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6 Febbraio 2024
9:00

Perché il gatto è aggressivo con il cane e cosa fare

Sono diversi i motivi per cui un gatto aggredisce un cane: paura, irritazione, bisogno di difendere i suoi spazi sono i principali. È importante però sapere cosa fare, e cosa non fare, per porre fine all'aggressione.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
cane gatto

Un gatto può mostrarsi aggressivo sia con il cane di famiglia, sia con uno estraneo che stia passando casualmente davanti al cancello o alla porta di casa. I motivi possono essere legati alla paura che la vista o il comportamento dell’altro ha suscitato, oppure ad una irritazione generata dal contesto in cui i due si muovono o anche al bisogno del gatto di proteggere uno spazio o una risorsa che sente violati.

Piuttosto che intervenire attivamente, la cosa migliore è creare le condizioni perché i due contendenti possano allontanarsi a vicenda e non interagire per un po’. Se, però, le condizioni di conflitto dovessero perdurare, sarà il caso di farsi assistere da una guida competente, prima che la situazione si incancrenisca.

Perché il gatto aggredisce il cane

La paura è molto spesso alla base delle aggressioni che i gatti mettono in atto nei confronti del cane. Sul piano biologico il gatto può percepire l’altro come una minaccia per la propria incolumità (come un potenziale predatore, anche) e può decidere di aggredirlo nel momento in cui ritenesse di non avere alternative.

Anche il bisogno di proteggere uno spazio può motivare l’aggressività di un gatto. Capita, per esempio, che gatti di famiglia aggrediscano cani ignari e di passaggio davanti al cancello di casa. In questo caso il gatto cerca di ottenere l’allontanamento dell’altro per non vedere minacciata l’inviolabilità di un'area che considera di sua pertinenza e sua fonte di sicurezza.

Una dinamica simile potrebbe scattare in una madre che sente di dover proteggere il nido dei suoi piccoli. In questo caso l'aggressione potrebbe essere preventiva, cioè messa in atto per evitare che il cane scopra la presenza della nidiata.

Un motivo ricorrente di aggressione da parte di gatti che convivono con i cani è l’irritazione. Alcuni gatti possono trovare eccessivo l’abbaio dei cani, la loro agitazione o possono trovare invadente il loro modo di approcciarsi e di inserirsi o condurre una interazione. Questo, soprattutto nei soggetti già stressati, può tradursi in una zampata o anche in reazioni più intense.

Cosa fare se il gatto aggredisce il cane

Quando un gatto si esprime in maniera aggressiva, l’ultima cosa da fare, di solito, è intervenire direttamente, prendere parte al conflitto. Una preoccupazione comune delle persone è che il gatto ferisca gli occhi del cane ed è comprensibile perché spesso i gatti puntano proprio alla testa o al muso del loro rivale: tuttavia, se il nostro intervento è maldestro, confuso, eccitato, rischia di innalzare ancora di più la tensione, peggiorando lo scontro.

Tenendo presente che l’obiettivo del gatto non è mai fare male ma allontanare la fonte di stress o minaccia, la cosa migliore è assicurare al cane – che magari sta tentando di allontanarsi – una via di fuga agevole per mettere distanza tra sé e il gatto. Se il micio è molto nervoso e c’è la possibilità, è spesso utile separare temporaneamente gli animali in modo da dare ad entrambi la possibilità di calmarsi.

Se si è in strada e il gatto che aggredisce è estraneo, è probabile che ci siamo avvicinati troppo a qualcosa che sta cercando di proteggere. Lasciamo il guinzaglio a terra, se possibile, o teniamolo molto lungo (questo per dare modo al cane di difendersi minimamente) e intanto cerchiamo di allontanarci fisicamente dal punto in cui il gatto è sbucato, sapendo che anche il cane, istintivamente, farò lo stesso.

E se il gatto continua ad essere aggressivo con il cane?

Se si è creata una situazione in cui il gatto è stabilmente in conflitto con un cane, è il caso di rivolgersi a un esperto che possa analizzare la situazione e pianificare una strategia di intervento per valutare se ci sono i presupposti per tentare un riavvicinamento. Probabilmente il gatto ha strutturato delle memorie che hanno reso automatica (perché efficace) la sua risposta e fatica a formulare un comportamento diverso. Ciò di cui si necessita è modificare, se possibile, la percezione del gatto e i significati che ha associato alla presenza del cane.

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Sonia Campa
Consulente per la relazione uomo-gatto
Sono diplomata al Master in Etologia degli Animali d'Affezione dell'Università di Pisa, educatrice ed istruttrice cinofila formata in SIUA. Lavoro come consulente della relazione uomo-gatto e uomo-cane con un approccio relazionale e sono autrice del libro "L'insostenibile tenerezza del gatto".
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