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7 Aprile 2024
18:00

Cosa mangiano i pappagalli verdi che hanno invaso Roma

Vivaci e colorati pappagalli verdi sono ormai una presenza fissa nella città di Roma. Ma cosa mangiano questi uccelli esotici che hanno invaso la città eterna e come riescono a sopravvivere in un ambiente così diverso dalla loro terra d'origine?

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Nelle antiche strade ricche di storia e nei verdi parchi di Roma, è ormai frequente assistere a uno spettacolo insolito che cattura l'attenzione di cittadini e turisti: stormi di pappagalli verdi che volano, strillano e si posano tra gli alberi e sui tetti della città, dove mangiano frutta, semi e altro ancora. Questi uccelli esotici, anche se ormai sono una presenza fissa, ovviamente non sono sempre stati lì, così come in tante altre città italiane.

Si tratta infatti di uccelli fuggiti dalla cattività o liberati intenzionalmente, che si sono poi trovati bene in città e hanno cominciato a riprodursi crescendo vertiginosamente di numero. A Roma, così come in tante altre città europee, prosperano grazie a un clima favorevole, al cibo abbondante come frutta e semi, e grazie ai grandi parchi alberati dove possono trovare rifugio e siti adatti per riprodursi.

Che specie sono i pappagalli di Roma?

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Parrocchetto dal collare (a sinistra) e parrocchetto monaco (a destra).

I protagonisti di questa esotica storia romana sono principalmente due specie di pappagalli: il parrocchetto dal collare (Psittacula krameri) e il parrocchetto monaco (Myiopsitta monachus). Il parrocchetto dal collare, originario dell'Asia e dell'Africa, è riconoscibile per il caratteristico collare nero intorno al collo presente nei maschi, per il piumaggio verde brillante e la coda molto lunga.

Il parrocchetto monaco, invece, è originario dell'America del Sud e presenta un piumaggio verde con un'ampia macchia grigia sulla fronte e sul petto. È inoltre leggermente più piccolo del monaco e ha l’abitudine di nidificare in grandi colonie e in nidi comuni sospesi tra gli alberi o tra i tralicci. Entrambe le specie sono invasive, e possono danneggiare coltivazioni, frutteti e altre specie di uccelli e animali autoctoni, con cui competono per territori e risorse.

Cosa mangiano i pappagalli verdi a Roma?

I pappagalli che popolano la città eterna sono praticamente ormai onnivori e si nutrono di una gran varietà di cibi. La loro dieta comprende frutta, come fichi e albicocche, olive, ma anche germogli, fiori, vegetali e semi, come le noci. Si tratta di uccelli decisamente versatili, intelligenti e adattabili e possono essere osservati facilmente mentre si cibano nelle aree verdi della città, tra i rami degli alberi o sui terreni agricoli.

Non disdegnano neppure saccheggiare orti e frutteti o mangiare piante esotiche presenti in parchi e giardini pubblici, dove possono così trovare abbondanza di cibo anche in ambiente urbano. Molti, per esempio, frequentano il Bioparco, dove hanno imparato ad entrare negli recinti o nelle voliere per rubare da mangiare dalle mangiatoie degli animali e degli altri uccelli che vivono nel giardino zoologico più antico d’Italia.

Dove vivono i pappagalli verdi a Roma?

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Parrocchetto monaco a Roma

I parrocchetti hanno trovato rifugio in varie zone habitat della città. Si possono avvistare soprattutto nei grandi parchi urbani, come Villa Borghese e Villa Pamphili, nell'Orto Botanico, ma anche in altre aree della città, soprattutto in quelle agricole circostanti. Tuttavia, la loro capacità di adattarsi a diversi ambienti ha portato a una diffusione sempre più ampia, tanto che ormai è possibile avvistarli quasi ovunque, dalle piazze ai giardini privati.

Come sono arrivati i pappagalli a Roma?

La presenza dei pappagalli a Roma è il risultato di una serie di eventi favorevoli concatenati tra loro. Molte di queste popolazioni, così come nel resto d'Europa, sono il frutto di fughe dalla cattività, quando gli uccelli sono riusciti a scappare dalle gabbie e hanno trovato la libertà nelle aree urbane. Altri sono stati rilasciati intenzionalmente da chi li aveva acquistati come animali da compagnia e non voleva più prendersene cura, decidendo così di liberarli incautamente.

Queste popolazioni sono diventate naturalizzate nel tempo, adattandosi con successo alla vita selvatica e alla ricerca di cibo nelle strade e nei parchi di Roma, favorite sia dal clima favorevole e sempre più caldo, che dalla presenza pressoché infinita di cibo e grandi alberi in cui nidificare.

In conclusione, i pappagalli verdi che hanno invaso Roma sono diventati ormai parte integrante del paesaggio urbano della città. La loro presenza colorata e vivace aggiunge un tocco di esotico alla vita quotidiana dei romani e dei turisti. Tuttavia, è importante ricordare che si tratta di animali invasivi, che possono danneggiare le coltivazioni e competere con picchi, cince e pipistrelli per il cibo, i territori e le cavità negli alberi.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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