Capita spesso di sentire un gatto starnutire ripetutamente, un comportamento che, oltre a suscitare un sorriso, può sollevare anche qualche preoccupazione, soprattutto nei pet mate più ansiosi. Lo starnuto è qualcosa che nell’umano viene associato al raffreddore, all’allergia o al banale “prurito” e che negli animali può suscitare maggiore perplessità. Ma perché lo fa?
Nel caso del gatto lo starnuto può essere semplicemente quello che è: uno starnuto, magari perché è entrata polvere nel naso o per una momentanea irritazione. In questi casi lo starnuto è estemporaneo e non c’è nulla di cui preoccuparsi, ma ci sono altre situazioni in cui è bene prestare attenzione, soprattutto quando gli starnuti sono ripetuti in modo cadenzato per diversi giorni. Ecco quali sono i motivi più frequenti per cui un gatto starnutisce.
Irritazione del naso o prurito
Come detto, può capitare – come agli essere umani – che il gatto in casa abbia ogni tanto eccessi di starnuto. Può essere legato a un corpuscolo entrato nel naso, alla polvere, a un colpo d’aria o a qualcosa che l’ha irritato, e la reazione è del tutto normale. Va però visto se si tratta di episodi casuali o ripetuti, ed è importante anche notare a che età gli starnuti compaiono, in che modo e in che circostanze, in modo da fare un’anamnesi più precisa.
Allergie e odori troppo forti
Gli starnuti ripetuti possono avere anche cause ambientali. Il gatto è sensibilissimo agli odori, e gli effluvi troppi intensi possono irritarlo spingendolo a reagire con lo starnuto. Può capitare se si hanno in casa profumatori per ambiente, se si spruzzano profumi o se si accendono incensi, ma anche in caso di detersivi o detergenti troppo aggressivi, magari usati per lavare i pavimenti, o di sabbia per lettiera troppo profumata o troppo polverosa.
Fumo
Il fumo di sigaretta è un altro elemento disturbante (oltre che nocivo per la salute) per il gatto. Spesso chi fuma in casa non pensa al fatto che anche gli animali potrebbero subirne le conseguenze. Soprattutto i gatti che soffrono di asma bronchiale, e che oltre a starnutire potrebbero avere ricadute sulla salute: se proprio bisogna fumare in casa, meglio non farlo vicino al gatto e aprire la finestra per ventilare la stanza.
Infestazione da acari
Un’altra causa dello starnuto potrebbe essere la reazione a un disturbo, come per esempio l’infestazione da acari. I gatti possono soffrire di acari nelle orecchie, e la presenza di questi minuscoli parassiti può dare un prurito che stimola lo starnuto. In questo caso gli starnuti saranno ripetuti, ed è il veterinario che con una visita specialistica può diagnosticare l’infestazione e prescrivere i prodotti adeguati per liberarsi degli acari.
Malattie infettive
Anche alcune malattie infettive possono causare starnuti, primi tra tutti l’herpes virus e il calicivirus. Di solito i portatori di queste patologie sono i gatti di pochi mesi, magari nati e vissuti in strada, con un sistema immunitario più compromesso. Queste malattie però non si limitano allo starnuto, ma sono spesso accompagnate da respiro rantolante o affannoso, muco nel naso e negli occhi e altri sintomi come la debolezza e l’inappetenza. In questi casi è molto probabile che il gatto sia portatore della patologia per tutta la vita, ed è bene tenerne sotto controllo il sistema immunitario.
Quando portare il gatto dal veterinario?
Sicuramente quando si nota la presenza di muco e di inappetenza, associabili a virus. Il gatto, così legato all’olfatto, in caso di problemi potrebbe non mangiare, comportamento pericoloso visto che 48 ore sono il tempo massimo in cui un gatto può restare senza cibo. Inoltre, se il gatto fa uno starnuto sporadico si può stare tranquilli, ma se gli starnuti sono continui, due o tre nell’arco di qualche giorno, è comunque opportuno fare una visita per escludere che vi sia qualcosa che non va.