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22 Giugno 2023
15:33

Stop alla caccia alla balena in Islanda? Per ora c’è solo una sospensione fino al 31 agosto

Il governo di Reykjavik ha firmato un decreto di sospensione dell’attività dei balenieri perché le tecniche utilizzate durante la caccia non garantiscono il rispetto del benessere degli animali previsto dalla legge nazionale. Ma non si parla ancora di interruzione definitiva.

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Una buona notizia, anche se solo in parte, quella che arriva dall’Islanda che sì che ha sospeso la caccia alle balene, ma solo fino al 31 agosto. Questi meravigliosi cetacei che il Paese permette ancora di uccidere, quindi potranno stare tranquilli solo fino al termine dell’estate.

Il governo di Reykjavik, uno dei pochi al mondo a non avere aderito alla moratoria internazionale su questa insopportabile pratica, ha firmato un decreto di sospensione dell’attività perché le tecniche utilizzate durante la caccia non garantiscono il rispetto del benessere degli animali previsto dalla legge nazionale.

Non ci volevano grandi studi per comprendere che si tratta di una pratica cruenta e violenta che prevede una lunghissima agonia prima che le disgraziate balene soccombano, bastava guardare le migliaia di video che le associazioni animaliste diffondono proprio per cercare di sensibilizzare le persone.

Detto questo sempre meglio arrivarci anche se in ritardo che non farlo mai. La stagione quindi, che va dalla metà di giugno alla metà di settembre, quest’anno fortunatamente non avrà inizio: una decisione che comunque sembra corrispondere anche alla maggiore sensibilità mostrata dai cittadini che ha portato questa attività fiorente a scemare nel tempo. Secondo un recente sondaggio, infatti, il 51 per cento della popolazione islandese si oppone alla caccia alle balene, rispetto al 42 per cento di soli quattro anni fa.

Il ministro dell’Alimentazione ha aggiunto anche che «se il governo e i concessionari non potranno garantire i requisiti, questa attività non avrà futuro». Cosa che sembrerebbe probabile visto che non sembra facilissimo trovare metodi di caccia che non comportino la sofferenza di animali di queste dimensioni, come ha sostenuto Ruud Tombrock, direttore esecutivo per l’Europa dell’associazione animalista Humane Society International.

Sarebbe proprio l'ora che l'Islanda, che con la Norvegia e il Giappone sono gli unici Paesi al mondo che continuano a cacciare balene nonostante la moratoria stabilita a livello globale, facesse un passo indietro. Del resto l'attività dei balenieri oggi è davvero molto poco redditizia perché la domanda di carne di questo cetaceo è diminuita drasticamente da quando, nel 2019 il Giappone, mercato principale per l'esportazione islandese, è tornato a praticarne la caccia commerciale.

Lo stesso Ministro della pesca islandese Svandis Svavarsdottir proprio l’anno scorso aveva dichiarato che entro il 2024 ci sarebbe stata la cancellazione definitiva di questa pratica. Chissà che la decisione attuale di Reykjavik non possa far ben sperare.

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Simona Sirianni
Giornalista
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