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15 Novembre 2021
12:09

Tre leopardi delle nevi sono morti di Covid in uno zoo in Nebraska

Tre esemplari di leopardo delle nevi, risultati positivi nei mesi scorsi al COVID19, sono deceduti al Lincoln Children's Zoo in Nebraska. Non sono gli unici felini, purtroppo, ad essere stati contagiati. Il ministero della Salute raccomanda un atteggiamento precauzionale.

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Tre esemplari di leopardo delle nevi (Panthera uncia), ospiti del Lincoln Children's Zoo in Nebraska, sono deceduti nei giorni scorsi per complicanze dovute alla Covid-19. La notizia è stata diffusa venerdì tramite un post di Facebook della pagina ufficiale della struttura. «Un vero colpo al cuore», hanno commentato i responsabili del parco.

I tre leopardi Ranney, Everest e Makalu non erano gli unici felini contagiati presenti nella struttura: insieme a loro, due tigri di Sumatra (Panthera tigris sumatrae), sottospecie a rischio critico di estinzione, che fortunatamente sembrano essere fuori pericolo e totalmente guarite. «Lo zoo rimane aperto. Continueremo a seguire le indicazioni sanitarie e veterinarie indicate dall'American Association of Zoo Veterinarians (AAZV) per salvaguardare animali e ospiti».

Conosciamo la specie

Il leopardo delle nevi è un grande felino endemico delle zone montuose dell'Asia centrale, considerato "vulnerabile" dall'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN).  Generalmente solitario ed errante, vive ad altitudini superiori ai 3000 m e frequenta spazi aperti come prati montani e zone rocciose dove preda principalmente stambecchi siberiani, baharal ed altre capre selvatiche. Per mimetizzarsi in tali ambienti, l'animale è munito di un folto manto grigio chiaro maculato. La folta coda è invece utilizzata come una "sciarpa" per coprire il muso nei freddi inverni Himalayani.

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La sua splendida pelliccia, insieme ad altre parti del corpo utilizzate nella medicina tradizionale asiatica, lo rende un bersaglio ambito per i bracconieri. Anche i sempre più frequenti scontri con i pastori locali minacciano la sopravvivenza di questo superpredatore, analogamente a quanto possiamo osservare sui nostri Appennini con il lupo. Si stima che attualmente la popolazione selvatica si aggiri attorno ai cinquemila individui.

Animali e Covid-19

Una preoccupante caratteristica dei virus è quella di poter "saltare", in alcuni casi, da una specie ad altre in seguito all'evoluzione di determinate caratteristiche virali. Dai numerosi studi sull'argomento, risulta evidente che felini, visoni e cani possono contrarre la Covid-19 in seguito al contatto con altre persone o animali infetti. Tuttavia al momento non risulta che i felini o i cani giochino un ruolo nella diffusione della malattia. Il Ministero della Salute specifica che non è giustificata l’adozione di misure che possano compromettere in qualche modo il benessere del proprio animale, ma raccomanda di assumere un atteggiamento precauzionale. Lo stesso che, giustamente, si dovrebbe adottare con i propri coinquilini umani.

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