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11 Novembre 2022
12:30

Otto cani sono stati salvati dal traffico illegale di cuccioli

Tre cuccioli e cinque cani adulti sono stati salvati dal traffico illegale di animali diretti in Italia e affidati alla Fondazione Cave Canem che ha lanciato la campagna per “Facci un regalo: Non regalarci!”, per disincentivare gli acquisti di cani.

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cani traffico

Tre cuccioli e cinque cani adulti sono stati salvati dal traffico illegale di animali diretti in Italia seguendo le rotte europee del commercio illecito di cuccioli. Le Forze di polizia li hanno trovati in una stanza d’appartamento in pessime condizioni, in diversi casi con orecchie e code tagliate, in cui erano presenti anche due fattrici, femmine in attesa di partorire.

I cani, che sono stati posti sotto di sequestro giudiziario, sono stati affidati alle cure della Fondazione Cave Canem, non profit impegnata nella tutela dei diritti degli animali, e sono adesso inseriti in un percorso di cura e recupero comportamentale. Infatti, quando la separazione tra la madre e il suo cucciolo avviene troppo presto e in maniera traumatica, ai piccoli crescendo mancheranno le basi per relazionarsi con altri cani che avrebbe dovuto insegnare loro la madre nei primi, fondamentali mesi di vita.

Anche la salute fisica dei cuccioli del traffico illecito però è compromessa, come aveva spiegato Laura Arena veterinaria esperta in Benessere animale e membro del comitato scientifico di Kodami: «Questa condizione è legata soprattutto alle cattive condizioni di allevamento della madre e a gravidanze troppo ravvicinate. Ci sono rilevanze scientifiche che dimostrano coma la paura vissuta dalle madri possa essere trasmessa ai figli e palesarsi con un sistema immunitario più debole e in un incremento dei fattori di rischio. Inoltre, nei momenti immediatamente successivi al parto anche il tipo di socializzazione che una madre traumatizzata ha con il proprio piccolo può influire sul suo futuro sviluppo».

I piccoli, per la maggior parte American Bully, sono stati però accolti dall'associazione, che da anni si batte contro il traffico di animali, come ha spiegato Federica Faiella, vicepresidente di Cave Canem: «Siamo impegnati, insieme all’Associazione Green Impact, nella prevenzione e nel contrasto del traffico di cani, cuccioli di razza in particolare. In tale ottica, abbiamo finanziato la realizzazione del docufilm denuncia Pedigree Dream, prodotto dal regista finlandese Jon West. Grazie a uno specifico protocollo, inoltre, operiamo in collaborazione con i Carabinieri Forestali e la Magistratura, intervenendo nelle operazioni di salvataggio, recupero comportamentale e tutela in tribunale dei cani strappati a questo circuito criminale, come nel caso degli otto cani appena affidati alle nostre cure».

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Una delle fattrici salvate da cave canem

Un traffico che si intensifica sotto Natale, periodo in cui aumenta la richiesta di cuccioli di razza, da “scartare” sotto l’albero. Per l'eurodeputata Eleonora Evi si tratta di uno dei business illeciti più redditizi per le associazioni criminali, secondo soltanto ai traffici di droga e armi. Secondo la EU Dog & Cat Alliance, che tra le 90 organizzazioni europee conta anche la Fondazione Cave Canem, in un solo giorno ha identificato più di 438.000 annunci di cani e 80.000 di gatti sui principali siti web d’Europa: quasi mezzo milione di inserzioni.

Per questo la fondazione ha lanciato la campagna “Facci un regalo: Non regalarci!”: «La Fondazione Cave Canem intende sensibilizzare i cittadini a non acquistare animali, prediligendo i tanti cani senza famiglia già ospitati dai canili rifugio – hanno detto dalla non profit – fornire ai medici veterinari gli strumenti necessari per capire quando un cane è vittima di traffico e segnalarlo alle Forze di polizia; accompagnare gli animali vittime del traffico illegale in percorsi di recupero comportamentale, per aiutarli a superare i traumi subiti e offrirgli la possibilità di una nuova vita; supportare le autorità competenti per far sì che i cani sequestrati possano essere velocemente svincolati dall’esito del processo penale e quindi adottati; e, non ultimo, chiedere che venga introdotto il divieto di vendita di cuccioli nei negozi di animali e sulle piattaforme di vendita online».

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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