La storia della cavalletta rosa: ecco perché è nata con questo colore

Un appassionato di insetti ha condiviso sui social il fortunato incontro avvenuto con una cavalletta rosa. In realtà, anche se la probabilità di incontrare questo insetto è una su 500, non si tratta di un animale raro o appena scoperto. Il motivo di questa particolare colorazione è legata a una mutazione genetica che prende il nome di eritrismo.

3 Agosto 2021
10:00
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Le cavallette vivono sulla Terra da 250 milioni di anni, prima che nascessero i dinosauri. Le abbiamo viste centinaia di volte, nascoste tra il verde delle foglie e degli alberi. Ma quella che vi stiamo mostrando non è una cavalletta come tutte le altre, perché è nata completamente rosa. Non si tratta di un specie rara e nemmeno di un animale appena scoperto, eppure esiste solo una probabilità su 500 di imbattersi in questo insetto.

Ma perché questa cavalletta è nata con una sfumatura così particolare? La risposta risiede in una mutazione genetica chiamata eritrismo. In pratica, un'eccessiva produzione di pigmenti rossi ha fatto sì che il colore rosa prendesse il sopravvento sul verde, che a dispetto delle apparenze non è il colore dominante di questi insetti. Questa particolare colorazione, però, risulta molto svantaggiosa alla cavalletta protagonista del filmato che, così sgargiante, fatica a mimetizzarsi tra le foglie, diventando una facile preda.

Anche se siamo sempre stati abituati a vederle di colore verde, infatti, sono in realtà il rosa e il giallo i tratti dominanti delle cavallette. Questi animali, per adattarsi all’ambiente circostante, hanno dovuto mutare il loro colore, camuffandosi col verde delle foglie per scampare ai predatori e sopravvivere. Una capacità di adattamento che ha permesso loro di colonizzare qualsiasi ambiente e vivere in tutti i continenti, a eccezione dell’Antartide.

Non solo le cavallette, anche altri insetti hanno mostrato la medesima capacità di adattamento mutando il loro aspetto. Parliamo delle falene delle betulle (Biston betularia) che, per confondersi tra gli alberi e i licheni delle foreste inglesi, sono passate dall’avere una colorazione chiara a una più scura. L’inquinamento causato dall’uomo durante la seconda rivoluzione industriale ha reso più vantaggioso per le falene avere un colore scuro, simile alla fuliggine e nel giro di pochi anni questi esemplari sono passati dallo 0,001% della popolazione a circa il 90%.

Solo in Italia esistono oltre 300 specie di cavallette e grilli, mentre in Europa più di 1000: eppure, nonostante le loro abilità di adattamento, le cavallette sono tra gli animali più a rischio estinzione. Essendo un’importante fonte di cibo per rettili e uccelli il loro declino potrebbe compromettere una parte della catena alimentare. L’agricoltura industriale, l’uso di pesticidi, la deforestazione e i cambiamenti climatici sono solo alcune delle cause che stanno mettendo a rischio la vita delle cavallette.

Ecco perché il filmato condiviso da Deri Saputa, ci mostra non solo quanto possa essere mutevole la natura ma ci ricorda che è fondamentale preservare l'esistenza di questi esseri viventi: «Vivere fianco a fianco con la natura ci riserva sempre nuove sorprese. Ci sono molte specie di animali e insetti che non abbiamo mai visto prima».

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