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26 Febbraio 2021
8:59

La dermatite nel cane: sintomi, cause e come curarla

Prurito, forfora, croste, arrossamento della pelle fino ad arrivare a lesioni più gravi, vediamo insieme cosa significa quando il cane ha la “dermatite”, cosa possiamo fare per curarla, e soprattutto da cosa dipende in modo da poterla prevenire.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Una delle telefonate più “classiche” che ricevo dai proprietari è: «Dottoressa devo urgentemente venire a visita, sono andato su Internet e ho capito: il mio cane ha la dermatite!». Io, puntualmente, sorrido perché “dermatite” è un termine generico che indica un'infiammazione della pelle e che viene utilizzato in maniera inappropriata e talora errata. Soprattutto: non è una diagnosi! Vediamo allora insieme cosa è, come si presenta e soprattutto quali possono essere le cause più frequenti che provocano la dermatite nel cane.

Come riconoscere subito una dermatite

La dermatite è un'infiammazione della pelle che può essere caratterizzata da arrossamento, presenza di scaglie forforacee, pustole e papule. Può degenerare fino a sanguinamento cutaneo e presenza di abrasioni e si possono verificare anche ispessimento cutaneo, untuosità, diradamento del pelo, colorazione scura della pelle, odore sgradevole e piaghe.

Il quadro clinico è spesso accompagnato da prurito più o meno intenso che si manifesta con grooming eccessivo, scuotimento della testa. Capita anche di vedere il cane che si struscia sulle superfici (tappeti o muri o mobili), con mordicchiamento o leccamento delle zampe e ci può essere lacrimazione eccessiva.

In tutti questi casi c'è probabilmente qualcosa che non va e consiglio di portare il vostro cane dal veterinario prima che le lesioni peggiorino e l'infiammazione diventi complicata. Spesso, infatti, capita di sottovalutare alcune di queste manifestazioni iniziali e ciò ritarda la diagnosi. Più di una volta è capitato che le persone  portino cani in ambulatorio con quadri di dermatite già complicati da sovrainfezioni e autotraumatismi.

Le razze di cane predisposte alla dermatite

Esistono sicuramente predisposizioni genetiche. Di solito i cani con pelle e mucose chiare sono più soggetti, soprattutto perché la pelle essendo meno protetta dalla melanina è più delicata. Avviene anche per i “soggetti blu” ( diluizione del colore) e in tutte quelle razze che presentano normalmente pieghe cutanee abbondanti (bulldog inglesi, bouledogue francesi, carlini, etc.) o ancora in razze come il Pastore tedesco, il Chow Chow, l'Akita o il West Higland. Ma è bene analizzare il tipo di dermatite perché il termine da solo non indica niente altro che non uno stato infiammatorio della cute. Va quindi ogni volta indagata la causa sottostante che ha provocato l’infiammazione in modo da agire in maniera mirata e soprattutto evitare che recidivi.

Le cause della dermatite nel cane

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La più comune è la dermatite da ectoparassiti: acari, pulci, zecche, pidocchi, trombicula, zanzare e flebotomi, funghie  malassezia e rogna. Di solito è di facile diagnosi. Nella dermatite da pulci avremo prurito intenso, presenza di feci nere sulla cute e talora pustole e punture date dal morso della pulce. Simile è il quadro per la puntura di zanzare o flebotomi.

  • Nella dermatite provocata dal morso di zecca l’area interessata è circoscritta e caratterizzata da eritema localizzato con presenza spesso di un pomfo dove si è attaccata la zecca.
  • I pidocchi danno prurito intenso, si visualizzano le lendini sul pelo e talora troviamo puntini eritematosi sulla cute.
  • La trombicula ha invece un andamento stagionale, frequente in autunno ben visibile sul pelo (come piccoli ragnetti rossi) e provoca anche lei prurito intenso ed eritema con pustole.
  • Per la rogna esiste: la demodettica che non è caratterizzata da prurito. È facile trovarla nei cuccioli, la pelle si presenta rossastra con pelo diradato o mancante, può esserci prurito nel caso in cui l’infiammazione venga complicata sia da una sovrainfezione batterica che da prurito; in questo si differenzia dalla scabbia il cui acaro scava letteralmente dei canali nella pelle creando infiammazione e notevole prurito.

Per le cause parassitarie la prevenzione è facile: basta essere costanti con l’applicazione dell’antiparassitario scelto insieme al veterinario e vi invito sempre a riferirvi al vostro medico di riferimento perché non tutti gli antiparassitari hanno la stessa efficacia.

La dermatite causata da allergie o intolleranze alimentari

Altre cause di dermatite sono le allergie/intolleranze alimentari. Di solito si notano nei soggetti giovani e adulti. Sebbene vi siano test ad hoc per identificare l’allergene, mia personale opinione è provare con una dieta ad esclusione o una dieta casalinga preparata da un nutrizionista veterinario, dopo aver effettuato una visita accurata con una anamnesi approfondita. Spesso, infatti, parlando con i proprietari mi rendo conto che l’insuccesso di alcune diete è nella scarsa compliance familiare. Mi spiego meglio: magari scegliamo insieme un tipo di mangime idoneo ma poi di nascosto la nonna a casa allunga qualcosa che non deve. Oppure si danno dei premietti credendo che ingenuamente non ci sia contenuto l’alimento imputato. La dermatite su base alimentare si può presentare con una semplice secchezza del pelo, otite ricorrente, lacrimazione eccessiva, fino anche a forfora, pustole e croste con prurito.

Dermatiti dovute a predisposizione genetica o per altre cause

Ancora abbiamo dermatiti dovute a predisposizione genetica che andranno affrontate caso per caso e dermatiti dovute invece a cause patologiche spesso ormonali che riguardano altri compartimenti, come quelle dovute ad ipotiroidismo che provoca una alopecia bilaterale nella zona dei fianchi e della coda detta “coda di topo”. O, ancora, casi come il cushing (ipercorticosurrenalismo) che provoca assottigliamento della cute, presenza di comedoni e forfora e zona alopeciche a livello dei fianchi. Abbiamo poi dermatiti dovute alla Leishmaniosi canina, infezione ubiquitaria ed endemica nel bacino del mediterraneo provocata dalla puntura del flebotomo, che provoca alopecia soprattutto intorno agli occhi, croste e lesioni diffuse.

Dermatite stagionali e da contatto

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Ci sono poi le dermatiti “stagionali” spesso caratterizzate da prurito e arrossamento della cute, lacrimazione e altre alterazioni cutanee dovute a specifici allergeni ambientali a cui il cane si è sensibilizzato. Succede spesso nei periodi di fioritura ad esempio degli ulivi o in primavera quando fioriscono diverse erbe e riguarda i soggetti che fanno vita all’aperto o che vengono portati in campagna.

Esistono ancora le dermatiti da contatto, è facile caratterizzarle perché le lesioni coinvolgono la pancia e i polpastrelli, sono spesso provocate dal contatto con sostanze orticanti, ma anche da prodotti chimici come il detersivo per lavare i pavimenti, o se ad esempio la zona dove abitualmente risiede il cane ha una particolare composizione che con il tempo tende a creare sensibilizzazione come ad esempio il cemento.

La dermatite atopica nel cane

Infine abbiamo la dermatite “atopica” che altro non è che una infiammazione cronica del cane agli allergeni ambientali non meglio specificati. Un po' come dire “è allergico anche all'aria che respira” e quest'ultimo caso è il vero dramma per il proprietario e per il veterinario. Perché spesso non essendoci una causa specifica su cui poter agire ma essendoci una iper-reattività specifica del soggetto verso molteplici stimoli ambientali si deve creare una sinergia per migliorare il più possibile la vita del paziente che sarà affetto in maniera cronica da otite, arrossamenti e pruriti con picchi ad andamento stagionale.

Come curare la dermatite nel cane

La terapia più efficace è sempre la diagnosi! Sì, perché se si riesce a definire da cosa sia scaturito il problema lo si può eliminare a monte, e soprattutto si può fare prevenzione. Per porre un rimedio in attesa della visita dal veterinario sconsiglio di somministrare cortisonici, antistaminici, antibiotici e pomate contenenti questi principi attivi perché potrebbero falsare la diagnosi e delle volte creare delle false illusioni di risoluzione. Esistono però dei prodotti con cui diciamo non si fa un danno in attesa della visita che sono a base naturale come l'aloe, l'avena, il ribes ed altri in formulazione di shampoo, spray o schiuma con cui sicuramente allevierete il prurito perché agiscono ripristinando la barriera cutanea.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Eva Fonti
Medico Veterinario
Ho conseguito la laurea specialistica in Medicina Veterinaria nel 2009 presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II con una tesi sperimentale in chirurgia oftalmica, nel 2010 ho conseguito il perfezionamento in Radiologia Veterinaria. Nel 2013 ho inaugurato il mio ambulatorio in Minturno sul lungomare di Scauri.
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