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20 Gennaio 2023
17:19

I Paesi Bassi vogliono vietare il commercio e le pubblicità con i cani brachicefali

In arrivo una nuova stretta dei Paesi Bassi sul commercio e la detenzione dei cani brachicefali. Lo ha annunciato il ministro dell'agricoltura Piet Adema.

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cane bulldog

Stretta sulla detenzione di cani brachicefali nei Paesi Bassi. Il ministro dell'Agricoltura e della Natura Piet Adema ha annunciato in una lettera alla Camera dei Rappresentanti che le razze canine che soffrono di problemi respiratori dovuti al cranio e al muso schiacciati saranno a breve saranno vietati.

Il Ministro olandese ha spiegato esplicitamente come alcune razze siano particolarmente soggette a problemi respiratori legati alla  “sindrome brachicefalica” e per questo il loro commercio sarà messo fuorilegge. Si tratta di Carlini, Bull Dog Inglesi, Bouldogue Francesi, Cavalier King Charles, e altri, tutti accomunati dall'essere il frutto di una selezione estrema operata dagli esseri umani che ha privilegiato l'estetica a discapito della salute.

Kodami ha dedicato un lungo approfondimento ai cani brachicefali, e in particolare al Bouldogue francese, in un video con l'istruttore cinofilo e membro del comitato scientifico di Kodami, Luca Spennacchio.

Non è la prima volta che il governo dei Paesi Bassi interviene su questo tema. Nel 2014 era stato imposto un primo divieto di allevamento per gli animali che soffrono di problemi legati alla loro estetica, mentre dal 2019 i cani con il muso più corto della metà del cranio non possono più essere allevati.

In continuità con questi provvedimenti, il Ministero guidato da Adema ha scelto di vietare non solo la detenzione di questi animali, ma anche il loro utilizzo nelle pubblicità e sui social network, proprio allo scopo di scoraggiare la fascinazione che i brachicefali sono in grado di esercitare sulle persone.

Il ministro ha dichiarato di essere consapevole che spesso le persone non sono a conoscenza della sofferenza provata da cani che a tutti gli effetti, nascono già malati, e per questo continuano ad alimentarne il commercio.

I Paesi Bassi non sono gli unici ad aver posto attenzione sul benessere e sulla salute degli animali. L'allevamento di queste razze proprio l'anno scorso era stato ritenuto «non etico» dai tribunali norvegesi e per questo messo al bando. Anche in Gran Bretagna l'associazione di veterinari ha lanciato una campagna di sensibilizzazione per chiedere di fermare l'allevamento, il commercio e anche la diffusione delle immagini di cani che a causa dell’estrema selezione sviluppano terribili patologie.

Ora, bisognerà attendere come reagirà il resto della compagine politica davanti a questa proposta.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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