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23 Novembre 2021
13:38

Due leopardi delle nevi a spasso in una centrale idroelettrica in Cina

Due elusivi leopardi delle nevi sono stati avvistati all'interno di una centrale idroelettrica in Cina. Si tratta di un avvistamento decisamente insolito e sorprendente, che dimostra però che le misure di conservazione attuate dalla Cina stanno funzionando. Il numero di leopardi è in fatti in aumento e il suo areale tra le montagne del Qilian è in lenta ma costante espansione.

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leopardo delle nevi

Possiamo solo immaginare lo stupore e la meraviglia provati dal personale quando si sono resi conto che due leopardi delle nevi stavano passeggiando nei pressi della loro della stazione idroelettrica. È accaduto nella contea autonoma di Sunan Yugur, situata tra le montagne Qilian nella provincia cinese del Gansu. Un filmato delle telecamere di sorveglianza ha mostrato infatti un'ombra scura che si aggirava fuori dal cancello della stazione alle prime luci dell'alba del 18 novembre. L'animale è poi entrato passando sotto al cancello d'ingresso, seguita subito dopo da un altro esemplare.

«Abbiamo regolato la telecamera e sono apparse chiaramente le immagini di due leopardi delle nevi che si muovevano nell'area operativa della stazione», ha dichiarato Chen Haiyang, dipendente della stazione. «All'inizio pensavo fossero volpi, ma quando la telecamera ha zoomato, ho capito che erano leopardi delle nevi», ha sottolineato Chen Haiyang. È la prima volta in assoluto che non uno ma ben due leopardi delle nevi vengono avvistati in un'area così antropizzata, e con tutta probabilità si trattava di una madre con cucciolo a seguito.

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Un leopardo delle nevi a caccia tra le vette dell’Himalaya

L'eccezionale avvistamento è perciò un'ottima notizia in ottica di salvaguardia e conservazione della specie. «La mappa delle aree abitate dai leopardi delle nevi mostra chiari segni di espansione, ma nel complesso, è raro che il mammifero appaia in aree di attività umana», ha commentato Ma Duifang, funzionario del Parco Nazionale dei Monti Qilian, un'area protetta di oltre 50mila km² nel Gansu e nel Qinghai. «Gli animali selvatici, compresi i leopardi delle nevi, negli ultimi anni compaiono sempre più frequentemente, il che indica che i loro habitat stanno migliorando costantemente», ha dichiarato Ma Duifang, che studia la fauna selvatica delle montagne del Qilian da oltre 10 anni.

Originario delle catene montuose dell'Asia centrale e meridionale questo elegante ed elusivo felino è elencato come Vulnerabile nella Lista Rossa IUCN delle specie a rischio estinzione, perché si stima che la popolazione globale residua sia composta da poche migliaia di individui (sicuramente meno di 10 mila). È previsto inoltre che diminuirà ancora di circa il 10% entro il 2040. In Cina, vive prevalentemente nelle zone alpine delle regioni sud-occidentali e nord-occidentali, tra cui Tibet, Sichuan, Xinjiang, Gansu e Mongolia interna.

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Un leopardo delle nevi perfettamente camuffato tra le rocce dell’altopiano del Tibet

Il leopardo delle nevi (Panthera uncia) frequenta soprattutto habitat d'alta quota, tra i 3.000 e i 4.500 m di altezza. È un predatore solitario estremamente elusivo e difficile da osservare, tant'è che persino chi li studia, come l'italiano Claudio Augugliaro, raramente riesce ad avvistarlo se non grazie alle fototrappole, Proprio per questo si è guadagnato il soprannome di “fantasma delle montagne”.

Negli ultimi anni in diverse regioni della Cina, le misure di conservazione intraprese per salvaguardare alcune specie a rischio estinzione stanno finalmente dando i loro frutti. Le strategia per il ripristino degli habitat hanno fatto aumentare sensibilmente il numero di elefanti, tigri, panda e appunto leopardi delle nevi.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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