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19 Maggio 2022
18:19

Morsa da una zecca infetta, dopo 30 anni scopre di avere la malattia di Lyme

Pauline Bowie, 54enne scozzese, nel 1989 era stata morsa da una zecca e ha iniziato a soffrire di mal di testa, vuoti di memoria e dolori muscolari. Convinta di avere l'Alzheimer, ha scoperto la verità solo nel 2018. L'esperta di Kodami spiega come si trasmette questa malattia e a cosa fare attenzione.

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Zecca

Per quasi 30 anni ha creduto di essere affetta da Alzheimer o da demenza, convivendo quotidianamente con mal di testa, dolori muscolari e problemi di memoria, rassegnata all’idea di non poter fare nulla per migliorare la sua condizioni. La svolta, per la 54enne Pauline Bowie, insegnante scozzese mamma di tre figli, è arrivata quando ha inviato un campione del suo sangue a un laboratorio tedesco che finalmente le ha fornito la diagnosi corretta: malattia di Lyme, causata dal morso di una zecca.

La malattia di Lyme è un’infezione batterica che attacca il sistema nervoso, una delle molte malattie trasmesse dalle zecche. Trattata con i farmaci giusti può migliorare, ma il problema resta la diagnosi, spesso complessa proprio perché i sintomi della malattia sono molto simili a quelli dell’Alzheimer e della demenza.

Malattia di Lyme e il nodo diagnosi

Bowie ha confermato di essere effettivamente stata morsa da una zecca durante un’esperienza lavorativa in America nel 1989, ma i medici cui si rivolse ai tempi attribuirono la febbre e il rush cutaneo che sviluppò alla tigna. Esasperata da decenni di sintomi invalidanti, tre anni fa ha deciso di provare a inviare un campione del suo sangue al laboratorio tedesco che alla fine ha individuato la causa e le ha prescritto i farmaci più adatti, antibiotici: nel giro di qualche settimana la sua salute è nettamente migliorata, e oggi la 54enne fa volontariato in un centro scozzese che si occupa di sensibilizzare sulla malattia di Lyme.

Il caso di Bowie è ben lontano dall’essere unico. Molte celebrità hanno raccontato di soffrire o avere sofferto della malattia di Lyme, da Justin Bieber a Bella Hadid passando per Alec Baldwin, Avril Lavigne e Victoria Cabello. Testimonianze importanti soprattutto per sensibilizzare su una patologia su cui, come confermato anche dagli esperti di malattie infettive dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss) «c’è poca informazione» e per cui «spesso la diagnosi rischia di arrivare in ritardo». A causarla è la Borrelia, un batterio che la zecca trasmette tramite il morso, come spiega bene Eva Fonti, veterinaria e membro del comitato scientifico di Kodami.

Morso della zecca: come si trasmette la malattia di Lyme

«Le zecche fungono da vettori di numerose patologie, tra cui appunto la malattia di Lyme. Nelle nostre zone non è molto diffusa, in America lo è molto di più – conferma – Anche nel mondo animale trasmettono tante patologie. Se mordono per esempio un cane o un gatto, bisogna fare molta attenzione non solo a eliminarle, ma anche dopo. Bisogna effettuare test sierologici per capire se è stato tramesso qualche batterio».

La zecca è un artropode del sott'ordine degli ixodidi, della stessa classe degli aracnidi, ed è un parente prossimo di ragni e acari. Questi parassiti hanno una dimensione variabile (da qualche millimetro a circa un centimetro) che cambia dalla specie e dal loro stadio di sviluppo e la loro bocca, il rostro, può penetrare nella cute e succhiare il sangue, che è poi il loro nutrimento. Proprio quando si nutrono sono pericolose: «Dopo il pasto avviene una sorta di rigurgito attraverso la pelle dell’ospite – spiega Fonti – Se la zecca è infetta rigurgita anche parte di quei virus, protozoi o altro che provocano malattie, tra cui quella di Lyme. Questa cosa succede nell’uomo e negli animali. Esistono tantissime specie di zecche che popolano uccelli, rettili e tutti i tipi di mammiferi. Alcune malattie hanno, pur raramente, esito mortale».

Per difendersi è fondamentale la prevenzione e un controllo attento: le zecche possono attaccarsi alla pelle durante escursioni in boschi, campi e prati, e non sempre ci si rende conto di essere stati morsi.

«Quando mordono, le zecche iniettano una sorta di anestetico che impedisce all’ospite di rendersene conto – conferma Fonti – Questo comporta anche rimanere con la zecca attaccata per diverso tempo. A volte vengono confuse per nei, ed è per questo che si consiglia in caso di escursioni in campagna di coprirsi le caviglie con pantaloni lunghi e le braccia con maniche lunghe. Oltre alla malattia di Lyme le zecche possono trasmettere molte malattie, con sintomatologia molto varia. Può capitare che dopo il morso subentri la febbre, un sintomo che aiuta ad accorgersi di quanto accaduto in breve tempo per procedere con una cura di antibiotico, ma non sempre è così, bisogna fare sempre grande attenzione».

Negli esseri umani, come detto, il consiglio è di coprirsi la pelle in caso di escursioni in campagna o nei prati, prediligendo abiti chiari che aiutano a individuare il parassita. Cani e gatti vanno controllati con attenzione, regolarmente, soprattutto se trascorrono molto tempo all’aperto, e il consiglio è quello di trattarli sempre con prodotti appositi contro le zecche, specie al termine di una escursione.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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