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1 Febbraio 2023
15:04

In Brasile pescatori e delfini pescano insieme aiutandosi a vicenda

Nella città costiera di Laguna, in Brasile, tursiopi e pescatori collaborano da oltre 140 anni per massimizzare la pesca reciproca, comunicando e coordinando le proprie azioni guidandosi a vicenda.

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Ogni mattina a Laguna, una piccola città costiera nel Brasile Sud-orientale, un gruppo di pescatori si sveglia e sa che dovrà aspettare l'arrivo dei delfini per lanciare in acqua le proprie reti. Allo stesso tempo, anche i tursiopi sanno bene che dovranno prestare molta attenzione agli umani, calcolando con precisione le loro azioni per massimizzare la pesca. Da oltre 140 anni, infatti, nella città nota per aver dato i natali ad Anita Garibaldi, delfini e umani lavorano insieme e a stretto contatto per catturare reciprocamente più pesce, un rarissimo esempio di interazione tra due grandi predatori sociali da cui traggono vantaggio entrambe le parti.

Che i pescatori osservassero il comportamento dei delfini per capire quando e dove gettare le reti era un fatto già noto a studiosi e ricercatori. Non era però ancora chiaro quanto e fino a che punto fossero coinvolti i mammiferi marini, ma grazie a un nuovo studio, appena pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences, gli studiosi hanno dimostrato per la prima volta che anche i delfini sincronizzano attivamente il loro comportamento con i pescatori, comunicando e guidando consapevolmente gli umani.

Per condurre il loro studio durato ben 15 anni, Mauricio Cantor, ecologo comportamentale dell'Oregon State University e colleghi sono partiti intervistato 177 pescatori originari di Laguna. Le conversazioni hanno svelato che gli umani cercano attivamente i tursiopi  più collaborativi, quelli che riescono a guidarli in maniera più affidabile e precisa verso i banchi di pesci. La dinamica è la seguente: i pescatori attendono con pazienza l'arrivo dei delfini nelle acque basse. I cetacei entrano in laguna radunando e spingendo i cefafali verso le reti, e a un certo punto grazie a segnali acustici, colpi di coda e tuffi segnalano agli umani che è arrivato il momento di lanciare le reti.

Per comprendere ancora meglio queste dinamiche e capire come e in che modo delfini e umani collaborassero, i ricercatori hanno quindi utilizzato droni, idrofoni e telecamere subacquee per registrare 5.000 battute di pesca ai cefali dal 2018 al 2019 e, per la prima volta, hanno verificato se anche i delfini traessero vantaggio da questa collaborazione. Dalle analisi è emerso che l'86% delle catture dei pescatori proveniva da interazioni sincrone con i tursiopi, ovvero da comportamenti perfettamente coordinati tra delfini e esseri umani e che hanno quindi portato entrambi a catturare molti più pesci.

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I delfini radunano i cefali nelle acque basse, segnalando ai pescatori quando lanciare le reti

Inoltre, i pescatori avevano una probabilità 17 volte maggiore di pescare cefali quando erano presenti anche i delfini e catturavano quasi quattro volte più pesci quando i tursiopi erano nella laguna, tuttavia, ciò avveniva solamente quando riuscivano a coordinare i loro lanci con i segnali lanciati dai mammiferi marini. D'altro canto, anche i delfini osservavano con molta attenzione il comportamento dei pescatori, poiché entrambe le specie devono calcolare e coordinare con precisione le loro azioni per ottenere più pesce.

Quando un delfino vede un pescatore, deve infatti mandare un segnale, di solito un tuffo profondo, che avvisa l'umano che i cefali sono proprio lì e che è il momento di gettare la rete. A volte, il delfino o il pescatore rispondono in modo errato e nessuno dei due cattura pesce. Tuttavia, secondo le analisi effettuate dagli scienziati su quasi 3.000 tentativi di pesca registrati, circa il 46% ha avuto successo, con delfini e pescatori che sono riusciti a collaborare alla perfezione ottenendo entrambi la propria parte di pescato.

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Pescatori e tursiopi massimizzano entrambi la pesca collaborando e sincronizzato le loro azioni

Quando la pesca ha successo, i cetacei emettono poi dei particolari clic per segnalare che tutto è andato bene, un messaggio chiaro che i pescatori hanno imparato a comprendere nel tempo e che si tramandano di generazione in generazione. Questo tipo di simbiosi mutualistica, in cui ciascuna specie trae un vantaggio netto, è considerata una tradizione molto forte a Laguna, che sia i pescatori che i delfini si tramandano culturalmente col passare degli anni. Solo questa specifica popolazione di tursiopi, infatti, è riuscita a sviluppare questa relazione tanto profonda e unica.

Questo tipo di collaborazione così profonda è molto rara tra gli animali, ancora di più tra umani e specie selvatiche. In Africa, per esempio, alcuni popoli hanno instaurato una relazione unica con un uccello chiamato indicatore, che da millenni segnala deliberatamente ai cacciatori la via per trovare il miele, ricevendo in cambio la cera d’api di cui è ghiotto. È noto inoltre che altre popolazioni di delfini collaborano con i pescatori in diverse zone del mondo, ma queste pratiche sono sempre più rare, del tutto scomparse o in ogni caso mai studiate.

tursiope delfino
I tusiopi, come gli umani, sono animali altamente sociali e culturali

Secondo i ricercatori, anche delfini e pescatori brasiliani potrebbero subire lo stesso destino, poiché il numero di cefali nell'area è calato drasticamente negli ultimi decenni a causa della pesca eccessiva. Sia i delfini che i pescatori dipendono direttamente dalle popolazioni ittiche e affinché il rapporto di cooperazione continui a sussistere è necessario intraprendere misure di conservazione per tutelare i cefali. Secondo gli autori, servirà inoltre incoraggiare le nuove generazione a continuare questa tradizione, sottolineando l'enorme importanza culturale ed economica che questa pratica riveste per Laguna, ma anche per i delfini.

Le interazioni tra umani e fauna selvatica hanno conseguenze profonde e spesso finiscono per creare pesanti conflitti che minacciano la sopravvivenza delle specie. Promuovere invece una convivenza pacifica come questa collaborazione interspecifica straordinaria oppure investendo in progetti come Life Delfi, che si occupa di mitigare le interazioni, spesso negative, tra i delfini e la pesca, potrà rafforzare anche il valore culturale della biodiversità, un incentivo in più per investire in maniera più decisa nella conservazione. Gli scienziati propongono quindi di candidare questa relazione unica come patrimonio culturale del Brasile, salvaguardando così uno degli ultimi esempi rimasti al mondo di cooperazione naturale tra uomo e fauna selvatica.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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