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scheda razza
26 Maggio 2021
10:17

American Wirehair, l’americano col riccio

  • Origine (Data e Luogo): 1966, Stati Uniti
  • Standard: AWH – CFA
  • Peso (maschi-femmine): 3,5-5 kg; 2,5-3 kg
  • Incroci con altre razze: American Shorthair
  • Vita media (fascia): 10-15 anni
  • Temperamento: Mite e curioso
Membro del comitato scientifico di Kodami
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L'American Wirehair è una razza di gatti nata a partire da una mutazione dominante, che nel 1966 fece nascere da meticci di gatto domestico alcuni micetti a pelo duro e riccio. Ad oggi la selezione della razza viene portata avanti incrociandoli con gli American Shorthair.

attività e socialità

  • Bisogno di movimento3
  • Giocosità3
  • Indipendenza2
  • Riservatezza2
  • Tendenza a miagolare1

cure e salute

  • Cura del pelo1
  • Salute generale2
  • Malattie ereditarie2

Data e luogo di origine: USA, 1966

Aspetto fisico: Gatto di grandezza media, muscoloso ed atletico, molto simile all'American Shorthair. La testa è rotonda, il naso presenta una lieve interruzione a livello degli occhi, tondi e ben distanziati, con colori conformi al mantello, gli zigomi sono pronunciati. Le orecchie sono larghe alla base e arrotondate, il mantello è arricciato, duro ed elastico.

Peso: Maschio 3,5-5kg – Femmine 3-4,5kg

Temperamento: Mite e curioso

Incroci con altre razze: American Shorthair

Standard: AWH – CFA

Origine e storia

L'American Wirehair nasce casualmente nel 1966 da una cucciolata di gatti domestici tra i quali spiccano dei cuccioli con il pelo duro e riccio. Inizialmente sembrava che il suo standard dovesse seguire quello degli American Shorthair (perché anch'essi originari di meticci statunitensi) ma, successivamente, si decide di differenziare in modo evidente la razza e non solo per la qualità della mantello ma anche per alcune caratteristiche fisiche, come la testa e gli zigomi. Ad ogni modo, l'American Shorthair è rimasta la razza di riferimento per incrociare le linee di sangue ed estendere il pool genetico degli American Wirehair.

La razza è stata riconosciuta dal CFA (Cat Fanciers' Association) nel 1967 e ammessa ai campionati di bellezza a partire dal 1978. In Europa è riconosciuto dal WCF (World Cat Federation) e LOOF (Livre Officiel des Origines Félines) ma anche da TICA (The International Cat Association) e da SACC (Southern Africa Cat Council) .

Aspetto fisico

La struttura dell'American Wirehair è medio-grande, con spalle e anche posteriori allineate, un petto ampio e rotondo, un leggero dimorfismo tra maschi e femmine. La testa è proporzionata al corpo, tondeggiante ma con zigomi prominenti, muso e mento ben sviluppati. Il naso ha una curva gentile all'altezza degli occhi, le orecchie sono medie, leggermente arrotondate, poste ai lati della testa. Gli occhi sono grandi, rotondi, brillanti nell'espressione e il colore è abbinato a quello del mantello. La coda è proporzionata al corpo, arrotondata in punta.

La caratteristica principale della razza, tuttavia, è il mantello benché l'arricciatura possa riguardare anche le vibrisse del muso. Il mantello è di media lunghezza, elastico ed è riccio ogni singolo pelo, inclusi quelli nelle orecchie. Tuttavia, più dell'arricciatura di per sé in esposizione viene valutato il fatto che il mantello si presenti robusto, duro e resistente, oltre che arricciato. La densità del mantello deve portare alla formazione di riccioli più che ad ondulazioni.

I colori ammessi sono numerosi: bianco integrale, nero/blue, rosso/crema, chinchilla silver, shaded silver, shell cameo, shaded cameo, black smoke, blue smoke cameo smoke, con disegni tabby (blotched, mackerel, ticked o spotted), squama di tartaruga, bicolore. In CFA, inoltre, è prevista la colorazione OWC (Other Wirehair Colors) per includere tutte le colorazioni ancora non riconosciute ma che possano emergere dagli outcross eseguiti, quali per esempio chocolate, lavanda, colorpoint o altre combinazioni.

Temperamento

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L'unica caratteristica relativa al temperamento citata nello standard dell'American Wirehair è il fatto che debba essere un gatto “interessato all'ambiente circostante”. Possiamo assumere, allora, che gli allevatori cerchino di selezionare gatti ben socializzati, curiosi, poco inclini alla timidezza, interessati all'esplorazione e capaci di stare bene anche da soli.

Tuttavia, essendo questi tratti molto dipendenti dal tipo di socializzazione che i micetti sperimentano nelle prime settimane della loro vita e considerando che la razza viene ancora incrociata con gli American Shorthair, è possibile che le variazioni nel temperamento all'interno della razza siano ancora molto presenti.

D'altra parte, è possibile che questi gatti presentino molti tratti in comune con l'American Shorthair, proprio per via degli outcross e, quindi, che molti soggetti si rivelino vivaci e curiosi ma anche miti e in grado di stabilire con le loro famiglie umane delle relazioni serene e affettuose.

Salute e cura

Il pelo dell'American Wirehair, come quello di molti altri gatti con gene “rex” (cioè responsabile dell'arricciatura) è piuttosto delicato e rischia di spezzarsi anche con spazzolature lievi. Per questo motivo è importante agire con molta cura e utilizzando gli strumenti adeguati quali spazzole a sete morbide.

Attenzione particolare deve essere data ad eventuali zone rade dove il mantello possa presentare chiazze glabre dovute proprio alla fragilità del pelo.

Dal punto di vista della salute, la razza ha mostrato una certa predisposizione allo sviluppo dell'atrofia progressiva della retina (PRA).

Relazione e contesto ideale

L'American Wirehair è un gatto mite e tranquillo che conserva, però, la vivacità tipica del gatto la cui selezione, tutto sommato, è abbastanza recente.

Si tratta di un gatto dotato di una buona struttura muscolo-scheletrica per cui il suo ambiente dovrà sempre garantirgli la quantità di movimento e di attività psico-fisica di cui necessita.

Dal punto di vista relazionale, se ben socializzato può esser un ottimo compagno di vita sia per i bambini sia per altri animali, con i quali può integrarsi bene a patto di procedere con presentazioni graduali e garantire a tutti degli spazi di isolamento durante i quali rilassarsi.

E' un gatto affettuoso ma tollera bene anche la solitudine, soprattutto se poi viene compensata da un po' di tempo trascorso insieme, sia coinvolgendolo nelle attività di famiglia, sia facendolo giocare dando priorità ad attività di caccia e di esplorazione.

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Sonia Campa
Consulente per la relazione uomo-gatto
Sono diplomata al Master in Etologia degli Animali d'Affezione dell'Università di Pisa, educatrice ed istruttrice cinofila formata in SIUA. Lavoro come consulente della relazione uomo-gatto e uomo-cane con un approccio relazionale e sono autrice del libro "L'insostenibile tenerezza del gatto".
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