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15 Luglio 2021
10:53

Come insegnare al cane dove fare i bisogni

L'arrivo in casa di un cucciolo rappresenta un momento estremamente impegnativo per la vita della famiglia. Una delle preoccupazioni che più spesso manifestano gli adottanti è quella legata ai bisogni fisiologici dentro le mura domestiche. Alcuni utili consigli però, possono aiutarci a insegnare al cane dove fare i bisogni.

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Una delle difficoltà che più spesso emergono nella convivenza con i nostri cani è quella legata all'abitudine del cucciolo, e talvolta anche del cane adulto, di fare i bisogni in casa. Perdere questa abitudine può essere un processo molto rapido, ma può richiedere anche molto impegno da parte di tutta la famiglia. A fare la differenza in questo caso non è solo la personalità del singolo individuo, ma anche la motivazione che spinge il cane a proporre questo comportamento. Innanzitutto dobbiamo ricordarci che nei primi mesi di vita il cucciolo fa ancora fatica a trattenere i bisogni, perché non ha un totale controllo sfinterico, quindi è indispensabile avere la pazienza necessaria per attendere che il percorso verso l'autonomia si completi totalmente, cosa che generalmente avviene entro il compimento dei sei mesi di età.

Durante questo periodo di transizione, si possono mettere in pratica alcuni comportamenti per insegnare al cane dove fare i bisogni, in modo da aiutare il cucciolo a farli oltre l'uscio di casa. Questa abitudine inoltre, non è solo importante per noi umani, è fondamentale anche per i cani, i quali attraverso le feci e l'urina comunicano con i propri simili e acquistano quindi consapevolezza del proprio essere anche in rapporto a ciò che "leggono olfattivamente" dai bisogni degli altri cani e a cui decidono di "rispondere" lasciando anch'essi un segno.

1. Anticipare i momenti in cui il cane fa i bisogni

Per fare in modo di favorire il cane nell'apprendimento di questo comportamento è molto importante sapere che vi sono momenti, nell'arco della giornata, in cui è più facile che il cane sentirà la necessità di fare i bisogni. Questi momenti sono generalmente quelli che seguono il gioco, i pasti e il risveglio. Scegliere di accompagnare il cane fuori dalle mura domestiche proprio in seguito a questi particolari istanti della giornata, permetterà di anticipare le sue necessità e di poterlo inoltre gratificare nel momento in cui farà i bisogni nel luogo che riteniamo adatto. Inoltre durante i primi mesi è di fondamentale importanza uscire con frequenza, in modo che vi sia maggiore possibilità che il cane sporchi proprio durante la passeggiata meritandosi così tutte le gratifiche che vorrete dispensare. Grazie alla soddisfazione che il cane leggerà in voi infatti, sarà più portato a reiterare il comportamento la volta successiva.

2. Non sgridare il cane

Proprio riguardo la nostra reazione di fronte ai bisogni, è indispensabile ricordare anche che non ha assolutamente alcuna utilità sgridare il cucciolo o peggio ancora picchiarlo nel caso in cui non faccia in tempo ad avvisarci o ad attendere di trovarsi fuori dalla porta. Riprendere il cane in questo momento infatti, non farebbe altro che fargli perdere la fiducia nei nostri confronti spingendolo inoltre a fare i bisogni di nascosto, diminuendo così le possibilità che scelga di avvisarci in anticipo, comportamento che invece cerchiamo di incentivare durante la crescita, per fare in modo che sappia di potersi rivolgere a noi in caso di necessità.

In questo momento è inoltre molto importante non mostrare reazioni negative di fronte all'atto compiuto in quanto il cane difficilmente riuscirebbe a ricondurre ai bisogni fisiologici la nostra rabbia, frustrazione o il nostro fastidio: con indifferenza quindi, prendetevi cura di pulire il suolo, possibilmente con prodotti neutri che non producano odori troppo forti, i quali sono potenzialmente fastidiosi per l'animale.

3. Non usare le traversine troppo a lungo

Molte famiglie si affidano temporaneamente alle traversine, ovvero specifici panni assorbenti usa e getta posizionati in casa, nella speranza che il cane non sporchi il pavimento. Le traversine però non devono sostituire la passeggiata. La conseguenza data dall'utilizzo di questo strumento, infatti, rischia di essere addirittura contraria a quella desiderata. Il cane infatti, convinto di fare cosa apprezzata sporcando sulla traversina, difficilmente riuscirà a interiorizzare il comportamento voluto, ovvero la richiesta di uscire prima di sporcare. Molto spesso, passati i primi mesi, i pet mate vorrebbero togliere il panno, ma il cane continua a sporcare proprio in quel posto. Il consiglio è quindi ancora una volta quello di prendersi il tempo per anticipare i bisogni e imparare a prevedere la necessità del cane in modo di trovarsi già fuori nel momento dovuto, piuttosto che delegare ad un oggetto l'apprendimento del comportamento desiderato.

4. Scegliere il luogo giusto

I problemi legati ai bisogni fisiologici si risolvono generalmente nel giro delle prime settimane o dei primi mesi di convivenza. A rallentare il processo di apprendimento potrebbero però esserci alcune varianti. Innanzitutto bisogna sottolineare che pipì e feci rappresentano anche uno strumento di comunicazione con i propri simili di conseguenza esiste la possibilità che alcuni cani più timidi o insicuri, possano faticare a scegliere di lasciare la propria "firma" fuori delle mura domestiche: in questo caso basterà avere qualche accortezza in più nella scelta del luogo esterno, assicurandosi di portarlo dove non vi sia un transito eccessivo di cani che potrebbero inibire le necessità fisiologiche del cane spingendolo ad attendere il ritorno a casa, dove sentirsi più protetto dagli sconosciuti.

Inoltre, è buona abitudine notare quali sono i luoghi che il nostro cane preferisce: ci sono cani che non amano lasciare il segno del proprio passaggio in mezzo alla strada, altri che invece preferiscono addirittura i tombini. Per scoprire come aiutarli quindi, basterà osservare i luoghi favoriti e proporli durante l'uscita.

5. Rivolgersi a un professionista

Se con il passare dei mesi il comportamento dovesse comunque riproporsi continuamente senza miglioramenti evidenti, il consiglio è quello di rivolgersi ad un professionista del settore, come un educatore cinofilo o un istruttore che possa consigliarvi, in caso di necessità, anche una visita medico veterinaria che possa escludere problematiche di salute, a causa delle quali questo percorso potrebbe durare maggiormente.

Se a fare i bisogni in casa fosse un cane adulto che non ha mai perso l'abitudine, invece, il consiglio è di affrontare la situazione in compagnia di un medico veterinario comportamentalista che saprà dare le dritte necessarie per il vostro specifico caso.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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