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25 Dicembre 2022
7:37

Come accudire un cane sordo e come aiutarlo

La sordità nel cane è una condizione che comporta la perdita dell'udito, uno dei sensi più importanti per lui. Vediamo allora come prendersi cura di un cane sordo, e come rendergli la vita e la quotidianità il più soddisfacenti possibile.

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La sordità nel cane è una condizione che comporta la perdita dell’udito. Può essere congenita – ovvero il cane può essere sordo dalla nascita – oppure acquisita (il cane può essere diventato sordo per una serie di fattori che vanno da un trauma all’età) – e può essere temporanea o permanente.

Un cane sordo va inevitabilmente incontro a una serie di problematiche che ne condizionano la vita. L’udito, infatti, è un senso molto sviluppato (il più sviluppato dopo l’olfatto) e molto importante per il cane, che lo sfrutta per l’esplorazione e la conoscenza dell’ambiente e delle persone con cui interagisce. I cani possono sentire suoni che arrivano da distanze superiori fino a quattro volte rispetto agli esseri umani, e frequenze superiori rispetto a quelle percepite dall’orecchio umano.

Sono in grado, nello specifico, di sentire i cosiddetti “ultrasuoni”, ovvero le vibrazioni sonore che hanno una frequenza superiore ai 20 kHz (questo il livello cui arrivano gli esseri umani). In assenza di problemi di udito possono quindi percepire frequenze sino a 40 kHz, e utilizzano le orecchie come “antenne” per recepire queste frequenze, identificare i suoni e capire da dove provengono, isolando e differenziando quelli che li spaventano, li incuriosiscono o li stimolano.

Una perdita totale, o anche solo parziale, dell’udito rende dunque inevitabilmente un cane meno consapevole di ciò che lo circonda, e più vulnerabile a eventuali minacce esterne, oltre a cambiare il suo modo di vivere la quotidianità. Un cane sordo va dunque accudito nel modo più opportuno, per evitare che possa incorrere in pericoli. Per questo è molto importante innanzitutto arrivare a una diagnosi di sordità il prima possibile, e riconoscere i sintomi che possono indicare appunto una perdita di udito, che sia totale o parziale.

Le cause e i sintomi della sordità nel cane

Un cane può essere sordo dalla nascita, per questioni genetiche o malformazioni, oppure svilupparla nel corso della vita. Nei cani anziani la perdita dell’udito è fisiologica, mentre nei cani più giovani le cause della sordità possono essere varie: si va dagli accumuli di cerume alle otiti non curate adeguatamente, da lesioni al timpano sino traumi o incidenti che hanno leso le vie nervose che connettono l’orecchio al cervello e l’intossicazione da farmaci.

Ci sono cani che possono essere più predisposti alla sordità per motivi genetici. Alcune razze in particolare come Dalmata, Border Collie, Pastore delle Shetland, Bassotto Pezzato, Alano Arlecchino, Foxhound Americano, Bobtail e Norwegian Dunkerhound, Greyhound, Cane da montagna dei Pirenei, Sealyham Terrier, Beagle, Bulldog, Setter Inglese e alcuni soggetti con manto bianco o parzialmente bianco.

Sul fronte dei sintomi, ci sono comportamenti e atteggiamenti che lasciano intuire che vi possono essere dei problemi di natura uditiva e una possibile sordità. Se il cane, per esempio, non si accorge della presenza di esseri umani o altri animali sinché non viene toccato o non riesce a vederli, o se non risponde ai richiami o si gira dalla parte sbagliata. Uguale preoccupazione deve suscitare il fatto che il cane non reagisca a suoni e rumori forti (il citofono, tanto per citarne uno, oppure sirene o abbai di altri cani), o se, in caso di rumori, non muove le orecchie come “antenne”, appunto. Se il cane si gratta spesso le orecchie guaendo o scuote il capo, infine, potrebbe essere segnale di un fastidio o di un dolore all’apparato uditivo.

Come prendersi cura di un cane sordo

La prima cosa da fare se si sospetta sordità è arrivare alla diagnosi. Rivolgersi dunque a un veterinario, che grazie a un esame otoscopico escluderà eventuali patologie, valuterà se ci può essere alla base una patologia congenita e saprà indirizzare verso test specifici come il BAER Test. È un test audiometrico che ci aiuta a capire se l’animale è affetto da sordità, di quale tipo e se è grave. Il test dura complessivamente 15 minuti e non lascia alcun fastidio. Se il BAER Test evidenzia lesioni, sarà poi il veterinario a proporre approfondimenti diagnostici come una TAC o una risonanza magnetica.

Arrivata la diagnosi, è bene chiarire che prendersi cura di un cane sordo non è facile, ma assolutamente possibile, anche perché hanno una gran capacità di adattamento e, a differenza degli esseri umani, hanno molto sviluppato l’olfatto e ovviamente li aiuta la vista. Sono però indispensabili alcune accortezze per metterlo in sicurezza. Fare attenzione per esempio in passeggiata, soprattutto se lo si lascia libero, al traffico, e se è abituato a stare in giardino controllare che gli ingressi alla casa siano ben chiusi. Per evitare di stressarlo o spaventarlo è bene avvicinarsi a lui con cautela, lentamente e possibilmente da davanti, in modo che possa vedere chi si sta approcciando. È anche importante svegliarlo con carezze e in modo delicato, e non bruscamente.

In generale è bene fare attenzione a tutti quegli stimoli che normalmente un cane sentirebbe, ma che non può (o non può più) percepire, e che lo aiuterebbero a stare in sicurezza, per aiutarlo a evitare eventuali pericoli.

Come comunicare con un cane sordo

Il modo più immediato ed efficace per comunicare con un cane sordo è usare i gesti. Non potendo percepire i suoni, deve abituarsi a un tipo di comunicazione non verbale, che si basa su segnali convenzionali stabiliti durante uno specifico addestramento – reciproco – e sull’associazione di tali segnali a determinati significati e situazioni.

Anche le espressioni facciali sono importanti: enfatizzarle aiuta il cane a capire meglio le emozioni e le intenzioni di chi ha davanti. In questo percorso è utile farsi assistere da un professionista in grado di consigliare il modo migliore per interagire con il cane, anche tenendo conto dell’età, del vissuto e delle motivazioni che hanno portato alla sordità: l’interazione con un cane sordo dalla nascita è differente rispetto a quella con un cane che ha sviluppato sordità nel corso della vita.

Come educare un cane sordo

L’educazione di un cane sordo è certamente più impegnativa rispetto a quella di un cane che non ha problemi di udito, ma si basa sullo stesso principio: servono cura, costanza e dedizione, e deve basarsi sul rispetto reciproco. Cambia, come detto, il modo di comunicare, che si basa principalmente sui gesti, e necessita di una dose di pazienza e attenzione in più per consentire al cane – e anche all’essere umano con cui condivide la vita – di prendere dimestichezza con la comunicazione non verbale.

Il rinforzo positivo è particolarmente importante, e passa non attraverso i suoni, ma attraverso il tocco, come per esempio carezze, le espressioni facciali e la gratificazione, magari attraverso premi.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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