video suggerito
video suggerito
28 Ottobre 2022
9:00

La corretta alimentazione del gatto sterilizzato

Il metabolismo del gatto dopo la sterilizzazione cambia e con lui anche le esigenze nutrizionali. Per questo motivo, l'alimentazione del gatto sterilizzato va modificata. Vediamo cosa dovrebbe mangiare e in che quantità.

2 condivisioni
Membro del comitato scientifico di Kodami
Immagine

Il metabolismo del gatto dopo la sterilizzazione cambia e con lui anche le esigenze nutrizionali. Per questo motivo, l'alimentazione del gatto sterilizzato va modificata.

Per diversi anni in medicina veterinaria la sterilizzazione è stata vista come uno dei principali metodi per mantenere in salute i nostri gatti. Al momento, per quanto sia certamente vero che tramite la sterilizzazione si possono evitare molte patologie agli organi riproduttori, dobbiamo fare lo sforzo di inserire il tutto in un quadro più complesso.

Da una parte infatti abbiamo esigenze di convivenza, di cui dobbiamo certamente tenere conto. Un gatto non sterilizzato può essere davvero un difficile “inquilino”. I gatti maschi non castrati litigheranno molto di più con i propri “rivali”, mentre le femmine avranno diversi mesi di calori continui, decisamente poco sopportabili. Ovviamente poi dobbiamo considerare la questione controllo delle nascite, fondamentale per evitare un sovrappopolamento.

Eppure questi aspetti, fondamentali e non trascurabili, non dovrebbero impedirci di ammettere che per il singolo gatto la sterilizzazione è davvero una prova. I sistemi metabolici cambiano e sta a noi, almeno a mio parare, fare modo che una scelta operata per una serena convivenza con la nostra specie ricada sulla loro salute il meno possibile. Vediamo come!

Esigenze nutrizionali del gatto dopo la sterilizzazione

Vediamo prima di tutto come cambia il metabolismo del gatto dopo la sterilizzazione e quindi quali sono le sue esigenze nutrizionali. Sia che si tratti di un maschio che di una femmina, la sterilizzazione è come se togliesse “spinta” al metabolismo del gatto. Senza (rispettivamente) testosterone e estrogeni infatti, il metabolismo cellulare rallenta molto. Possono arrivare a bruciare anche il 25% di calorie in meno! La prima esigenza nutrizionale da considerare quindi è quella della riduzione calorica.

Ridurre le calorie non basta però. I nostri gatti sterilizzati infatti tenderanno ad essere molto più sedentari e per questo avranno la tendenza a perdere massa magra, ovvero muscoli. Per questo sarà fondamentale utilizzare un’alimentazione che sia povera di calorie, ma ricca di proteine, in modo da sostenere la massa muscolare.

A sorpresa invece (forse!), i grassi non svolgono un ruolo deleterio come molti pensano. Certo, nei grassi sono presenti molte calorie e quindi ovviamente dobbiamo fare attenzione a non esagerare, ma utilizzare grassi antinfiammatori è molto importante. Gli Omega-3 in questo senso ci aiutano molto, perché prevengono tante delle patologie del gatto sterilizzato.

Altra attenzione, non ultima come importanza, la quantità di acqua che assumono. Anche se ci pensiamo poco, l’acqua è il nutriente principale. Bere molto aiuta il gatto sterilizzato a preservare i reni e a prevenire le patologie da calcoli urinari, cui sono predisposti proprio per via della sterilizzazione.

Cosa dare da mangiare al gatto sterilizzato

In generale, l’alimentazione migliore per un gatto sterilizzato sarebbe una dieta casalinga, senza fonti di amido, e ricca di Omega-3. Variare gli alimenti inoltre sarebbe un altro strumento fondamentale per la salute. In questo modo infatti il gatto seguirebbe una dieta da carnivoro, senza particolari stimoli glicemici, e quindi con minor rischio di obesità e diabete.

Purtroppo questo non è sempre possibile, anche per i gusti del gatto. Per questo se dobbiamo scegliere un commerciale, possiamo optare per cibo umido completo, pensati per gatti sterilizzati. In questo modo avremo un’alimentazione bilanciata, ricca di acqua e povera di amidi, pur senza dare alimenti freschi. Come extra, nel caso l’alimento non ne contenga a sufficienza, possiamo aggiungere Omega-3.

In ultima analisi, ma solo come ultima possibilità, possiamo proseguire con un’alimentazione in crocchette, pensata però per gatti sterilizzati.

Quanto deve mangiare un gatto adulto sterilizzato al giorno?

Le quantità come abbiamo visto dovranno essere ridotte. In generale, circa un mese dopo l’operazione chirurgica, il vostro gatto brucerà circa un 20-25% meno di prima. Se quindi state dando un alimento completo, dovrete ridurre le quantità nel modo corrispondente.

L'attività fisica per i gatti sterilizzati

Il benessere del gatto dopo la sterilizzazione non passa però solamente tramite l’alimentazione. Per mantenerlo in forma e permettere infatti un esercizio muscolare adeguato, possiamo pensare di aiutarlo a fare movimento. Questo può essere fatto tramite ad esempio l’arricchimento ambientale, oppure (con accortezze) accompagnando il vostro gatto all’esterno. Ottima idea anche stabilire una routine di gioco che ci permetta di passare momenti di qualità con il nostro gatto.

Posizionare le ciotole in diversi punti di casa può essere un altro stimolo per muoversi. Inoltre, attenzione a non cedere troppo facilmente a quelle che riteniamo le sue richieste di cibo, in quanto potrebbe essere in realtà una richiesta di socialità da parte sua.

Fare attività fisica lo aiuterà anche perché mantenendo una massa magra più importante questi muscoli bruceranno a loro volta calorie, permettendogli di mantenersi in forma.

Ancora una volta ultimo, ma non in ordine di importanza lo abbiamo già detto, la questione assunzione di acqua: se il vostro gatto non mangia alimento fresco o umido, fondamentale l’utilizzo di fontanelle per stimolarlo a bere maggiori quantità di acqua.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
Avatar utente
Maria Mayer
Veterinaria esperta in nutrizione del cane e del gatto
Sono laureata in Medicina Veterinaria ed ho conseguito un dottorato di ricerca riguardo l’utilizzo delle medicine non convenzionali negli allevamenti biologici. Il mio percorso di studi comprende, fra l’altro, un Master di II livello in Nutrizione del Cane e del Gatto e un secondi in PNEI e Scienze dalla Cura Integrata.
Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social
api url views