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9 Novembre 2022
13:17

Scopre una nuova specie di ape e la dedica al suo amato cane

Una nuova specie di ape con uno strano "muso" è stata appena descritta in Australia. L'ecologa che l'ha scoperta e nominata ha deciso di dedicarla al suo amato cane Zephyr.

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Mentre studiava le popolazioni di api selvatiche che vivono nei giardini botanici del Kings Park di Perth, in Australia, l'ecologa della Curtin University, Kit Prendergast, non si aspettava di certo di scoprire una nuova specie sconosciuta alla scienza. Quando però ha provato a identificare uno strano esemplare con una insolita sporgenza sulla faccia, si è accorta che non corrispondeva a nessun'altra specie di ape già nota. Ha potuto così realizzare il sogno di qualunque naturalista o biologo: nominare e descrivere una nuova specie, ma lo ha fatto in grande stile dedicandola a un pezzo importante della sua vita: il suo amato cane Zephyr.

La nuova specie di ape appena descritta sul Journal of Hymenoptera Research è stata infatti battezzata Leioproctus zephyr, appartiene alla famiglia Colletidae, un gruppo molto diffuso in Sud America e in Australia e che come altri imenotteri ricopre un ruolo fondamentale per l'impollinazione dei fiori. Quando Prendergast ha consultato la collezione entomologica del Western Australian Museum si era accorta in realtà che alcuni esemplari della specie erano già stati raccolti nel 1979 ma erano rimasti lì senza che nessuno li nominasse o descrivesse formalmente.

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Kit Prendergast e Zephyr. Foto da Facebook

Chiunque descriva una nuova specie per la scienza ottiene anche il diritto di darle il nome che preferisce, chiaramente rispettando le regole internazionali sulla nomenclatura. Di solito gli scienziati utilizzano epiteti che descrivono una caratteristica evidente del corpo della specie oppure che ricordano il luogo in cui vive. Altri scelgono invece di dedicarla a personaggi famosi e personalità importanti in vari campi, come altri scienziati, artisti, cantanti o persino personaggi immaginari.

Le scienziate e gli scienziati più romantici scelgono invece di dedicare una nuova specie alle figure più importanti che hanno segnato la loro vita come partner, familiari, amici o colleghi scomporsi e così ha fatto anche Kit Prendergast. Zephyr l'ha supportata molto in alcuni momenti difficili della sua vita, restandole sempre accanto anche durante i periodi più duri del suo dottorato di ricerca.

La Leioproctus zephyr ha tra l'altro una distribuzione molto limitata ed è stata trovata finora solo in sette località del sud-ovest dell'Australia ed è perciò una scoperta di immenso valore. Tra le tante caratteristiche distintive questa nuova specie possiede anche un'insolita sporgenza dell'apparato boccale, il clipeo, che secondo alcuni (con un po' di immaginazione) ricorda proprio il muso di un cane. Secondo l'ecologa, si tratta però di un adattamento che aiuta l'ape a nutrirsi di nettare proveniente esclusivamente da una gamma molto ristretta di piante appartenenti al genere Jacksonia, dotate di fiori chiusi molto simili alle ginestre. Il "muso" è usato quindi per allargare i petali delle Jacksonia e raggiungere così più facilmente il tanto desiderato liquido zuccherino.

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Dettagli della nuova specie di ape con l’i sporgenza dell’apparato boccale. Kit S. Prendergast, 2022

Questa nuova scoperta ci ricorda ancora una volta quanto ancora poco conosciamo sulla ricchissima diversità della vita che ci circonda. Tante specie lì fuori aspettano ancora di essere scoperte e descritte ma purtroppo, specialmente per gli insetti, il tempo a nostra disposizione sta per scadere. Molti impollinatori come L. zephyr rischiano l'estinzione a causa della perdita di habitat, dei pesticidi e dell'inquinamento. Quella dei naturalisti che descrivono nuove specie è perciò una corsa contro il tempo, che ha come obiettivo anche quello di attirare l'attenzione sulla perdita di biodiversità, anche attraverso nomi insoliti.

Leioproctus zephyr sembra un nome scientifico come tanti, ma porterà per sempre con sé molteplici e importanti significati, dal fascino del processo scientifico e culturale della scoperta di una nuova specie, passando per la bellezza di un irripetibile pezzettino di biodiversità oggi sempre più minacciata, fino ad arrivare a quella meravigliosa avventura che è la relazione con un cane. Tutto questo racchiuso in un semplice binomio scritto in latino.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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