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10 Marzo 2021
16:22

Peperoncino ai cani: la tortura è virale su TikTok. Ecco le spezie che invece possono mangiare

Non tutte le spezie possono andar bene a cani e gatti. Quelle piccanti, come pepe, peperoncino e zenzero, sono proprio bandite. Tra queste c’è anche l’aglio, un forte ossidante. Eppure, nonostante queste semplici regole che deve seguire chi vuol bene a un animale domestico, su Tik Tok diventano virali i video di chi offre cibi piccanti al proprio cane giusto per vederne la reazione.

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Non tutte le spezie possono andar bene a cani e gatti. Quelle piccanti, come pepe, peperoncino e zenzero sono proprio bandite. Tra queste c’è anche l’aglio, un forte ossidante. Eppure, nonostante queste semplici regole che deve seguire chi vuol bene a un animale domestico, su TikTok sono diventati virali i video di chi offre cibi piccanti al proprio cane giusto per vederne la reazione. E, infatti, quello che fanno i cani è un’espressione profondamente sdegnata. Se c’è qualche utente del social che sorride a quei video, sappia che non è un gioco, ma un vero e proprio maltrattamento.

E’ Maria Mayer, veterinaria esperta in alimentazione e componente del comitato scientifico di Kodami a chiarire fermamente l'assurdità di questa pratica: «Sono video che andrebbero boicottati e non condivisi: è l'espressione di un piacere sadico. E’ un maltrattamento: c’è una percezione dolorosa e un possibile danno alla mucosa intestinale per gli animali».

«Le papille gustative per il piccante non esistono. E’ un’interpretazione del nostro cervello, non è un vero e proprio gusto – continua Mayer – Il dolore diventa scambiabile con un piacere. Altrettanto accade negli animali, con la differenza che mentre negli esseri umani si prova sudorazione e lacrimazione, in cani e gatti avviene solo la lacrimazione. Perché dovrebbero mangiarlo? Con il piccante mettiamo a rischio la salute degli animali senza alcuna motivazione»

Pubblichiamo a seguire, ovviamente per evitare di far girare le immagini assurde di cui abbiamo detto, il video invece di una coppia di veterinari molto seguita su TikTok, Peter & Jaycee, che approfittando dei numeri alti che hanno di follower hanno pubblicato un chiaro messaggio proprio a non mettere a rischio gli animali domestici con questa stupida "proposta" che gli fa solo del male:

@vet_techs_pj

Some trends can be fun with pets, but let’s remember safety first. #vet #trend #vettech #fyp #fy #pet #pets #chicken #dogsoftiktok dog

♬ Married Life (From "Up") – Sergy el Som

Spezie ai cani: i consigli della veterinaria

Un’altra pratica che andrebbe bandita, secondo Maria Mayer, è quella del mix di pepe e curcuma. Il primo, con la piperina, aumenterebbe la permeabilità intestinale e permetterebbe di far assorbire meglio la curcumina contenuta nella curcuma. «Ma non ci si rende conto che vengono assimilate di più anche le sostanze tossiche», prosegue la veterinaria.

«La curcuma invece i cani e i gatti la possono mangiare, anche perché può avere effetti curativi – aggiunge – Lo zenzero andrebbe dato sotto controllo medico, ma darne un pezzo al cane assolutamente no». Promosse, invece, le erbe aromatiche tipiche del Mediterraneo. «Le altre spezie possono essere date senza alcun problema, come rosmarino e salvia, che hanno benefici anche sulla salute – conclude la veterinaria – Non bisogna eccedere dando il prezzemolo in quantità: proprio come nell’uomo può dare coliche».

I cibi tossici per cani e gatti

Tra i cibi tossici per i cani e i gatti abbiamo aglio e cipolla, che sono ossidanti, l'uva e l'uvetta, che possono provocare danni renali. No all'avocado (la buccia è tossica). Banditi caffè e cioccolato, che stimolano il sistema nervoso centrale e causano un aumento della velocità del battito cardiaco. Vietati i dolcificanti (i gatti, tra l'altro, non percepiscono il gusto dolce). Gli impasti di pizza e pane, se vengono inavvertitamente mangiati dal cane, possono causare fermentazioni alcoliche e danni al sistema nervoso e ai reni.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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