episodio 6

La storia del Chihuahua, dall’antichità a oggi

Il Chihuahua è nato in Messico intorno all'anno 1000 e il suo antenato è il Tolchichi, il cane da compagnia delle principesse azteche. Se però oggi questa razza canina dalle origini antichissime è la più piccola del mondo, è perché l'abbiamo modellata sulle nostre esigenze. Conoscere chi è davvero è fondamentale per instaurare una corretta relazione.

30 Gennaio 2023
12:10
Membro del comitato scientifico di Kodami
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Quando si parla del Chihuahua e della sua gestione in molti commettono l'errore di pensare: "Vabeh, il Chihuahua lo metti in una borsetta, che problema c'è?". In realtà è proprio ragionando in questo modo che lo abbiamo ridotto a status di "accessorio tascabile". Se il Chihuahua è oggi il cane più piccolo del mondo è perché lo abbiamo modellato sulle nostre esigenze, sin da quando è comparsa questa razza che in realtà ha origini antichissime e misteriose.

Le origini del Chihuahua

Questo cane prende il nome dall’omonimo stato messicano che si chiama, appunto, Chihuahua. I turisti nordamericani alla fine dell’800 scoprirono questi piccoli cani e li portarono a casa come souvenir. Da lì si diffusero prima in tutta l’America e poi nel resto del mondo, raggiungendo l’Italia intorno più o meno agli anni 50.

Secondo la teoria più accreditata, il Chihuahua sarebbe nato proprio in Messico intorno all’anno 1000; l’antenato del Chihuahua si chiamava Tolchichi ed era il cane da compagnia delle principesse azteche. Addirittura gli aztechi credevano che avesse poteri ultraterreni e guidasse i defunti verso l’aldilà. Alla base di questa credenza c’era un dettaglio un po’ macabro: il Tolchichi aveva la fontanella al centro della testa, proprio come quella dei neonati, che però nel suo caso restava aperta per tutta la sua vita.

Gli antichi sciamani lo consideravano un "marchio degli dei", ma oggi sappiamo che si tratta di un difetto genetico causato da un eccessivo nanismo e infatti nei Chihuahua moderni si cerca di eliminare questa caratteristica – potenzialmente pericolosa – attraverso una selezione più attenta.

Come è stato creato il Chihuahua

Proprio un Chihuahua è entrato nel Guinness dei Primati come il cane più piccolo del mondo: si chiama Miracle Milly e pesa appena 500 grammi. Praticamente quanto un pacco di pasta o una bottiglietta d’acqua.

Il Tolchichi, di cui abbiamo scritto prima, era invece più grande del Chihuahua che conosciamo adesso ma comunque era abbastanza minuto da essere usato per la caccia ai roditori. Detto questo, il Chihuahua è diventato sempre più piccolo soprattutto per soddisfare il bisogno innato degli esseri umani di prendersi cura di altre specie, cuccioli in particolare. Quando poi intorno agli anni 50 è esploso il boom delle star di Hollywood, il Chihuahua è diventato il cane da borsetta per antonomasia, e – per andare incontro a questa moda-  gli allevatori senza scrupolo hanno cominciato a selezionare individui quasi miniaturizzati.

Così è nato addirittura il “Chihuahua Toy o teacup”: un cane così piccolo da sembrare un giocattolo e stare dentro a una tazza da tè. Già assurdamente gli enti di cinofilia, tra cui l'ENCI, affermano che il peso ideale di questo cane dovrebbe stare tra 1,5 kg a 2,5 kg. Quindi il Chihuahua Toy, che si spinge addirittura al di sotto dello standard, non è riconosciuto e gli allevatori seri, giustamente, si rifiutano di allevarlo.

In ogni caso, il Chihuahua resta a prescindere un cane troppo piccolo, cosa che potrebbe comportare problemi fisici seri. Per esempio: avete presente la tipica testa a forma di mela? Sembra carina ma in realtà nasconde una vera e propria patologia, a cui il Chihuahua è il più predisposto in assoluto: si tratta dell’idrocefalo, l’accumulo di liquido nella scatola cranica, che soprattutto nei cuccioli può deformare le ossa del cranio che diventano, appunto, a forma di cupola. Ed ecco il motivo di occhi eccessivamente sporgenti di cui abbiamo parlato prima.

A causa dell’apparato scheletrico così fragile il Chihuahua può soffrire di displasia, uno sviluppo anomalo del tessuto osseo, che gli causa spesso la lussazione delle rotule. A causa della sua bocca così piccola, inoltre, i denti quasi non ci entrano e spesso i cani di questa razza hanno lingue enormi e sporgenti.

Nonostante tutti questi problemi, il cane vivente più anziano al mondo ha 21 anni, si chiama Toby ed è proprio un Chihuahua. Avere una vita lunga però non sempre significa avere una vita sana e felice. Anche se auguriamo a Toby tutto il bene di questo mondo.

Le caratteristiche del Chihuahua

Per le sue zampette, fare il giro dell'isolato è quasi come affrontare la maratona di New York e stare così vicini all’asfalto, quando fa caldo, è come fare una passeggiata sulla lava. Mettetevi nei suoi panni, per lui tutto è pericoloso: un altro cane facilmente può scambiarlo per una preda, in mezzo alla folla o a una strada trafficata potrebbe finire schiacciato.

È proprio  per questo che il Chihuahua ha sviluppato un carattere irascibile, perché per lui ogni cosa è una potenziale minaccia. La sua unica ancora di salvezza è il suo umano di riferimento che diventa la sua fortezza inespugnabile. Ma allo stesso tempo il cane potrebbe creare una simbiosi ossessiva così forte da innescare tutta un’altra serie di problematiche, come ad esempio l’ansia da separazione. Per prevenire ed evitare questo, sarebbe opportuno rivolgersi a un educatore cinofilo.

Starete pensando, ma allora chi ha un Chihuahua si trova sempre e solo ad affrontare questi problemi? Ovviamente no, ma vi abbiamo voluto mettere davanti a una prospettiva che non può essere trascurata – proprio per il bene di questo cane – e di cui forse pochi di voi erano a conoscenza. Chi già convive con un Chihuahua sa bene tutti i lati positivi: è vivace, simpatico, un compagno estremamente comunicativo e ben disposto ad accompagnare il suo umano – che sia un giovane single, o una signora anziana- in qualsiasi attività: dallo shopping, al poltrire sul divano. E poi è un piccolo grande cane, pronto a tutto per difendere la sua casa e la sua famiglia. Con gli altri cani potrebbe andare un po' meno d'accordo, ma se messo accanto al cane giusto, anche un cane grande ma gentile, il Chihuahua tirerà fuori il suo lato più giocoso. L’ideale per vivere bene è assecondare la sua natura di cane, magari portarlo in bel parco o un bosco, permettendogli di seguire le tracce: si divertirà un mondo! Mi raccomando: via le borsette, scegliete una pettorina e un guinzaglio comodo per portarlo in giro.

Chihuahua qui, Chihuahua lì, tutti lo vogliono, cantalo e la vita sarà più facile”, faceva più o meno così il famoso tormentone degli anni 2000. E invece, la vita del Chihuahua è tutt’altro che semplice. Il punto è che in natura un cane tanto piccolo, con tutti questi problemi, purtroppo non sopravviverebbe a lungo. Viene da chiedersi: se il cane è il migliore amico dell’uomo, noi lo siamo altrettanto per lui? Perché allora, forse, dovremmo imparare a rispettarlo di più per quello che è, senza trattarlo da peluche per piegarlo ai nostri desideri. Ed è anche lecito chiederci se sia il caso di continuare a perseguire una strada così estrema solo per un nostro appagamento estetico. Il Chihuahua per troppo tempo -nonostante il suo caratterino- non ha avuto tutta questa voce in capitolo. Certo, è adorabile con il suo musetto, ma quanti cani altrettanto belli cercano una famiglia? Rivolgetevi a un canile o a un rescue specializzato nella razza se proprio state cercando un amico con queste caratteristiche.

Video credits

autrici del video: Mara D'Alessandro e Maria Rosaria Caccavale
supporto scientifico: Luca Spennacchio
montaggio video: Mara D'Alessandro

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