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30 Aprile 2023
15:00

Cosa significa il ringhio del cane?

Il ringhio viene spesso considerato in un'accezione esclusivamente negativa. Questo comportamento, però, può presentarsi in numerosi contesti e avere significati estremamente diversi.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Per il cane il ringhio è un importante strumento comunicativo utilizzato in diverse situazioni. Essendo un'animale sociale, infatti, nel corso della sua evoluzione ha sviluppato un ampio spettro di suoni, gesti e posture capaci di far intendere all'interlocutore (della stessa specie ma anche a noi umani) le proprie intenzioni. Questa abilità, di fatto, permette di ridurre i rischi di scontri.

Non è quindi corretto semplificarne il valore sostenendo che si tratti di un comportamento legato all'intenzione di passare presto all'aggressività e, anzi, in alcune situazioni è proprio il ringhio che permette ai cani di evitare che inizi una rissa. Qualunque sia il momento e il contesto in cui ciò avviene, però, è importante sottolineare che è la manifestazione dello uno stato emotivo di un individuo. Per intuire il messaggio che il soggetto sta mandando, quindi, bisogna conoscere il valore generale del ringhio, ma anche acuire la propria sensibilità e l'attenzione nei confronti del cane con cui si sta interagendo.

Generalmente il ringhio viene considerato unicamente in un'accezione negativa ma in realtà bisogna sapere perché il cane lo emette e, se riguarda il soggetto che vive con noi con qualche attenzione può diventare anche un utile strumento per la relazione. Non bisogna però mai sottovalutarlo, perché questo suono può rappresentare un serio avvertimento, sebbene in alcuni casi venga utilizzato anche durante il gioco. Come distinguere le situazioni, allora? Il Cane da Pastore Maremmano Abruzzese, ad esempio, che ringhia davanti a un cancello quando sta arrivando uno sconosciuto non ha certamente lo stesso intento del nostro Rottweiler che si sta divertendo con noi nello strattonare la treccia.

Il ringhio quando c'è una minaccia

Una delle motivazioni più plausibili per questo comportamento è determinata dalla percezione, da parte del cane, di una sensazione di minaccia. Molti cani, infatti, ringhiano se provano paura, preoccupazione o se ritengono che si stia avvicinando una qualunque situazione potenzialmente preoccupante. Alcuni, inoltre, ringhiano quando vedono avvicinarsi una persona che (sanno già) li toccherà in maniera o in zone del corpo in cui non gradiscono. Ciò accade soprattutto ai cani di piccola taglia, come ad esempio Chihuahua o Pinscher il cui ringhio, purtroppo, viene spesso sottovalutato per via delle loro dimensioni ridotte. I cani ringhiano spesso agli sconosciuti o ai veterinari proprio perché sanno che li toccheranno.

In alcuni casi, però, finiscono per farlo anche con i propri umani di riferimento, magari poco attenti ai bisogni del soggetto con cui convivono. Se ciò accade a casa vostra, non esitate a contattare un educatore cinofilo o un istruttore cinofilo (nel caso in cui il cane sia adulto), con l'obiettivo di dare il via a un percorso per scoprire quali sono davvero i desideri del vostro cane e ridurrete il rischio di incomprensioni.

La paura, inoltre, potrebbe essere abbinata a una condizione di dolore o sofferenza e quindi alla percezione di un maggiore rischio intorno a sé. Nel caso in cui il cane sia malato o abbia male in qualche parte del corpo, questa situazione potrebbe portarlo a ringhiare per avvisare di non desiderare il contatto. In questo caso è importante avere la sensibilità necessaria per rispettare il volere del cane e soprattutto è importante parlarne con il veterinario.

Grazie a questa attenzione, potrebbe aumentare la fiducia che ripone nei nostri confronti e a guadagnarci sarà la relazione stessa.

Il ringhio quando esprime possesso

Il ringhio può essere espresso per una questione legata al desiderio di controllo o di gestione di una risorsa che può essere rappresentata da un oggetto, una persona o anche uno spazio (come ad esempio la cuccia, una stanza a cui il cane tiene particolarmente o l'angolino preferito del letto).

Il cane ringhia per dire: "questo è mio, non ti azzardare a fare un passo in più!". In questo caso è importante indagare per comprendere le origini del valore che il cane attribuisce alla risorsa e rispettare le necessità del soggetto. Se però il ringhio è riferito alla difesa/protezione di una risorsa che ritenete non sia  da "difendere", è meglio intervenire quanto prima con il supporto di un esperto e fare in modo di regolare adeguatamente le motivazioni e le emozioni che muovono il soggetto.

Se il vostro cane ringhia solo ogni tanto e in contesti adatti, invece, questo non è assolutamente un problema. Attenzione, però! In questo caso ci stiamo riferendo in particolare ai cani che vivono in famiglia, perché se volessimo ampliare il discorso, includendo anche i cani liberi, i cani ferali, i cani che stanno lavorando con il bestiame o i randagi, l'argomento del ringhio diventerebbe davvero molto complesso e ricco di variabili. In generale, la miglior risposta al ringhio di un cane che non si conosce e che, plausibilmente sta difendendo o proteggendo qualcosa, é quello di non interagire ulteriormente, non intervenire con gesti bruschi e non allontanarsi correndo. Andarsene con calma, senza dare le spalle alla situazione e prestando sempre molta attenzione ai dettagli del contesto è un modo per ridurre il rischio che il ringhio si trasformi in un'aggressione.

Il ringhio quando esprime divertimento

Il ringhio può essere utilizzato anche nel gioco. Alcuni cani, infatti, scelgono proprio questo suono come strumento comunicativo quando ad esempio si gioca con una treccia nel tira e molla o quando c'è confronto all'interno di schemi ludici di altro tipo con il pet mate o con altri cani. In questo caso, semplificando, possiamo dire che si tratta di un ringhio abbinato maggiormente alla motivazione competitiva piuttosto che a quella possessiva, protettiva o territoriale che riguardano le situazioni a cui facevamo riferimento prima.

Alcuni cani, infine, utilizzano un ringhio profondo, di bassa intensità, anche quando salutano il proprio umano, felici dell'atteso ricongiungimento.

Non è quindi possibile stigmatizzare il ringhio come un comportamento negativo in assoluto e, anzi, possiamo utilizzarlo anche come indizio per scoprire gli stati emotivi, gli interessi e ciò a cui da importanza il cane con cui viviamo.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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