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8 Dicembre 2021
9:00

I cani possono mangiare i calamari?

Il cane può mangiare il calamaro? Sì, e ne può trarre grandi benefici nutrizionali. Ci sono, però, rare controindicazioni che vanno conosciute.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
Cani mangiare calamari

I cani possono mangiare i calamari? Anche se sono un alimento abbastanza caro, i cani possono effettivamente mangiare i calamari, traendone grandi benefici nutrizionali. Vediamo in questo articolo anche le rare controindicazioni per dare i calamari al cane, quantità e modo di preparazione.

Cosa sono i calamari e perché possono essere dati al cane

I calamari sono prodotti ittici, pescati in tutto il pianeta, appartenenti alla classe dei molluschi. Altri molluschi che troviamo comunemente nelle nostre pescherie sono ad esempio i totani, seppie e polpi, ma anche cozze e vongole appartengono alla medesima famiglia.

I crostacei al contrario dei molluschi, come dice il nome, sono un’altra famiglia di animali acquatici dotati di una struttura esterna resistente. Assieme, molluschi e crostacei, vengono spesso chiamati frutti di mare e sono fra gli alimenti più presenti sulle tavole delle feste natalizie.

Ma il cane può mangiarli? Certo! Calamari e altri molluschi infatti sono alimenti ottimi anche per il cane, caratterizzati da proteine molto ricche di aminoacidi nobili, scarso tessuto connettivo (fatto che li rende di facile digestione) e pochi grassi. Un alimento ottimo insomma, sotto diversi punti di vista.

Benefici nutrizionali dei calamari al cane 

I calamari sono un'ottima fonte di proteine animali, caratterizzati al contempo da pochissimi grassi e quindi perfetti per regimi ipocalorici. Gli zuccheri (glucidi) presenti nel tessuto dei calamari sono pochissimi e non incidono sul tenore calorico dell’alimento.

Dal punto di vista di vitamine e sali minerali, i calamari sono ricchi di sodio (come tutti i prodotti della pesca che provengono dal mare), calcio, fosforo e potassio, assieme a vitamina A nella forma di retinolo e Niacina (Anche detta Vitamina PP).

Un altro aspetto che fa innamorare i nutrizionisti umani di questi prodotti della pesca (così come degli altri frutti di mare) è il fatto che essendo alla base della catena alimentare i calamari sono scarsamente contaminati. La maggior parte dei contaminanti marini infatti è caratterizzato da bioaccumulo. Questa parola significa che le sostanze inquinanti, una volta ingerite dall’animale, rimangono presenti senza poter essere eliminate, accumulandosi soprattutto a livello di grasso corporeo. Questo processo fa sì che animali più grandi, in cima alla catena alimentare, che si sono alimentati di pesci o altri prodotti marini più piccoli, siano maggiormente contaminati. I calamari al contrario, come gli altri molluschi, sono alla base della catena alimentare e sono quindi tendenzialmente più puri rispetto ad esempio a un pesce spada o un tonno.

I cani, da perfetti carnivori, sono assolutamente in grado di digerire i calamari e, anzi, ne traggono grandi benefici, soprattutto se stanno seguendo una dieta ipocalorica o dove ci sia bisogno di regolare la glicemia (diabete).

Controindicazioni dei calamari al cane 

Sono davvero pochi i motivi per non dare calamari al cane. Ovviamente in primis la motivazione è in genere economica. Calamari e altri molluschi sono in genere abbastanza cari e altri frutti di mare, come i crostacei, lo sono anche di più considerato l’alto scarto delle parti non commestibili.

Tolto questo piccolo problema, le uniche ragioni per non dare calamari al tuo cane sono due: 

  • Allergia ai prodotti della pesca: se il tuo cane è allergico al pesce, non rischiare. Anche se i molluschi sono animali diversi dal pesce, in genere noi nutrizinisti preferiamo evitare una possibile reazione crociata fra le due fonti proteiche.
  • Tossicità di altri ingredienti: se i calamari sono cucinati con cipolle o altri alimenti tossici per il cane, evita sempre di darne, anche piccole quantità possono risultare pericolose infatti.

Quantità di calamari che possiamo dare al cane e preparazione 

Vediamo infine quanti calamari possiamo dare al nostro cane e come prepararli. Riguardo il metodo di preparazione, senza dubbio la cottura a vapore è la migliore per questo alimento, preservando tutte le caratteristiche nutritive.

Riguardo il quanto, come sempre dipende dalla taglia.

Se vogliamo dare un extra infatti ad un cane di taglia piccola (fino a 10kg) potremmo dare un pezzettino di calamaro grande circa come una noce (2cm circa). Se invece il nostro cane è di taglia medio grande, potremmo dare 2 o 3 pezzettini di questa grandezza come extra. Infine, se siete persone facoltose e volete dare al meglio al vostro cane, potreste sempre chiedere ad un medico veterinario esperto in nutrizione di inserirli nella dieta del vostro amico, perché no!

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Maria Mayer
Veterinaria esperta in nutrizione del cane e del gatto
Sono laureata in Medicina Veterinaria ed ho conseguito un dottorato di ricerca riguardo l’utilizzo delle medicine non convenzionali negli allevamenti biologici. Il mio percorso di studi comprende, fra l’altro, un Master di II livello in Nutrizione del Cane e del Gatto e un secondi in PNEI e Scienze dalla Cura Integrata.
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