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1 Febbraio 2024
12:52

Anche i Levrieri Jim e Lady piangono la morte di Sandra Milo

Anche i levrieri irlandesi adottati dall'attrice Sandra Milo stanno soffrendo per la morte della loro umana: «Jim non si separa dal pupazzo che gli hai regalato e conserva ancora il tuo odore e Lady ti cerca con lo sguardo».

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«Jim non si separa dal pupazzo che gli hai regalato e conserva ancora il tuo odore e Lady ti cerca con lo sguardo». È il messaggio scritto Azzurra De Lollis sull'account Instagram della madre, l'attrice Sandra Milo morta il 29 gennaio 2024. Anche i Levrieri irlandesi che l'attrice aveva adottato nel 2022 e nel 2023 piangono la morte della loro amatissima umana.

Sandra Milo aveva conquistato la fama grazie alla carriera nel mondo del cinema, figura tra le interpreti del film del regista Federico Fellini "8½", vincitore di un premio Oscar come "miglior film straniero" nel 1964. Ed è proprio negli anni Sessanta che consolida la propria immagine di diva libera e anticonvenzionale che la caratterizzerà per tutta la vita. Sandra Milo era nota anche per il suo amore e impegno nei confronti degli animali.

Dopo aver coltivato per lungo tempo l'amore nei confronti di tutte le specie in maniera privata, ospitando una colonia felina nel giardino di casa, e crescendo ben 6 Pastori Maremmani Abruzzesi, come aveva confidato lei stessa in una lunga intervista a Kodami, ha scelto di impegnarsi anche pubblicamente per la difesa dei diritti di tutti gli esseri viventi.

Negli ultimi tempi si è interessata della causa dei Greyhound, i Levrieri irlandesi sfruttati per le corse di cani in Irlanda. Nel marzo del 2022 infatti aveva adottato il suo Jim, impiegato per le corse commerciali e destinato a morire. Lei dopo avergli offerto una seconda occasione non ha mai smesso di interessarsi alla causa dei Levrieri, e dopo poco ha accolto Lady, anche lei una Greyhound proveniente da un rescue, un rifugio che si occupa di salvare cani appartenenti a razze specifiche. Lady doveva restare in famiglia per un periodo limitato di tempo, ma una volta arrivata ha conquistato tutta la famiglia.

Questo legame sopravvive anche dopo la morte, come conferma Azzurra De Lollis nella lettera indirizzata alla madre: «Jim ti appoggiava con delicatezza il muso sulle gambe, quando ti sedevi in poltrona, e tu lo accarezzavi dolcemente mentre Lady in modo discreto ti leccava la mano. Quando hanno intuito che te ne eri andata hanno guaito disperati. Lui accostava il muso alla bara aperta, deposta nella tua stanza, come a voler cercare ancora le tue carezze mentre gli gocciolava ininterrottamente il tartufo per lo stress e lei ha iniziato a tremare come una foglia. Non riuscivo a tranquillizzarli».

E poi la promessa finale: «Avrò sempre cura di Jim e Lady che sono i miei greyhounds. Non facevi che ripetere che fra tutti i cani che hanno riempito la tua vita, seguendoti ovunque, fossero i più garbati, i più educati, i più dolci. Ed è vero, mamma, che loro sembrano proprio un lord e una lady inglesi. Ora ti cercano in ogni angolo di casa e ti piangono insieme a me».

Quello che sta succedendo a Jim e Lady è più comune di quanto si pensi. Anche i cani infatti possono provare una sensazione di smarrimento alla perdita di una figura cara. Negli ultimi anni emergono sempre più di frequente studi ed evidenze sulla capacità degli animali non umani di soffrire per la morte di un conspecifico, soprattutto tra le specie con spiccate abilità sociali e cognitive. Un team internazionale guidato dall'Università degli Studi di Milano nel 2022 ha pubblicato uno studio sulla rivista Scientific Reports che indica come i cambiamenti nel comportamento e nell'espressione delle emozioni nei cani dopo la perdita di un compagno, sono compatibili con ciò che gli esseri umani definiscono lutto.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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