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31 Dicembre 2023
12:00

La iena maculata (Crocuta crocuta)

La iena maculata è un carnivoro diffuso in Africa, caratterizzato dal mantello a macchie e da grandi orecchie rotonde. Vive in gruppi sociali numerosi e complessi, guidati da una gerarchia matriarcale.

Membro del comitato scientifico di Kodami
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La iena maculata (Crocuta crocuta), anche nota con i nomi di iena ridens o iena macchiata, è un mammifero appartenente alla famiglia degli ienidi e al genere Crocuta. La specie è diffusa in gran parte dell'Africa subsahariana, dove abita le zone semidesertiche, gli ampi spazi delle savane e le foreste montane non troppo fitte.

Ha il mantello ruvido e coperto per la maggior parte da macchie. Rispetto alle altre specie di questa famiglia è facilmente riconoscibile per via delle orecchie rotonde, che ricordano leggermente quelle del licaone.

Come è fatta la iena macchiata

La iena maculata ha il mantello ruvido e lanoso, color sabbia, giallastro o grigio con macchie nere e marrone scuro. Le macchie ricoprono generalmente gran parte del corpo e, proprio da questo aspetto, deriva il nome "maculata" o "macchiata". Le macchie sono più scure negli individui più giovani e, per quanto riguarda gli anziani, possono essere quasi completamente assenti.

La lunghezza del corpo dalla testa alla coda è di circa 95-150 centimetri e l'altezza è di circa 75 cm a 85 cm. La coda è lunga circa 30-36 cm e termina con una folta punta nera. Il peso dei maschi varia da circa 45 a 60 kg mentre le femmine sono più grandi e pesano da 55 a oltre 70 kg.

La corporatura è robusta per entrambi i sessi, con un collo massiccio e una testa grande. Le orecchie, a differenza delle altre iene, sono arrotondate e ricordano quelle dei licaoni (Lycaon pictus), anche se sono più piccole. Per questo motivo, talvolta, le due specie vengono confuse, sebbene appartengano a famiglie diverse.

Le mascelle delle iene maculate, rispetto a quelle degli altri mammiferi, sono tra le più forti (in relazione alle dimensioni). 

Gli arti anteriori sono più lunghi di quelli posteriori e ciò fa in modo che il dorso abbia una pendenza leggermente ribassata nella parte posteriore del corpo. I piedi hanno quattro dita, con artigli corti e non retrattili. Il clitoride delle femmine di iena maculata ricorda la forma di un pene e ciò rende difficile distinguere gli esemplari dei due sessi.

Per riconoscere le iene maculate dalle iene striate (Hyaena hyaena) bisogna osservare il mantello che, come dice il nome, nella striata presenta strisce sulla parte superiore del corpo. La iena bruna (Parahyaena brunnea), invece, ha il mantello marrone e ispido e le orecchie appuntite. Rispetto alle altre specie viventi di iena, inoltre, la maculata è quella che raggiunge le dimensioni maggiori.

Habitat e distribuzione

La iena maculata vive in gran parte del continente africano, fatta eccezione della zona più settentrionale (Maghreb e Sahara), la zona equatoriale della Repubblica Democratica del Congo, parte della Namibia e il Sudafrica.

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IUCN (International Union for Conservation of Nature) 2015. Crocuta crocuta. The IUCN Red List of Threatened Species. Version 2023–1

Secondo la IUCN la presenza potrebbe inoltre estendersi a Nord Est anche in Gabon, ma questa possibilità rimane per il momento un'ipotesi, in quanto non è stata ancora verificata ufficialmente. In Algeria e in Togo, invece, probabilmente si è estinta in tempi piuttosto recenti.

All'interno dell'areale si muove ad altitudini che variano dal livello del mare fino a 4000 metri sulle alture del Kilimangiaro. La densità, però, è molto diversificata nel continente e, ad esempio, la iena maculata è molto rara in alcune aree delle foreste del Monte Kenya, dove viene avvistata solo occasionalmente. La presenza è invece forte nel parco del Serengeti, in Tanzania e, soprattutto, nell'area del cratere Ngoro Ngoro, verso il confine con il Kenya.

Questa specie abita zone caratterizzate da spazi aperti e climi asciutti, come il semideserto, la savana e le foreste montuose delle aree subsahariane. Diventa invece sempre meno comune negli habitat caratterizzati da foreste fitte. Allo stesso modo, la sua diffusione diminuisce laddove vi è la presenza di iene striate (Hyaena hyaena) e iene brune (Parahyaena brunnea). Inoltre, non abita la foresta pluviale tropicale costiera dell'Africa occidentale e centrale.

Comportamento

Le iene maculate formano gruppi sociali, chiamati clan, che sono basati su una rigida gerarchia di tipo matriarcale e possono essere composti da un minimo di 3 a un massimo di 80 membri. I gruppi più grandi, generalmente, si trovano in territori caratterizzati da alte concentrazioni di prede (come ad esempio la zona di Ngorongoro), mentre i clan più piccoli si trovano nelle aree desertiche dell'Africa meridionale.

Le femmine rimangono nel clan di nascita per tutta la durata della vita, mentre i maschi si disperdono una volta raggiunta la maturità sessuale. All'interno dei diversi clan vi sono gerarchie mutevoli per quanto riguarda gli accoppiamenti. Man mano che i maschi entrano nel gruppo sociale, si forma una sorta di "coda", per cui chi è arrivato prima ha maggiori diritti rispetto a chi arriva dopo. Questo ordine procede via via che i maschi più anziani muoiono.

I maschi dedicano molto tempo a sviluppare relazioni con le femmine del clan e, secondo quanto riportato dai ricercatori del Museum of Zoology dell'Università del Michigan, possono seguire le femmine per periodi di giorni o anche settimane nel tentativo di poter accedere all'accoppiamento.

Il grado sociale delle femmine all'interno del clan viene tramandato da madre a figlia. Uno studio condotto dall'Università Bar-Ilan, in Israele e pubblicato nel 2021 su Science, ha infatti dimostrato che la rete sociale e le amicizie che legano gli individui vengono ereditate dalla madre.

Come tutti gli animali sociali, anche le iene maculate dispongono di una comunicazione fatta di numerosi versi, i quali prevedono urla, grugniti, ringhi e risatine (ecco perché viene chiamata anche iena ridens). Questi richiami vengono sfruttati in varie interazioni con i membri del clan, con altri clan o con soggetti appartenenti ad altre specie. La risatina, in particolare, è associata alla paura o all'eccitazione e viene spesso proposta quando un individuo viene inseguito.

Accoppiamento e riproduzione

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I maschi si accoppiano generalmente con più femmine e ciò avviene in seguito ad un inchino: il maschio abbassa il muso a terra, avanza rapidamente verso la femmina, porta verso il suolo la parte anteriore del corpo e poi scalcia verso il terreno. Se la femmina mostra aggressività, i maschi si ritirano con una certa timidezza.

Un gruppo di ricercatori del Department of Urology dell'University of California di San Francisco, ha analizzato le dimensioni e le forme dei genitali delle femmine di iena maculata, rilevando che si tratta dell'unico mammifero esistente che si accoppia e partorisce attraverso un clitoride pendulo simile a un pene.

Il periodo di gestazione è di circa 4 mesi e le femmine (di solito) danno alla luce due gemelli, anche se sono possibili parti di cucciolate formate anche da 4 piccoli, i quali verranno svezzati fino all'età compresa tra i 14 ei 18 mesi. Le femmine, durante i primi mesi di vita dei cuccioli, sono molto protettive nei  loro confronti e, soprattutto all'inizio, non tollerano la presenza di altre iene intorno a sé

Alla nascita, i cuccioli pesano da 1 a 1,6 kg, hanno già gli occhi aperti e sono quasi interamente neri. Se i fratelli sono dello stesso sesso, iniziano a litigare violentemente subito dopo la nascita e questo può portare alla morte di uno dei due.

Alimentazione

Le iene maculate sono carnivori opportunisti e, secondo la San Diego Wildlife Alliance Library, possono predare animali dai circa 20 ai 250 chili di peso. Talvolta cacciano anche animali più grandi, come bufali e giraffe, a patto che siano individui molto giovani o feriti, oppure femmine gravide. Una volta uccisi, consumano sia la carne che le ossa e il pelo.

Vengono talvolta considerati animali "scavenger", ovvero "spazzini", perché vi è la credenza che si tratti di una specie che si nutre spesso di carcasse. Questa definizione è però imprecisa, in quanto circa il 70% della dieta della iena ridens è composta da animali che vengono predati direttamente.

Gli animali di cui si nutre più spesso sono gnu, zebre, gazzelle di Thompson, antilopi, bufali, impala, facoceri, lepri, volpi e istrici. Può però predare anche alcune specie di serpenti, altre iene, leoni e, laddove ve ne sia l'occasione, animali domestici e da allevamento. Infine può accadere anche che le iene maculate uccidano rinoceronti e ippopotami.

Nella caccia, la iena maculata utilizza la vista, l'udito e l'olfatto. Spesso insegue la preda per lunghe distanze e raggiunge velocità pari a 60 km/ora. 

La iena maculata è un animale dotato di grande forza ed è uno dei principali predatori del continente africano. Ciò nonostante ha alcuni "nemici" e, in particolare, può entrare in competizione con i leoni per l'accesso alle prede. Questo aspetto porta a combattimenti violenti che possono arrivare a causarne la morte.

La iena e l'uomo

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L'uomo rappresenta la principale minaccia per questa specie, come riporta il sito del Parco Natura Viva di Bussolengo (Verona). In molte zone, infatti, le iene maculate vengono perseguitate dagli esseri umani, che le intrappolano e le avvelenano. Viene inoltre abbattuta per consumarne la carne e per utilizzarne alcune parti di corpo nella medicina tradizionale.

Vi è infine un aspetto preoccupante che riguarda l'habitat: sebbene la IUCN consideri questo carnivoro Least Concerned (ovvero non a rischio di estinzione), con il passare del tempo il suo areale si sta via via riducendo a causa dell'aumento dei pascoli e degli insediamenti antropici.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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