video suggerito
video suggerito
18 Novembre 2023
11:00

Cosa fa il gatto quando vuole attenzioni

Dai miagolii agli strusciamenti passando per fusa e "inseguimenti", sono molti i comportamenti che i gatti possono adottare per reclamare l'attenzione dei pet mate. Vediamoli nel dettaglio.

1.187 condivisioni
Validato da Sonia Campa
Membro del comitato scientifico di Kodami
Immagine

Molte persone pensano che il gatto sia un animale "anaffettivo", che non ha bisogno dell’interazione e del contatto con i pet mate, ma si tratta di una convinzione sbagliata, oltre che di una mancata comprensione del loro comportamento e dei loro bisogno. I gatti sono infatti animali che soffrono la solitudine, che quasi sempre sfocia in noia e che può causare disturbi comportamentali e anche problemi fisici, come per esempio il sovrappeso.

È altrettanto vero, però, che i nostri amati felini non gradiscono interazioni forzate, ed è quindi importante capire, anche attraverso la comunicazione non verbale, cosa fanno quando vogliono attenzioni: dai miagolii agli “inseguimenti” per casa passando per testatine e strusciate, vediamo nel dettaglio i vari comportamenti con cui micio ci chiede di prestargli attenzione.

Il gatto miagola con insistenza

I miagolii sono una forma di comunicazione che i gatti hanno perfezionato proprio per l'interazione con gli esseri umani. Chiunque conviva con un felino sa ormai bene che possono indicare diverse cose, dalla richiesta di cibo alla rabbia passando per eccitazione e contentezza. A volte i miagolii vengono usati anche per richiamare l’attenzione del pet mate, soprattutto se sono insistenti e rivolti direttamente a lui.

Attenzione, però: le richieste di attenzione possono essere motivate da diverse cose, ed è importante non generalizzare e non pensare che il gatto voglia semplicemente le coccole. A volte miagola perché chiede un intervento concreto, come per esempio uscire, o mangiare. Per capire cosa ci sta comunicando bisogna quindi osservare il suo comportamento nell’interezza: se lo fa vicino alle ciotole è probabilmente una richiesta di cibo, se lo fa davanti a una porta sta forse chiedendo dii poter uscire all’esterno.

Il gatto ci segue ovunque

Molti gatti hanno sviluppato l’abitudine di seguire i loro pet mate ovunque si spostino in giro per casa, un comportamento che, tra le varie cose, può significare anche richiesta di attenzioni. I gatti che vivono soli in casa, in particolare, tendono a ricercare con costanza la presenza e la vicinanza del loro pet mate, soprattutto se i momenti di condivisione sono pochi. Se questo comportamento è però eccessivo, e il gatto non mostra alcun segno di “indipendenza”, è bene non sottovalutarlo. È possibile che si sia in presenza di un animale stressato o annoiato, che ha bisogno di maggiori stimoli ambientali.

Il gatto si struscia sulle gambe o ci dà piccole testatine

Uno dei modi con cui il gatto chiede attenzione è attraverso il contatto. Alcuni gatti infatti tendono a strofinarsi contro le caviglia, i piedi o il corpo del pet mate, magari saltandogli sulle ginocchia o sistemandosi in braccio ronfando. In questo modo stanno manifestando il desiderio, e allo stesso tempo “marcano” l’umano di riferimento lasciandogli addosso il loro odore.

Il gatto fa la pasta

Più che una richiesta di attenzione, si tratta di una manifestazione di contentezza e di confort. Quando il gatto si sente a suo agio con una persona e in un ambiente potrebbe indulgere nel kneading, un movimento istintivo che i gattini iniziano a fare da piccoli sulla pancia della mamma esercitando una leggera pressione con le zampette per fare uscire più latte dalle mammelle. Si tratta di un comportamento associato a un momento molto piacevole, perché “impastando” il gatto vuole comunicare che in quel momento è perfettamente a suo agio, soprattutto se è accompagnato da fusa. Se un gatto ci salta in braccio e inizia a fare la pasta, insomma, è bendisposto verso una sessione di coccole e contatto fisico.

Avatar utente
Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social