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14 Settembre 2022
11:00

Sfattoria degli Ultimi: ufficiale lo stop del TAR agli abbattimenti fino al 4 ottobre

Il TAR del Lazio ha ufficializzato lo stop agli abbattimenti degli animali della Sfattoria degli Ultimi fino al 4 ottobre. «Ora il tavolo di confronto», chiedono i volontari e le associazioni intervenute ad adiuvandum.

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Il TAR del Lazio ha ufficializzato la sospensiva che blocca gli abbattimenti dei 140 suidi fino al prossimo 4 ottobre. Confermato quindi l'impianto del decreto emanato il 19 agosto che affida all'ASL Roma 1 il compito di monitorare la situazione, come vi avevamo già anticipato a udienza appena conclusa lo scorso 12 settembre. Le associazioni OIPA, ENPA, LEAL, LEIDAA, LNDC, e TDA intervenute ad adiuvandum nella controversia tra l'ASL e la titolare della Sfattoria, Paola Samaritani, hanno contestato la fondatezza del provvedimento e chiedono l'apertura di un tavolo di confronto prima del 4 ottobre.

«Continuiamo a chiedere a gran voce il tavolo di confronto che ci avevano promesso con Comune, Regione e istituzioni – aveva dichiarato a Kodami Paola Samaritani durante il sit-in tenutosi nei pressi della sede del TAR – affinché si possa concretamente lavorare assieme per salvare questi animali ed evitare che una situazione del genere si ripeta altrove».

Durante l'udienza l'avvocato Giuseppe Calamo ha sottolineato che le associazioni hanno incaricato un tecnico di verificare in loco la situazione degli animali della Sfattoria, «a differenza dell'ASL», sottolinea il legale, «che non ha svolto alcun accertamento». Inoltre, dalle difese delle Amministrazioni emergono contraddizioni da cui si evince appieno un grave difetto di istruttoria – si legge nel comunicato emanato dalle associazioni.

Fin dalle primissime ore dall'ordinanza di abbattimento, migliaia di volontari da tutta Italia si sono riuniti davanti e dentro ai cancelli del rifugio a nord di Roma attirando attenzioni e sostegno anche da parte di politici e volti noti. Kodami ha raccontato quei momenti delicati attraverso un reportage all'interno dei recinti della Sfattoria proprio nei giorni in cui gli attivisti temevano l'arrivo dei funzionari dell'ASL incaricati degli abbattimenti.

Anche lo scorso 12 settembre, in attesa del pronunciamento del TAR, si è tenuta una manifestazione una manifestazione di protesta poco lontano dalla sede del TAR. Assieme ai volontari del rifugio, erano presenti centinaia di manifestanti e attivisti arrivati da tutta Italia: «Sentiamo la responsabilità per tutti i santuari d'Italia, su cui c'è un vuoto normativo che va colmato quanto prima – aveva dichiarato a Kodami Emanuele Zacchini, volontario e volto simbolo della Sfattoria – Non auguro a nessuno di ritrovarsi nella nostra stessa situazione e quindi andiamo avanti anche per questo».

Occorrerà quindi attendere ancora un mese per conoscere il destino dei 140 maiali, cinghiali e ibridi del rifugio e nel frattempo il presidio di manifestanti e attivisti alla Sfattoria proseguirà a oltranza.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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