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5 Febbraio 2022
17:00

La caparbietà della iena paralizzata che sopravvive camminando su due sole zampe

Una iena maculata parzialmente paralizzata sopravvive spostandosi su due sole zampe. Il video arriva dal Sudafrica e mostra tutta la caparbietà e la resistenza tipica di questa specie tanto affascinante.

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Il fotografo naturalista Cathan Moore ha filmato di recente una iena maculata decisamente fuori dal comune: il predatore, rimasto parzialmente paralizzato, cammina utilizzando solamente le due zampe anteriori. Le immagini arrivano dal Kruger National Park, la più grande riserva naturale del Sudafrica, e raccontano la storia di un animale tenace e resiliente, che nonostante le enormi difficoltà non ha alcuna intenzione di mollare.

La iena è rimasta parzialmente paralizzata dopo un attacco da parte del suo "nemico giurato", un leone. A quanto pare circa sei mesi fa in una delle tante dispute tra iene e leoni uno dei felini è riuscito a morderle la spina dorsale, causandone la paralisi totale degli arti posteriori. Nonostante l'handicap, però, la iena è riuscita comunque a sopravvivere mettendo in mostra tutta la caparbietà e la resistenza tipica delle sua specie.

Le iene maculate (Crocuta crocuta) sono infatti mammiferi cocciuti e duri a morire: la loro vita è fatta di continui scontri, spesso violenti, sia interni al loro stesso clan che con i leoni, con cui sono in perenne competizione per le prede. Secondo uno studio pubblicato qualche anno fa gli scontri continui coi leoni sarebbero responsabili di più del 70% delle morti tra le iene nell'Etosha National Park, in Namibia. E di recente si è persino scoperto che il parassita Toxoplasma gondii può manipolare il comportamento dei cuccioli spingendoli ad avere meno paura dei leoni e ad avvicinarsi di più. Il rapporto tra iene e leoni, non è affatto semplice.

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Le iene maculate sono animali tenaci e resistenti

E quando gli attacchi non sono fatali spesso lasciano ferite permanenti, anche molto gravi. Non difficile infatti imbattersi in iene mutilate, rimaste parzialmente cieche o ferite gravemente, che nonostante tutto resistono e riescono a sopravvivere. Le iene maculate sono animai estremamente resistenti e resilienti, e lo dimostra anche il fatto che non è nemmeno la prima volta che viene filmato un esemplare in queste condizioni.

Già nel 2015 un altro fotografo, Kim Wolhuter, aveva filmato sempre in Sudafrica un altro esemplare che si spostava solamente sugli arti anteriori, per giunta privato persino di entrambi i padiglioni auricolari. La forza e la voglia di sopravvivere delle iene quasi non eguali in natura, e possono contare anche sul prezioso aiuto del clan.

Anche se sono perlopiù predatori che catturano attivamente le loro prede, una iena non disdegna animali già morti, cosa che tra l'altro può persino trasformarsi in un prezioso servizio igienico sanitario per le comunità umane, e questo flessibilità comportamentale può certamente aiutare animali in condizioni difficili, come quelle riprese in questi video, a sopravvivere.

Tuttavia, il segreto delle iene risiede nel fatto che vivono in società estremamente complesse che possono arrivare a contare anche oltre i 100 individui. Ogni clan è solitamente guidato da una femmina alpha (anche se di recente abbiamo visto che persino i maschi possono diventare re) che difende strenuamente il proprio trono e il rango sociale grazie alle sue alleanze, lasciando in eredità ai propri figli sia la posizione gerarchica che l'intricato network di amicizie e sodalizi.

Un animale parzialmente paralizzato può quindi contare sempre, anche se è ai margini delle società, sulle prede catturate dal resto del clan. Ed è proprio la complessità della società delle iene una delle caratteristiche che hanno reso questi animali tanto affascinanti, ostinati e tra le specie di maggior successo di tutto il continente africano.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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