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12 Aprile 2024
9:00

Perché il cane scodinzola e poi attacca?

Pensare che quando il cane scodinzola sia sempre felice è un grave errore. Può capitare, infatti, che dopo lo scodinzolio abbia un comportamento aggressivo ed è importante capire perché.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Alle volte capita che il linguaggio del cane possa trarre in inganno soprattutto un occhio inesperto, ma non solo. I cani hanno una comunicazione assai articolata, fatta di una moltitudine di segnali che assumono significati differenti a seconda del contesto e di come si correlano tra di loro. Generalizzare troppo sui significati di un certo comportamento potrebbe rivelarsi un grave errore, come nel caso dello scodinzolare.

Questo comportamento tanto evidente nei cani potrebbe però essere mal inteso se non si considera nell’insieme della comunicazione e del contesto. Siamo proprio sicuri che quando un cane scodinzola è per mostrare sempre gioia? Come si spiegherebbe, se così fosse, un comportamento aggressivo in relazione allo scodinzolare?

Lo scodinzolio e lo stato emotivo

Lo scodinzolio del cane è sicuramente una risposta al suo stato emotivo e al suo livello di eccitazione. Molto spesso questo comportamento è associato ad emozioni positive, come la gioia e la curiosità, ma se lo osserviamo bene possiamo notare che il modo in cui un cane scodinzola non è sempre lo stesso. Alle volte infatti la coda è rilassata e sventola placidamente da una parte all’altra con pacatezza, altre volte la coda è tenuta stretta tra le zampe posteriori e si muove rapidamente, spesso in questo caso è solo la parte terminale della coda ad agitarsi.

Altre volte la coda si agita vigorosa con ampi movimenti, tenuta parallela alla colonna vertebrale, ma alle volte lo scodinzolare è molto più “nervoso”: la coda viene tenuta molto alta, il movimento è rigido, poco ampio e molto rapido. Ognuna delle differenti espressioni di questo comportamento rappresenta possibili stati emotivi ben differenti, che anticipano quindi comportamenti diversi.

Quindi un cane potrebbe prepararsi ad uno scontro con un altro cane anche scodinzolando, come nell’ultimo esempio fatto, scodinzolando con la coda rigida in modo molto nervoso. Quel movimento è sostenuto soprattutto da uno stato di alta eccitazione (alto arousal) e un’emozione come, per esempio, la rabbia. In questo caso la motivazione competitiva la fa generalmente da padrona e orienta il comportamento del cane. Questo scodinzolio può dunque essere il preludio ad un attacco anche parecchio violento.

Il cane a “caccia”

Ci sarà capitato di vedere mille volte un cane tutto eccitato mentre sta predando un animale, come per esempio durante le calde estati quando insegue una lucertola, o le tende un’agguato dopo che questa si è rintanata in un buco nel muro o sotto un tronco. Ecco che in questo frangente il cane tende a scodinzolare freneticamente con la coda rigida e con movimenti parecchio rapidi.

In questo caso l’emozione è però la gioia, non la rabbia, come nel caso precedente, e il tutto è sostenuto da un alto livello d’eccitazione. Ma a differenza dell’esempio precedente qui il cane non è impegnato in una comunicazione sociale, qui il cane sta cacciando e non comunicando, e si dispone all’attacco della sua preda.

Lo stato psicologico del cane

Come al solito è sempre importante considerare la soggettività di un cane, la sua storia individuale e le sue esperienze, ma anche il “qui e ora” ha molta importanza nella valutazione di un comportamento all’apparenza anomalo del nostro compagno. Un cane stressato o in un profondo stato d’ansia potrebbe mostrare comportamenti conflittuali e aggredire mentre scodinzola. Naturalmente in questo caso l’emozione sottostante potrebbe essere la paura o la frustrazione eccessiva.

Lo scodinzolio però non sarà ampio, rilassato, e la coda, in questo caso, non sarà tenuta alta, ma aderente al corpo, addirittura sotto il ventre in alcuni casi. Quando il cane è in uno stato di paura molto elevata e non ha la possibilità di sfuggire alla minaccia cercherà di difendersi con tutta la forza che ha a disposizione. Ecco che anche in questo esempio siamo di fronte ad un cane che scodinzola, ma si dispone alla difesa. Inoltre c'è da considerare la capacità del cane di anticipare un evento per lui negativo grazie ad esperienze pregresse.

Ecco che allora il comportamento espresso potrebbe essere il frutto di una anticipazione e apparirci immotivato, quando a suo modo di vedere non lo è affatto. È qui importante considerare la storia dell'individuo per comprendere meglio le sue reazioni, anche se non sempre ci si riesce.

Lettura d’insieme

Come detto non è sempre una cosa facile comprendere il linguaggio e il comportamento di un cane. Non è perciò sufficiente osservare il movimento e la postura della coda, è invece importante associare a questo tutta una gamma di altri elementi che ci possono indicare le intenzioni e lo stato emotivo del cane, come per esempio la rigidità o meno del corpo in generale, la piloerezione, l’espressione del muso, la postura delle orecchie.

L’amalgama di tutti questi elementi comunicativi e la comprensione del contesto ci possono aiutare a non commettere pericolosi fraintendimenti. Ovviamente sarà molto importante, come detto sopra, anche la conoscenza dell’individuo per meglio comprendere le sue possibili intenzioni e nel caso questo ci risulti particolarmente difficile meglio chiedere un consulto con un educatore cinofilo esperto che potrà chiarirci meglio il tutto.

Il comportamento del cane è qualcosa di affascinante e non sempre facilmente intuibile e per meglio intenderlo è spesso necessario acquisire informazioni e nozioni che altrimenti sfuggirebbero ad un occhio inesperto o a uno sguardo superficiale. Troppo spesso i modi di dire, che fanno parte di uno scadente substrato culturale, si possono rivelare errati esponendoci ad inutili rischi, o causando disagio e fraintendimento con i nostri cani.

E questo naturalmente non vale solo per lo scodinzolare, anche se forse questo è l’atteggiamento più frainteso dalle persone che, mal interpretandolo, espongono i loro compagni involontariamente a situazioni problematiche, soprattutto con altri cani: “Ma lui vuole solo giocare!” È una frase che si sente molto spesso poco prima di assistere ad una aggressione al pacchetto sotto casa. Siamo sempre sicuri che il nostro cane stia comunicando quell’intenzione?

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Luca Spennacchio
Istruttore cinofilo CZ
Ho iniziato come volontario in un canile all’età di 13 anni. Ho studiato i principi dell’approccio cognitivo zooantropologico nel 2002; sono docente presso diverse scuole di formazione e master universitari. Sono autore di diversi saggi.
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