioni possono esitare in alopecia. Un altro segno clinico è l’infiammazione del tessuto intorno alle unghie. Le otiti da Malassezia sono caratterizzate da intenso prurito, produzione di abbondante cerume ed un intenso cattivo odore.

La dermatite da Malassezia nel gatto è caratterizzata da seborrea, eritema, e accumulo di scaglie untuose, aderenti, brunastre. Può essere presente prurito. I lieviti sono stati anche associati a casi di dermatite facciale nei gatti persiani e acne a livello della regione del mento. Inoltre, la dermatite da Malassezia nei gatti può essere spia di una malattia cutanea o sistemica sottostante (ad esempio allergie, malattie endocrine e metaboliche, neoplasie e infezioni da FeLV o FIV).

Diagnosi della Malassezia

La diagnosi di dermatite e otite da Malassezia nel cane e nel gatto si basa sui segni clinici e talvolta sui rilievi citologici. L’identificazione di Malassezia di per sé non è indice di malattia se non quando è associata a lesioni cutanee che suggeriscono un coinvolgimento nell’eziologia.

Come si cura la Malassezia?

La terapia topica (shampoo, spray, creme e lozioni) può essere utilizzata come unico trattamento per la Malassezia focale o generalizzata nel cane e nel gatto.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Giuseppe Borzacchiello
Professore universitario di Fisiopatologia veterinaria
Sono professore universitario di ruolo presso il Dipartimento di Medicina veterinaria e Produzioni animali dell’Università degli studi di Napoli Federico II e titolare della cattedra di Fisiopatologia degli animali domestici. Ho insegnato in diverse Università italiane, corsi di perfezionamento e master universitari. Appassionato di animali e di cani in particolare, mi occupo da oltre vent’anni di ricerca scientifica nel campo della patologia spontanea degli animali domestici e di tematiche inerenti l’oncologia comparata.
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