scheda razza
20 Giugno 2021
18:00

American Shorthair, il gatto nazionale USA

  • Origine (Data e Luogo): 1906, Nord America
  • Standard: AS – TICA
  • Peso (maschi-femmine): 4,5-5,5kg; 2,5-4,5kg
  • Incroci con altre razze: Nessuno
  • Vita media (fascia): 10-15 anni
  • Temperamento: Mite e curioso
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Membro del comitato scientifico di Kodami
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L'American Shorthair, detto anche americano a pelo corto, è una razza di gatto originaria degli Stati Uniti, corrispettivo “nobile” del comune meticcio americano. Con l'avvento della selezione artificiale dei primi del ‘900 gli allevatori americani vollero definire un gatto che rappresentasse il tipico americano cacciatore di topi, non meno di quanto gli europei hanno fatto poi con l'Europeo e i britannici con il British Shorthair.

attività e socialità

  • Bisogno di movimento2
  • Giocosità3
  • Indipendenza2
  • Riservatezza1
  • Tendenza a miagolare1

cure e salute

  • Cura del pelo1
  • Salute generale2
  • Malattie ereditarie2

Data e luogo di origine: Nord America, 1906

Aspetto fisico: Gatto di grandezza media, muscoloso ed atletico. La testa è rotonda, il naso presenta una lieve interruzione a livello degli occhi, tondi e ben distanziati, con colori conformi al mantello, gli zigomi sono evidenti ma senza eccessi. Le orecchie sono larghe alla base e arrotondate, il mantello è corto, spesso e duro, adatto a proteggere il gatto dalle variazioni stagionali.

Peso: Maschio 4,5-5,5kg – Femmine 2,5-4,5kg

Temperamento: Mite e curioso

Incroci con altre razze: Nessuno

Standard: AS – TICA

Origine e storia

L'American shorthair è stato registrato per la prima volta in CFA nel 1906 con il nome di Domestic Shorthair. L'idea era quella di selezionare un gatto che rappresentasse il tipico gatto americano, erede di quei primi gatti importati dagli coloni europei e diffusi poi sul continente a tenere a bada topi e altri roditori. L'American Shorthair che vediamo oggi, quindi, discende da quei primi gatti anche se le direzioni selettive imposte dallo standard lo hanno trasformato in un gatto con un aspetto peculiare.

La razza fu poi ribattezzata American Shorthair nel 1966 per meglio nazionalizzarlo e distinguerlo da altre razze a pelo corto.

In TICA, contrariamente al CFA e al WCF, l'American Shorthair condivide lo standard con l'American Wirehair da cui lo distingue solo il pelo che è corto e denso nel primo e arricciato nel secondo.

Aspetto fisico

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L'American Shorthair è un gatto forte e robusto, che vuole in qualche modo ricordare i gatti che “lavoravano” nelle fattorie e nelle proprietà americane. E' un gatto medio-grande, bilanciato nelle proporzioni anche se leggermente rettangolare, muscoloso, con spalle ben sviluppate. La coda ha una lunghezza media, larga alla base. La testa è larga, con zigome ben evidenti ed un'espressione generale dolce e aperta. Le orecchie sono di media grandezza, leggermente arrotondate, poste ad una distanza pari a quella che separa gli occhi. Gli occhi sono larghi e ampi, la parte superiore a forma di mandorla e la parte inferiore arrotondata, ben distanziati, l'espressione è attenta.

Il mantello dell'American Shorthair è corto, spesso e con una tessitura persino dura. I colori ammessi sono numerosi: bianco integrale, nero/blue, rosso/crema (questi a occhi gialli), chinchilla silver, shaded silver (a occhi verdi), shell cameo, shaded cameo (a occhi gialli), black smoke (occhi verdi, gialli o giallo/verdi), blue smoke, cameo smoke (occhi gialli), blue chinchilla silver, blue shaded silver (occhi verdi), cream shell cameo, cream shaded cameo, blue cream smoke (occhi gialli), black/blu/tortoishell smoke con bianco e shell/shaded/smoke cameo con bianco (occhi gialli) e sono ammessi i disegni tabby (classic, mackerel, ticked, patched), i bicolori e i van.

Sono considerati difetti qualunque traccia di colore chocolate, sabbia, lavanda, lilac or colorpoint.

Temperamento

Lo standard del CFA ci tiene molto a sottolineare che l'aspetto dell'American Shorthair deve ricordare un gatto forte e robusto, abile al “lavoro”. Il temperamento atteso è allora quello di un gatto socievole, curioso, poco incline alla timidezza, interessato all'esplorazione e capace di stare bene anche da soli.

E' un gatto piuttosto atletico e muscoloso, che ama i giochi di caccia e misurarsi in un ambiente architettonicamente complesso ma, al contempo, non disdegna la compagnia della sua famiglia a cui si dedica con presenza e costanza.

Se opportunamente integrato può convivere con altri gatti e altri animali e può stabilire con i bambini delle relazioni fatte di grande complicità e condivisioni di spazi e di giochi.

Salute e cura

Il mantello dell'American Shorthair non presenta particolari difficoltà di gestione, sebbene durante le mute tenda a rinnovarsi e, quindi, a sfoltirsi molto. Di conseguenza e soprattutto nelle stagioni primavera e autunno, vale la pena spazzolarlo spesso, anche per evitare accumuli di pelo a livello gastrico. Sono piuttosto puliti e non necessitano di bagni.

Possono richiedere un po' di pulizia dei denti, delle secrezioni nasali e oculari.

Dal punto di vista della salute, la razza ha mostrato una certa predisposizione allo sviluppo della displasia dell'anca e della cardiomiopatia ipertrofica.

Relazione e contesto ideale

L'American Shorthair è un gatto abbastanza mite, anche se, vista la selezione ancora recente, non deve sorprendere una certa variabilità del temperamento all'interno della razza.

In linea generale, è un gatto che ama esplorare e cacciare e quindi un ambiente che lo ospiti deve essere in grado di garantirgli la possibilità di fare queste attività, peraltro caratteristiche dell'etogramma felino.

Gli spazi dovranno essere pensati per accogliere la sua voglia di arrampicare, saltare, graffiare e dovranno essere offerte occasioni di gioco di rincorsa e predazione se il micio non ha la possibilità di accedere all'ambiente esterno.

La sua socialità si esprime attraverso una certa partecipazione alla vita di famiglia, per cui sarà importante saperlo integrare nella maniera corretta, senza eccedere con manipolazioni ed effusioni ma concedendogli, al contempo, di sentirsi parte di un sistema in cui anche le sue esigenze contano.

Come il cugino Wirehair, è un gatto affettuoso ma tollera bene anche la solitudine, soprattutto se poi viene compensata da un po' di tempo trascorso insieme.

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Sonia Campa
Consulente per la relazione uomo-gatto
Sono diplomata al Master in Etologia degli Animali d'Affezione dell'Università di Pisa, educatrice ed istruttrice cinofila formata in SIUA. Lavoro come consulente della relazione uomo-gatto e uomo-cane con un approccio relazionale e sono autrice del libro "L'insostenibile tenerezza del gatto".
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