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8 Febbraio 2022
15:42

Acari nelle orecchie del gatto: cause, sintomi e come eliminarli

L'otoacariasi è una malattia parassitaria causata da acari nelle orecchie del gatto. Si trasmette da un gatto all'altro o attraverso il contatto con superfici contaminate. Gli acari sono facilmente individuabili e si eliminano con appositi antiparassitari.

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Professore universitario di Fisiopatologia veterinaria
Articolo a cura del Dott. Giuseppe Borzacchiello
Medico Veterinario e Professore universitario, esperto di patologia animale
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L'otoacariasi è una malattia parassitaria causata dalla presenza di acari nelle orecchie del gatto, parassiti molto comuni, altamente contagiosi e che possono causare gravi infiammazioni. Possono essere colpiti animali di tutte le razze, ma più frequentemente si infestano gatti che vivono in gattili o hanno contatti con altri animali. È una condizione facilmente diagnosticabile e curabile dal medico veterinario.

Cause dell'otoacariasi

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L’otoacariasi o rogna otodettica è una malattia parassitaria causata da parassiti esterni chiamati acari, che hanno un tropismo per le orecchie, in particolare del canale uditivo. Gli acari dell'orecchio (Otodectes cynotis) sono parassiti molto comuni dei  gatti. Si tratta di parassiti che compiono il loro ciclo vitale trasmettendosi in maniera diretta da un ospite ad un altro. Sebbene questi parassiti vivono nel padiglione auricolare gli animali che vivono nello stesso ambiente si infestano tra di loro molto facilmente. Gli animali possono anche infestarsi tramite superfici contaminate. È più frequente a manifestarsi nei cuccioli o in animali che vivono nei gattili. Sebbene non siano pericolosi per la vita dell’animale, gli acari dell'orecchio sono contagiosi per altri animali e possono causare gravi infiammazioni.

Sintomi degli acari nelle orecchie del gatto

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Gli acari nelle orecchie dei gatti infestano il condotto uditivo esterno dando origine ad una sintomatologia abbastanza tipica, che può riguardare una o entrambe le orecchie. I sintomi possono più o meno gravi a seconda del livello di infestazione. I gatti colpiti dagli acari si grattano le orecchie per l’intenso prurito e scuotono la testa per cercare di alleviare il dolore; talvolta gli animali hanno un tipico atteggiamento di tenere le orecchie abbassate e si possono notare dei piccoli punticini biancastri che corrispondono ai parassiti. L'animale affetto da otoacariasi produce, per lo stimolo irritativo,  una maggiore quantità di cerume con il tipico colorito marrone, maleodorante e di consistenza cerosa. Inoltre, si possono osservare lesioni infiammatorie di tipico colore rossastro anche all'esterno del canale uditivo.

Complicanze dell’otoacariasi

Nei casi più gravi, gli acari dell'orecchio possono portare ad una grave infiammazione del condotto uditivo esterno. In questi casi, le orecchie possono apparire rosse e infiammate con scolo di materiale marrone e/o pus che può eventualmente danneggiare i timpani con gravi ripercussioni dell’udito.

Terapia

L’otoacariasi felina è una condizione curabile. L’animale infestato deve essere isolato dagli altri per evitare che possa passare l’infestione ai mici sani. Per la terapia sono disponibili trattamenti antiparassitari sistemici oppure topici da applicare previa pulizia del canale auricolare con un detergente appropriato in forma di gocce. In alcuni casi possono essere necessari ulteriori trattamenti per curare le infezioni secondarie. Infatti, se l’animale si gratta di continuo possono svilupparsi infezioni fungine e/o batteriche, che richiederanno un trattamento appropriato con antibiotici e/o antifungini. Se l'animale parassitato vive con altri gatti è buona norma trattare tutti gli animali che vivono nello stesso ambiente.

Prevenzione e pulizia delle orecchie del gatto

Questa malattia parassitaria si previene evitando il contatto tra animali malati e sani. Inoltre, è importante che il petmate controlli periodicamente le orecchie del gatto e pulisca il canale uditivo esterno regolarmente con soluzioni detergenti senza usare cotton fioc.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Giuseppe Borzacchiello
Professore universitario di Fisiopatologia veterinaria
Sono professore universitario di ruolo presso il Dipartimento di Medicina veterinaria e Produzioni animali dell’Università degli studi di Napoli Federico II e titolare della cattedra di Fisiopatologia degli animali domestici. Ho insegnato in diverse Università italiane, corsi di perfezionamento e master universitari. Appassionato di animali e di cani in particolare, mi occupo da oltre vent’anni di ricerca scientifica nel campo della patologia spontanea degli animali domestici e di tematiche inerenti l’oncologia comparata.
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