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5 Marzo 2023
15:00

Cosa fare se il gatto sbava?

Può succedere che il gatto sbavi, per motivi di salute o comportamentali. In alcuni casi l'ipersalivazione è passeggera e non c'è da preoccuparsi, in altri invece c'è bisogno di un intervento veterinario immediato.

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Validato dalla Dott.ssa Eva Fonti
Membro del comitato scientifico di Kodami
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L’ipersalivazione nel gatto non è una eventualità così rara né, necessariamente, grave, ma è bene sapere quali sono le motivazioni ed essere in grado di riconoscere sintomi potenzialmente preoccupanti che non vanno sottovalutati.

I motivi principali per cui il gatto potrebbe sbavare sono di natura medica – problemi di salute, dalle infiammazioni sino all’avvelenamento – o comportamentale, come accade per esempio quando è in stato di forte stress. Vediamo, allora, i principali motivi per cui il gatto sbava, come comportarsi quando accade e quando bisogna preoccuparsi e rivolgersi al veterinario.

Le cause dell'ipersalivazione nel gatto

Come detto, il gatto può sbavare per svariati motivi. Dal punto di vista comportamentale, l’ipersalivazione può essere causata da uno stato di estremo stress o paura, magari coincidente con un trasporto in auto per una visita dal veterinario o in generale per uno spostamento, oppure dal calore. Il gatto può sbavare, inoltre, quando ha fame o dopo mangiato. In tutti questi casi si tratta di una produzione eccessiva di saliva, differente dalla scialorrea, che si verifica invece quando il gatto emette una bava biancastra che fuoriesce dalla bocca.

In questi casi la causa è solitamente di natura medica: è possibile che sia dovuta a stati irritativi o infiammatori della mucosa orale, con lesioni dovute a un virus come l’herpes oppure per gengivostomatite, la generale infiammazione del cavo orale e delle gengive. Anche accumulo di placca o tartaro possono provocare infiammazione e provocare ipersalivazione o scialorrea: in tutti questi casi il gatto prova anche dolore, e dunque tenderà a non mangiare o comunque a mangiare da un solo lato della bocca, quello dove non ha lesioni o infiammazioni.

Quando preoccuparsi?

Nei casi precedenti è comunque necessaria una visita dal veterinario per individuare le cause dell’iper salivazione e agire, ma non si tratta di situazioni eccessivamente preoccupanti. Diverso, invece, il discorso se si sospetta che il gatto possa essere stato avvelenato o comunque possa avere ingerito o leccato sostanze caustiche o irritanti che possono provocare eccessiva salivazione o copiosa produzione di bava, biancastra o addirittura giallastra. In questi casi è fondamentale correre subito dal veterinario per sottoporre il gatto a una visita.

Possibile, infine, che la salivazione sia dovuta alla puntura di un insetto, come per esempio un’ape o una vespa, o al contatto con una processionaria. In questi casi si può provare ad aprire delicatamente la bocca del gatto per verificare se sono presenti lesioni, ma è comunque opportuno andare subito dal veterinario per una visita o quantomeno chiamarlo per descrivere i sintomi.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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