Le prime immagini della lontra avvistata nella riserva naturale della Foce dell’Isonzo

Le fototrappole installate nell'area hanno confermato che questo mustelide è ritornato anche in zone da cui si riteneva fosse scomparso da decenni.

18 Luglio 2023
18:01
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credits: @G.DeRosa

La lontra è tornata nella riserva naturale regionale Foce dell’Isonzo, a Staranzano, in provincia di Gorizia. Lo straordinario avvistamento è avvenuto nei giorni scorsi grazie alle fototrappole installate all’interno dell’area, situata nella parte orientale della regione Friuli-Venezia Giulia.

L’ennesima conferma del ritorno di questo mustelide nelle pianure e colline della regione, anche in aree dove era ormai scomparso da circa 50 anni, come sta avvenendo anche in altre zone dell'Italia. Nel secolo scorso, infatti, la lontra ha rischiato di estinguersi nel nostro paese, ma anche grazie alle politiche di conservazione, la situazione è nettamente migliorata, nonostante la popolazione italiana di lontra sia ancora oggi tra le più minacciate e isolate d'Europa, essendo ancora assente in gran parte del suo areale storico, soprattutto nelle regioni centrali e settentrionali della penisola.

In Friuli-Venezia Giulia il ritorno era stato confermato già nel 2021 da uno studio realizzato per la tesi di laurea da Giacomo Stokel, laureando del corso di laurea magistrale in Scienze e tecnologie per l’ambiente e il territorio, interateneo con l’ateneo giuliano, che nel corso del 2020 ha condotto un monitoraggio su scala regionale della presenza dell’animale con l’obiettivo di aggiornare i dati sulla sua presenza, definendo così la distribuzione, l’andamento della colonizzazione e gli eventuali aspetti di vulnerabilità e di rischio per la specie.

La novità emersa durante le ricerche riguardava il ritrovamento della lontra in aree dove si riteneva appunto scomparsa da decenni: nell’alto e medio Tagliamento, nelle Valli del Natisone, nelle pianure dell’Isontino, sui fiumi Fella e Arzino, e molti altri corsi d’acqua alpini e prealpini rientranti anche all’interno dell’area del Parco delle Prealpi Giulie. A documentare la presenza dell’animale sia i molti reperti biologici quali feci, marcature e impronte, sia i numerosi video e foto che sono stati realizzati in luoghi diversi della regione.

Lo studio, inoltre, ha al contempo confermato la presenza della specie nelle aree in cui era già nota, ovvero nelle zone alpine, dove la lontra è arrivata nel 2014 dalle vicine popolazioni austriache e slovene dopo una prima segnalazione avvenuta nel 2011 nelle colline moreniche del comune di Treppo Grande, con il ritrovamento di un individuo morto in seguito a un investimento stradale.

Durante i monitoraggi, grazie ai video raccolti e alle tracce, è stata documentata inoltre la presenza di altre specie tra cui lupi, volpi, gatti selvatici, martore, faine, visoni americani (una specie aliena invasiva), rapaci notturni e anche lo sciacallo dorato.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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