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14 Maggio 2023
17:11

Morto Don, il cane “investigatore” del Comando Cinofili di Nicolosi

Aveva 10 anni e il prossimo autunno avrebbe terminato la sua carriera nel Nucleo dei Carabinieri Cinofili di Nicolosi, in provincia di Catania. Don, però, non ha potuto godersi la pensione a causa di una brutto male.

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Don aveva compiuto 10 anni lo scorso aprile e il prossimo autunno avrebbe terminato la sua carriera di cane investigatore per il Nucleo dei Carabinieri Cinofili di Nicolosi, in provincia di Catania. Don, però, non ha potuto godersi la pensione perché a causa di una brutto male non ce l’ha fatta e se ne è andato prima del più che meritato riposo.

«Il suo servizio per lo Stato, però, non verrà mai dimenticato», scrivono in una nota i Carabinieri che grazie anche a Don sono riusciti negli anni a portare a termine molte operazioni importanti: il cane, infatti, era specializzato in gestione dell’Ordine Pubblico e ricerca di stupefacenti.

Sempre insieme ai conduttori, i “colleghi animali” sono fondamentali in certi tipi di operazioni grazie al loro fiuto, mostrando come il connubio tra uomo e cane possa portare a grandi risultati se strutturato nelle forme corrette.

I cani, oltretutto, stringono un legame indissolubile con le persone di riferimento tanto che la maggior parte delle volte quando finiscono la loro onorata carriera vengono adottati dalla persona con cui hanno vissuto tante avventure. E così infatti sarebbe dovuto essere anche in questo caso.

Vedere insieme ai Carabinieri i cani non sorprende più, ma quando ebbe origine il Ser­vi­zio Ci­no­fi­li del­l’Ar­ma le cose erano un po’ diverse, anche perché era il 1956, esattamente il 9 giugno. C’è da dire che fu subito un successo: nei suoi qua­si 70 an­ni di at­ti­vi­tà, le uni­tà ci­no­fi­le han­no con­se­gui­to ri­sul­ta­ti molto importanti nel cam­po del­la po­li­zia giu­di­zia­ria, dall’in­di­vi­dua­re na­scon­di­gli di armi, esplo­si­vi e dro­ga fino alle operazioni di soc­cor­so e di as­si­sten­za per sal­va­re vite uma­ne, ri­cer­can­do per­so­ne tra­vol­te da va­lan­ghe o di­sper­se nel caso di ca­la­mi­tà na­tu­ra­li come ter­re­mo­ti, al­lu­vio­ni, inon­da­zio­ni, crol­li e esplo­sio­ni.

Dal 2013 il Ser­vi­zio Ci­no­fi­li di­spo­ne an­che di una “Squa­dra Ri­cer­ca Mo­le­co­la­re”, con sede a Fi­ren­ze, che ha com­pe­ten­za su tut­to il ter­ri­to­rio na­zio­na­le e che, uti­liz­zan­do esem­pla­ri di raz­za Bloo­d­hound, si oc­cu­pa del­la spe­ci­fi­ca ri­cer­ca di per­sona su trac­cia, attività che si chiama “man­trai­ling”.

At­tual­men­te l’Ar­ma con­ta 24 nu­clei ci­no­fi­li di­stri­bui­ti sul ter­ri­to­rio na­zio­na­le e di­pen­den­ti dai re­par­ti dove sono ubi­ca­ti. Ma il ser­vi­zio vie­ne anche espor­ta­to al­l’e­ste­ro, dove per con­ven­zio­ne pren­de il nome di K9 Unit (K9 – Ca­ni­ne), par­te­ci­pan­do alle più ri­le­van­ti mis­sio­ni in­ter­na­zio­na­li di “pea­ce­kee­ping” nei ter­ri­to­ri stra­vol­ti dai con­flit­ti bel­li­ci.

Nel­la par­te orien­ta­le del­la Si­ci­lia, l’Ar­ma dei Ca­ra­bi­nie­ri di­spo­ne di uni­tà ci­no­fi­le, co­sti­tui­te da cane e con­dut­to­re, ad­de­stra­te per la ri­cer­ca di per­so­ne, armi, esplo­si­vi, so­stan­ze stu­pe­fa­cen­ti, non­ché per com­pi­ti di “Or­di­ne Pub­bli­co” pres­so il Nu­cleo Ci­no­fi­li dei Ca­ra­bi­nie­ri di Ni­co­lo­si, ope­ran­do a sup­por­to ai Co­man­di ter­ri­to­ria­li nel­le pro­vin­ce di Ca­ta­nia, Mes­si­na, Si­ra­cu­sa, Ra­gu­sa ed Enna.

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Simona Sirianni
Giornalista
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