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16 Novembre 2021
10:17

Dalla toporagno sposa al leopardo ballerino: la nuova serie Disney tratta da Zootropolis

Diffusa la prima foto di "Zootopia +", la nuova serie di Disney Plus che arriverà sugli schermi nel 2022 e ricalca il modello del film del 2016 "Zootropolis": una società antropomorfa in cui i protagonisti sono gli animali con pregi e difetti declinati in versione "umana"

zootopia
Credit Disney

Leopardi, bufali, topi, e conigli: sono i protagonisti della prima foto di “Zootopia +”, la serie animata della Disney spin-off del celebre film del 2016 “Zootopia”, che in Italia è arrivato con il titolo “Zootropolis

La foto è stata diffusa nei giorni scorsi, in occasione dell’evento Disney + Day organizzato per celebrare i due anni dal debutto del servizio di streaming, e regala una piccolissima anticipazione di ciò che si vedrà sul piccolo schermo nel 2022 mostrando alcuni tra i personaggi iconici del film tra cui FruFru, toporagno fresca di nozze, in abito da sposa, o ancora il boss della mala Mr. Big (anche lui un toporagno) e Flash, il bradipo impiegato della Motorizzazione Civile.

La società antropomorfa di Zootropolis

Ancora poco si sa sulla serie, se non che sarà composta da episodi antologici che riprendono il concetto già espresso in “Zootropolis”: una realtà moderna e antropomorfa in cui la società è composta non da essere umani ma da animali, e in cui la metropoli – Zootropoli, appunto – si differenzia da qualsiasi altra città perché i quartieri sono declinati nella versione degli habitat delle diverse specie.

Piazza Sahara, per esempio, è abitata dagli animali del deserto, Tundratown ospita orsi polari e alci, nel Distretto di Foresta Pluviale vivono gli animali che popolano le foreste pluviali, la Savana Centrale è invece il centro, il cuore della città in cui tutte le specie si incontrano ed entrano in contatto e in cui il gigantesco elefante può ritrovarsi a passeggiare di fianco a un topolino.

Il film era stato accolto da critica e pubblico con enorme favore ottenendo una lunga serie di riconoscimenti, primo tra tutti l’Oscar come Miglior film d’animazione nel 2017. La scelta dei registi Byron Howard e Rich Moore di rappresentare la città in chiave animale aveva convinto e fatto riflettere su come tra gli animali non esistano pregiudizi né stereotipi tipicamente umani, e aveva regalato uno spaccato su una società in cui la convivenza civile e pacifica non solo è possibile, ma va tutelata. Anche tracarnivori ed erbivori, che in Zootropolis convivono (quasi sempre) pacificamente e prendono il semplice status di concittadini.

E poco importa che vi siano numerose incoerenze sul fronte del mondo animale (come fanno, si erano chiesti i più critici, i predatori a non cibarsi delle prede?): l’obiettivo del film è sempre stato dare un altro punto di vista e insegnare soprattutto ai più giovani che una coniglietta, animale iconograficamente rappresentato come debole e timoroso, può avere la grinta e il coraggio di un leone, e che la scaltra ed egoista volpe può in realtà rivelarsi il più leale degli amici. Senza perdere ovviamente i tratti caratteristici della specie. Ed è proprio lei, insieme con l’amico volpe Nick, a scoprire una cospirazione mortale dietro una serie di sparizioni ai danni dei predatori.

Judy Hopps, la coniglietta agente di polizia in questione, dovrebbe tornare, e con lei anche Nick Wilde: la Disney ha voluto mostrarla di schiena, al fianco dell’amico, mentre osserva i protagonisti dalle nuova serie. Una nuova produzione che dimostra l’evoluzione della narrativa Disney quando si parla di animali dopo anni in cui sono stati mostrati a corredo dell’uomo.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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