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2 Aprile 2024
14:22

Cosa fa il gatto quando sente la tua mancanza

Ci sono gatti che miagolano con insistenza, altri che seguono il pet mate ovunque vada, altri che invece reagiscono con apatia. Ecco cosa fanno i gatti quando sentono la mancanza dei loro umani.

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Validato da Sonia Campa
Membro del comitato scientifico di Kodami
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Si è spesso portati a pensare, per convinzione comune (e sbagliata) che i gatti siano animali quasi indifferenti alla presenza degli umani di riferimento, perfettamente a loro agio nella solitudine. I gatti invece sono animali che stringono relazioni anche molto profonde con i pet mate, di cui sentono la mancanza soprattutto se lasciati per troppo tempo soli. Ma cosa fa il gatto quando sente la tua mancanza?

Ogni micio ha la sua personalità e le reazioni molto dipendono dal contesto e dall’ambiente in cui vive, dal modo in cui vive e dal suo carattere. Ci sono però alcuni comportamenti più frequenti tra i gatti che soffrono la mancanza del pet mate e la solitudine, ad esempio il miagolio insistente e la ricerca di contatto fisico.

Miagola molto

Il miagolio è uno strumento di comunicazione che i gatti hanno affinato e perfezionato proprio per interagire al meglio con gli esseri umani. Non deve stupire dunque che un gatto che è rimasto diverse ore a casa solo, al nostro ritorno a casa tenda a miagolare molto. In quel miagolio ci possono essere parecchie cose, dal semplice “bentornato” a richieste – di cibo, acqua, attenzione o gioco – passando per repliche ai nostri saluti. In alcuni casi subentra anche una sorta di inquietudine, con il gatto che si muove molto, sembra inesauribile, ansioso e non trova pace,

Ti segue ovunque

Ci sono anche gatti che al rientro a casa del pet mate tendono a seguirlo in ogni stanza. Alcuni sono semplicemente curiosi e desiderosi di interazione, in altri casi però potremmo essere in presenza di un attaccamento ansioso, e dunque di un gatto stressato o comunque non del tutto a suo agio nel suo ambiente. Potrebbe essere un gatto annoiato (vedremo tra poco quali sono gli altri comportamenti che fanno suonare campanelli d’allarme in questo senso) o un gatto che si sente poco sicuro soprattutto quando viene lasciato solo, e cerca nel pet mate rassicurazioni attraverso la sua semplice presenza.

Cerca un contatto fisico

I gatti tendono a marcare anche a livello olfattivo, e con il rientro a casa del pet mate potrebbero ricercare un contatto fisico o un’interazione un po’ per vicinanza e un po’ per ristabilire appunto la “gerarchia” degli odori. Strofinandosi sul pet mate infatti lo “riaccolgono” nel branco anche dal punto di vista olfattivo, cancellando eventuali altri odori sconosciuti (e più o meno graditi).

Dorme molto

Molti "sintomi" che spesso vengono attribuiti alla mancanza del pet mate e alla solitudine coincidono con quelli della noia. Un gatto che trascorre molto tempo in casa da solo infatti è molto probabilmente un gatto annoiato e privo di stimoli, che tenderà a reagire in modi anche opposti tra loro: ci sono gatti che al rientro a casa dell’umano di riferimento si agitano molto, correndo a orari anche poco opportuni (come la notte, per esempio), o di contro gatti che restano invece in poltrona, sul divano o sul letto a dormire. Un gatto che dorme molto è di solito un gatto annoiato e poco stimolato, che ha perso interesse per l’ambiente che lo circonda.

Ha poco interesse verso il gioco

Anche in questo caso stiamo parlando di un gatto che manifesta la mancanza verso il pet mate (e in generale verso l’interazione) in modo passivo, ovvero senza entusiasmo verso il gioco e verso altre attività che gli vengono proposte. Proprio come capita agli essere umani, insomma, potrebbe essere depresso. In questi casi è importante prendere provvedimenti, cercando di rendere l’ambiente del gatto più interessante e stimolante, arricchendolo magari con tiragraffi, mensole e altri giochi e dedicandogli un po’ di tempo al ritorno a casa, giocando con lui e in generale interagendo.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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