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Cave Canem in campo contro il traffico illegale di animali a Natale

Ogni anno Natale le richieste di cuccioli subiscono un’impennata. Per dire basta a un traffico crudele e spesso illecito, la Fondazione Cave Canem invita ad aderire alla campagna “Facci un regalo: non regalarci!”.

9 Dicembre 2022
16:03
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“Facci un regalo: non regalarci!” è la campagna della Fondazione Cave Canem per contrastare il traffico illegale di cani, un fenomeno che si intensifica in concomitanza con le festività natalizie.

«Ogni anno a Natale le richieste di cuccioli di razza subiscono un’impennata, facendo registrare oltre mezzo milione di ricerche al giorno in rete e alimentando un fenomeno illecito e indegno: il traffico illegale di cuccioli», ha dichiarato la vicepresidente di Cave Canem Federica Faiella. Il giro d’affari del traffico di cuccioli frutta ogni anno centinaia di milioni di euro in Europa.

A fare le spese di questo circuito criminale sono più spesso i cani di piccola taglia, una tipologia che interessa persone che non hanno mai avuto cani o mosse dall’erronea convinzione che un cane piccolo sia più facile da gestire. Tra i più sfruttate da questo business criminale c'è il Bouledogue francese, razza che a causa della estrema selezione da parte dell'essere umano, presenta numerosi problemi legati alla sindrome brachicefalica, come sottolinea l'istruttore cinofilo e membro del comitato scientifico Luca Spennacchio in un video sulle origini del Bouledogue francese.

Il commercio illecito di questa razza è emerso anche nell'ultimo bilancio delle operazioni del Raggruppamento Cites dei Carabinieri. La sezione deputata alla “Tutela del Benessere Animale” è stata infatti impegnata in importanti indagini sul traffico transnazionale di cuccioli di cane che, prelevati dai Paesi dell’Est Europa vengono introdotti in Italia e commercializzati come cani di razza, pur essendo sprovvisti delle certificazioni e delle documentazioni di legge. Per questo, recentemente la Fondazione ha firmato un protocollo d’intesa con il Comando Unità Forestale e Ambientale dei Carabinieri, allo scopo di supportare le forze dell’ordine nelle operazioni di salvataggio, tutela e recupero fisico e comportamentale degli animali.

«Il fenomeno è molto diffuso e in continua espansione: trae origine nei paesi dell’Est Europa dove esistono delle vere e proprie "fabbriche di cuccioli", dove i cani vengono adoperati come cose atte alla produzione, i piccoli tolti alle madri troppo rapidamente, dopo appena 30/40 giorni, sottoposti a viaggi faticosi da 12 a 24 ore. Oltre la metà dei cuccioli non arriva vivo a destinazione. I cani vengono imbottiti di medicinali, soprattutto cortisonici, che servono a palesare un presunto stato di benessere per ingannare gli acquirenti», ha dichiarato il tenente colonnello Claudio Marrucci del Comando Unità Forestale e Ambientale dei Carabinieri.

Le fabbriche di cuccioli, note anche come Puppy Mills, sono dei veri “allevamenti intensivi” di cuccioli, e rappresentano un meccanismo importante della produzione incontrollata di cani. Si tratta di luoghi dove il profitto ha la priorità sulla salute e il benessere degli animali che poi viaggiano per chilometri prima di arrivare nelle case degli italiani. La Fondazione ha invitato quindi ad adottare un cane dal canile, dando la possibilità a un individuo di uscire dal box per trovare una famiglia per sempre.

Un messaggio che Kodami sta veicolando attraverso una propria campagna nata per dire di non regalare un cane, ma regalare a un cane del canile. Una iniziativa nata per sensibilizzare le persone sull'importanza di regalare attenzioni e piccoli contributi non solo ai propri animali domestici, ma anche ai cani meno fortunati, quelli che sono ancora in cerca di una casa che possa accoglierli.

Il Natale è il periodo dell’anno in cui aumentano gli acquisti di animali domestici. Invece è proprio questo il momento migliore per capire che un cane non è un oggetto da scartare bensì un individuo dotato di emozioni e cognizioni. Scopri e partecipa alla campagna di Kodami per regalare a un animale attenzioni e piccoli contributi rivolti non solo ai propri compagni di vita, ma anche ai cani e gatti meno fortunati, quelli che sono ancora in cerca di una casa che possa accoglierli. Come farlo? Condividendo il nostro hashtag che è un appello alla consapevolezza e a donare a un cane un'azione concreta per il suo benessere psicofisico: soprattutto per i cani di canile: #regalaAuncane… al posto di "regala un cane"!

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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