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22 Aprile 2022
16:10

Marcia degli aironi: l’8 maggio a Fiumicino per chiedere un monumento naturale alla foce del Tevere

Domenica 8 maggio associazioni, comitati e cooperative in marcia dall'oasi della Lipu di Ostia sino all'Isola Sacra per chiedere che la zona venga trasformata in un monumento naturale protetto, dedicato agli uccelli migratori e nidificanti.

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airone

Una marcia di sei chilometri per chiedere alla Regione Lazio di trasformare l’area alle spalle dell’Isola Sacra, tra Ostia e Fiumicino, in un “monumento naturale”. L’iniziativa è di Lipu e del comitato Saifo, associazione fondata con l'obiettivo di salvaguardare e valorizzare i siti archeologici e ambientali di Ostia Antica e di Fiumicino, ed è stata ribattezzata "marcia degli aironi".

L’appuntamento iniziare era per domenica 24 aprile, ma il maltempo ha costretto a rimandare a domenica 8 maggio. A oggi hanno aderito una cinquantina tra associazioni, sindacati e cooperative, uniti nella richiesta di istituire un'area protetta che tuteli la biodiversità dell'area, dove è presente una Zona Speciale di Conservazione riconosciuta a livello europeo, e le tante specie di uccelli che lì hanno deciso di nidificare e sostare, in continuità con l'Oasi Lipu di Ostia.

I partecipanti percorreranno 6 chilometri a piedi, partendo dall'Oasi Lipu di Ostia e percorrendo il corso del Tevere attraverso il ponte della Scafa per arrivare sino alla grande area dell'Isola Sacra, all'altezza del Porto Romano: «Il monumento naturale permetterebbe di vietare l'attività venatoria e di valorizzare concretamente questo prezioso territorio, partendo dalla creazione di sentieri natura e dalla promozione di un turismo naturalistico», spiegano i promotori.

La richiesta è infatti quella di vietare la caccia nell’area e di creare un posto sicuro di nidificazione e sosta per gli uccelli. La zona è infatti uno snodo fondamentale sia per gli uccelli migratori sia per le specie autoctone, e non è un caso che proprio alla foce del Tevere, nei pressi dell’Idroscalo di Ostia, si trovi il Centro Habitat Mediterraneo Lipu (CHM). La zona in cui sorge il centro naturalistico era in precedenza occupata da una discarica a cielo aperto, tristemente nota per essere stata teatro della morte di Pier Paolo Pasolini, ed è nata come proposta alternativa alla realizzazione di un oceanario dopo una lunga e difficile battaglia portata avanti dalla Lipu di Ostia a metà anni Novanta.

Oggi il Centro Habitat Mediterraneo Lipu ospita una ricostruzione ambientale di uno stagno costiero in cui sono già state censite oltre 200 specie di uccelli, con specie nidificanti rare come l'airone rosso (specie presente dal 2004 con la più importante colonia del Lazio, cui è dedicata la marcia), tuffetto, tarabusino, schiribilla, tarabuso, falco di palude, cavaliere d'Italia e a molti limicoli ed anatre, come la rara moretta tabaccata. Il Centro è situato a poca distanza dalla grande Riserva Naturale Statale del Litorale Romano, dove sorge anche l‘Oasi Lipu di Castel di Guido, 250 ettari di area protetta popolati da cinghiali, volpi, tassi, lepri, faine e anche lupi tra i mammiferi, la Testuggine di Herman tra i rettili, e decine di specie di uccelli nidificanti e in migrazione tra cui gruccione, averla, saltimpalo, nibbio bruno, nibbio reale, rondine e il sempre più raro Balestrucco.

Questa porzione di territorio che si sviluppa lungo il litorale romano rappresenta insomma un’area importantissima soprattutto per gli uccelli, e l’obiettivo delle associazioni è renderla un monumento naturale, definizione con cui vengono indicate le aree protette caratterizzate da un elemento naturale o culturale di elevato valore o unico per la sua rarità. Nel Lazio tra i più noti ci sono il Monumento Naturale di Galeria Antica, l’Oasi e il Giardino di Ninfa vicino a Sermoneta, la riserva naturale regionale di Tor Caldara, il Tempio di Giove Anxur nei pressi di Terracina e il Parco Regionale Valle del Treja.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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