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31 Maggio 2022
16:30

Cane cieco o ipovedente: come capirlo e come aiutarlo

Vivere con un cane cieco o ipovedente è possibile, adottando alcuni accorgimenti che lo aiutino a superare il disagio. Vediamo come capire se il cane ha problemi di vista e come aiutarlo.

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Professore universitario di Fisiopatologia veterinaria
Articolo a cura del Dott. Giuseppe Borzacchiello
Medico Veterinario e Professore universitario, esperto di patologia animale
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La cecità è una condizione di disabilità che impedisce la percezione visiva. Può essere anche una disabilità meno grave, nel caso in cui l’animale abbia un deficit della visione (ipovisione).

Entrambe le condizioni possono essere dovute a lesioni traumatiche, malattie metaboliche o inerenti l’occhio stesso. I sintomi variano e oltre ad alcuni segni che riguardano gli occhi possono essere presenti atteggiamenti particolari indicativi della disabilità. La diagnosi può giovarsi di una visita specialistica oftalmologica. Vivere con un cane cieco o ipovedente è possibile ed appagante sia per l’animale che il pet mate seguendo alcuni consigli.

Cause della cecità e dell’ipovisione nel cane

L’occhio è l’organo di senso deputato alla vista. La luce che colpisce gli oggetti viene percepita ed indirizzata attraverso le varie strutture dell’occhio verso la retina (membrana nervosa posta nella parte posteriore del globo oculare) che convoglia lo stimolo visivo al cervello.

La cecità è una condizione per la quale il cane non ha la percezione visiva. Si distingue la ridotta percezione visiva e dunque una condizione di ipovisione da una cecità monolaterale (un solo occhio cieco) oppure ad entrambi gli occhi dalla possibilità che l’animale possa avere una visione a tratti.

Le cause possono essere di natura traumatica, metabolica, genetica o altro. Una delle cause metaboliche più frequenti è il diabete, una malattia frequente nei cani caratterizzata da un aumento della glicemia (zuccheri nel sangue). Con il tempo il diabete, soprattutto se scompensato, può determinare danni a carico dei piccoli vasi della retina oppure un’opacizzazione del cristallino (cataratta). Un’altra causa di cecità nel cane è la presenza di una condizione detta glaucoma ovvero un’anomalo aumento della pressione del liquido della camera anteriore dell’occhio che può danneggiare la retina e causare cecità.

Tra le cause di ipovisione e cecità nel cane bisogna anche elencare le condizioni patologiche della retina ovvero la degenerazione acquisita che compare e si sviluppa rapidamente soprattutto nei cani affetti damorbo di Cushing oppure l’atrofia retinica progressiva di più frequente riscontro nei Barboncini, Cocker Spaniel, Yorkshire Terrier, Golden retrievers. Ulcere ovvero perdita di sostanza della cornea posso indurre ipovisione fino alla cecità.

Traumi di qualunque natura che alterano le strutture dell’occhio, malattie autoimmuni e lesioni di natura neoplastica sono tutte condizioni che possono indurre cecità nel cane.

Come capire se il cane ha problemi di vista

I segni clinici che suggeriscono la possibilità che l’animale veda di meno o stia per diventare cieco sono diversi. Gli occhi possono presentarsi appannati, “rigonfi”, infiammati, l’animale affetto inizia a non riconoscere i percorsi soliti, può capitare che urti contro gli oggetti e può essere riluttante a giocare.

È possibile notare anche un comportamento ansioso e riluttante a muoversi. Se questa condizione è causata da ulcere allora l’animale soffrirà dolori.

Se il pet mate sospetta problemi oculari o una condizione di ipovisione/cecità bisogna prontamente rivolgersi la medico veterinario.  Ai fini di un primo inquadramento diagnostico bisognerà valutare parametri ematobiochimici nel caso si sospetta una malattia metabolica alla base dell’ipovisione e/o cecità.  La diagnosi definitiva prevede una visita specialistica da parte di un oculista veterinario che potrà indagare con l'ausilio di indagini strumentali le possibili alterazioni delle strutture oculari per poi indirizzare la terapia.

Come gestire un cane che diventa cieco

Vivere con un cane cieco è possibile adottando alcuni accorgimenti che sollevino l’animale dal disagio.

Alcuni consigli: se l’animale vive con altri simili questi possono essere dotati di un collare con un campanellino in maniera tale che l’animale cieco possa sentire il loro avvicinamento.

Inoltre, il pet mate dovrà rendere l’ambiente in cui l’animale si muove più confortevole e di facile accesso eliminando ostacoli o scale o proibendo con cancelli delle aree in cui sarebbe difficile o pericoloso camminare.

È consigliabile mettere la ciotola dell’acqua e del cibo sempre nello stesso posto. Parlare con l’animale, incentivarlo a camminare ed uscire e giocare possono essere delle utili indicazioni per sollevare l’animale disabile e rendergli una vita più confortevole

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Giuseppe Borzacchiello
Professore universitario di Fisiopatologia veterinaria
Sono professore universitario di ruolo presso il Dipartimento di Medicina veterinaria e Produzioni animali dell’Università degli studi di Napoli Federico II e titolare della cattedra di Fisiopatologia degli animali domestici. Ho insegnato in diverse Università italiane, corsi di perfezionamento e master universitari. Appassionato di animali e di cani in particolare, mi occupo da oltre vent’anni di ricerca scientifica nel campo della patologia spontanea degli animali domestici e di tematiche inerenti l’oncologia comparata.
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