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17 Aprile 2024
16:07

Cosa succede quando un cane cambia famiglia

Quando un cane cambia famiglia attraversa una complessa fase di adattamento, con conseguenze emotive e psicologiche. Potrebbero verificarsi episodi di irrequietezza, oppure di letargia.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Accogliere un cane nella propria vita è sempre un momento emozionante destinato a cambiare la nostra routine e il nostro stile di vita. Ma ci siamo mai chiesti cosa succede al cane nel momento in cui cambia famiglia?

Quando un cane cambia famiglia attraversa una complessa fase di adattamento che può avere profonde implicazioni emotive e psicologiche. Ogni individuo infatti è un mondo a sé, e porta un bagaglio di vita e di esperienza che andrà a influire sensibilmente su questo processo. Non dimentichiamo poi i legami d'amicizia e affetto dai quali si dovrà separare, molto probabilmente senza saperne la ragione.

Per i ricercatori dell'Università di Pisa, il legame tra cani ed esseri umani è simile a quello tra figlio e genitore. Ci sono cani che vivono con i loro pet mate un attaccamento "sicuro", sono cioè consapevoli che la persona di riferimento ascolterà i loro bisogni e si prenderà cura di loro. Secondo lo studio pubblicato sulla rivista Animals-Mdpi, quando questo legame viene reciso per poco tempo i cani sono soggetti a stress moderato. Esiste poi una minoranza di cani con attaccamento "insicuro" che non si calmano o che manifestano forte disagio anche durante brevi separazioni.

Il primo approccio con un nuovo ambiente può creare quindi una sensazione di ansia anche nei cani più sereni, che si va ad aggiungere all'emozione tristezza causata dall'allontanamento. Soprattutto all'inizio potrebbero verificarsi episodi di irrequietezza, oppure di letargia. Dopo però entra in gioco – per molti di loro – la resilienza e la capacità di adattamento al tempo presente. Vediamo quindi i vari aspetti di questo percorso e cosa prova un cane durante il periodo in cui cambia famiglia.

Come si comporta un cane quando cambia umano di riferimento

Se i ricercatori sono concordi nell'individuare in ansia, paura e confusione le sensazioni provate dalla maggior parte dei cani che cambiano improvvisamente il loro umano di riferimento, lo stesso non può dirsi del comportamento che gli animali mettono in pratica per manifestare questo disagio.

Le azioni che il cane compie nel momento in cui cambia famiglia variano molto a seconda del suo carattere. I cani provano emozioni, hanno una coscienza individuale, in sostanza una loro personalità. A seconda di ciò, avremo cani che sotto stress assumono comportamenti distruttivi orientati su vari oggetti, diventano irrequieti, oppure possono anche abbandonarsi alla letargia e dormono continuamente, in modo innaturale.

L'ansia può generare nell'organismo del cane risposte fisiologiche alterate come l'aumento della frequenza cardiaca e la maggiore produzione di cortisolo, l'ormone dello stress. Un cane che distrugge mobili o fa le sue deiezioni in maniera incontrollata, ad esempio, è un animale che risente in maniera particolare della prima fase di adattamento, la più difficile.

I cani formano legami stretti con i loro compagni umani e anche con gli altri animali della famiglia, e la perdita può provocare una reazione simile al lutto. Dopo il dolore subentra – per molti di loro – la fase della comprensione cognitiva di quello che sta avvenendo, una sorta di accettazione della nuova condizione.

In questo momento avviene la costruzione di nuovi legami, e molto dipende anche da noi e dalla nostra capacità di creare una relazione. Secondo uno studio del 2015 pubblicato sul giornale dell'American Psychological Association, gli atteggiamenti positivi e le interazioni affiliative contribuiscono al miglioramento del benessere di entrambe le specie, ne sono testimoni i cambiamenti fisiologici che si innescano quando costruiamo una relazione solida. Tutto ciò richiede tempo e pazienza, non succede in pochi minuti, ovviamente.

E così, con il trascorrere del tempo, il legame si sviluppa e si consolida grazie non solo all'affetto ma alle attività condivise che stimolano il cane, dandogli una quotidianità piena e felice. Parliamo quindi di un nuovo senso di appartenenza. Una volta stabilito un nuovo legame di fiducia, il cane si sentirà a suo agio nella sua nuova famiglia. Non ha dimenticato gli umani di prima, come succede a noi infatti un affetto nuovo non ne cancella uno passato, semmai si va a sommare, e ora semplicemente il cane riesce a gioire della sua nuova vita nel tempo presente adattandosi ai cambiamenti.

Cosa prova un cane quando cambia casa?

L’introduzione in una nuova abitazione richiede un periodo di adattamento. Durante questa fase, il cane esplora l'ambiente circostante inizia a prendere confidenza con la casa e con la routine dei suoi abitanti. Molte cose che avevamo dato per scontate, come la posizione della ciotola e della cuccia potrebbero spiazzare il cane, il quale, nelle prime fasi potrebbe essere inappetente rifiutando il cibo.

In questa fase è bene che la nuova famiglia fornisca un ambiente rassicurante e rispetti le sue possibilità di adattamento, che come detto non sono uguali per tutti gli individui. Certamente aiuterà apprendere i rudimenti dell'etogramma del cane, cioè il repertorio dei suoi comportamenti, ma soprattutto il comprendere le sue peculiari caratteristiche in modo da capire cosa nella vita di tutti i giorni lo mette a suo agio oppure no. È evidente che il concetto di "rassicurante" è molto variabile, ma i requisiti minimi possono essere facilmente compresi facendo riferimento alle cosiddette "cinque libertà" degli animali:

  • Libertà dalla fame, dalla sete e dalla cattiva nutrizione;
  • Libertà di avere un ambiente fisico adeguato;
  • Libertà dal dolore, dalle ferite, dalle malattie;
  • Libertà di manifestare le proprie caratteristiche comportamentali tipiche della specie;
  • Libertà dalla paura e dal disagio.

Una cuccia ampia, ad esempio, lontana dai luoghi di passaggio contribuisce al benessere del cane, così come la garanzia di lasciargli spazi privi di minacce. Un cane non sa cosa sia il lusso, per lui una casa grande non è garanzia di felicità, lo è invece la possibilità di esprimere sé stesso, avere la possibilità di esplorare l'ambiente e di andare a fare lunghe passeggiate con il suo pet mate. Un cane non può neanche sapere se la cuccia che abbiamo comprato per lui è la più costosa del catalogo, sa invece se l'abbiamo posizionata nel luogo che lo fa sentire più sicuro.

Un cane che ha vissuto a lungo in canile, il posto tra i meno favorevoli al benessere di questi animali, avrà certamente un approccio diverso alla nuova casa rispetto a un altro individuo che invece ha sempre vissuto in famiglia. Questo per non dimenticarci mai che la storia pregressa di ogni individuo ha un notevole peso sulle loro facoltà di adattamento e sul loro equilibrio. Ma attenzione, generalizzare è un errore. Ci possono essere cani che dopo una vita in canile si adattano con molta rapidità alla vita domestica, così come cani che hanno una pessima esperienza di vita con la vecchia famiglia e potrebbero rivelarsi diffidenti sulle intenzioni umane.

Quanto ci mette un cane ad abituarsi alla nuova famiglia

Non esiste un tempo prestabilito. Come abbiamo visto, ogni cane è un individuo diverso dall'atro con una storia e un vissuto del tutto particolare. Ad esempio, un cane che ha cambiato più famiglie potrebbe non rilassarsi per molto tempo, memore delle esperienze passate. Non dimentichiamo inoltre che l'adattamento del cane al nuovo contesto familiare e relazionale dipende molto anche da noi e dal nostro atteggiamento con lui.

Possono volerci pochi giorni nel caso di un individuo particolarmente aperto, e qualche settimana per i più restii. Durante questo arco temporale è bene dare tempo al cane per esplorare il nuovo ambiente, come accennato poco sopra, infatti fiutare i vari ambienti della casa e lasciare la propria firma nei dintorni  dell'abitazione gli servirà per meglio ambientarsi e comprendere dove si trova, insomma, entrare a far parte della storia di quel posto e segnalare la sua stessa presenza agli altri membri della sua specie. Un po' come quando dobbiamo trasferirci per lavoro in una nuova città e ci prendiamo qualche giorno per aprire gli scatoloni nel nuovo appartamento e conoscere i vicini del quartiere.

Dobbiamo dare questo beneficio anche al nostro cane senza essere troppo invadenti e frettolosi, ma accompagnandolo con la nostra presenza. In questo modo ai suoi occhi potremmo assumere il ruolo di compagno e guida che si aspetta da noi. La positiva riuscita quindi del cambio di famiglia è un traguardo da raggiungere insieme. Il tempo dipenderà quindi dal nostro impegno e dal quanto ci dedicheremo a questa impresa. Non sottovalutiamo mai, in caso di dubbi, di chiedere supporto ad un esperto, soprattutto se siamo alle prime armi nel fantastico, ma complesso, mondo del cane.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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