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4 Febbraio 2022
15:29

L’appello di Sandra Milo: «Stop al consumo di cani e gatti in Asia»

Sandra Milo ha invitato a firmare la petizione della Humane Society International per dire basta al consumo di carne di cane e gatto in Asia.

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Sandra Milo

In molti paesi dell'Asia ogni anno milioni di cani e gatti vengono brutalmente uccisi a scopo alimentare: un retaggio crudele portato oggi all'attenzione mediatica dall'attrice Sandra Milo. Il caso più noto è quello del festival di Yulin in Cina che avviene ogni anno il 21 giugno e mette in evidenza il fenomeno del Dog Meat Trade che è ancora ben lontano dallo scomparire. Il festival, inventato nel 2019 per incentivare le vendite dei mattatoi, non si è fermato nemmeno durante la pandemia da Covid-19 e la connessione della diffusione del virus con i wet market asiatici.

Ora Sandra Milo si è fatta portavoce di questa battaglia attraverso un post sui social nel quale ha condiviso la petizione lanciata dalla Humane Society International, associazione impegnata nella protezione degli animali a livello mondiale.

«In Asia cani e gatti non vengono visti come animali da affezione ma vengono uccisi per commercializzare la loro carne. Vi risparmio le immagini perché sono per stomaci forti», inizia così il lungo e accorato appello dell'attrice simbolo del cinema italiano.

«In Corea del Sud il presidente vuole vietarne il consumo, in Vietnam Hoi An è stata la prima città a introdurne il divieto di macellazione impegnandosi a bandirla dalle tavole – continua Milo – Oggi sono qui a chiedervi di firmare la petizione lanciata da www.hsi-europe.org. Io l'ho già fatto di mia spontanea volontà senza che nessuno mi abbia chiesto di espormi e/o di farvi da testimonial».

Nella maggior parte dei paesi asiatici in cui si consuma ancora carne di cane e gatto, questi animali vengono rubati o presi dalla strada. In Corea del Sud, invece, i cani vengono allevatati appositamente come in Occidente avviene per altre specie, come maiali e bovini.

Prevenendo le accuse di chi fa notare che europei e americani macellano un gran numero di animali, l'attrice  risponde: «Avete pienamente ragione a sollevare questa questione ma intanto iniziamo da qui. È un piccolo ma significativo contributo per sensibilizzare le coscienze dei governi nei quali questa pratica viene comunemente accettata».

Le condizioni dei cani negli allevamenti sudcoreani e in altre parti del mondo sono spesso spaventose, tanto che poche settimane fa 110 individui tenuti in una "fattoria" sono stati salvati dalla macellazione proprio dall'Humane Society International. La vita condotta dai cani destinati al macello era tanto dura da aver spinto anche le autorità locali a intervenire disponendo la chiusura dell'allevamento per aver violato la legge sulla protezione degli animali.

In Sud Corea esiste infatti una normativa che protegge questi animali dagli abusi, ma non basta. E il dibattito sul tema oggi è più vivo che mai: nel novembre del 2021 il governo guidato dal presidente Moon Jae-in ha creato una task force incaricata di valutare l'introduzione del divieto di allevamento di cani per scopo alimentare.

Sfruttando questa breccia aperta dal governo, l'associazione animalista spera di mettere al bando questa pratica attraverso un appello internazionale. Voce italiana di questa battaglia è proprio Sandra Milo, da sempre amante degli animali, che attualmente condivide la sua vita con un gatto di nome Chicco.

«Nessuno vi chiederà un contributo economico – chiarisce – se è questo che vi state chiedendo, ma solo di condividere la campagna sui vostri profili social Facebook e Twitter o più semplicemente di apporre la vostra firma».

La maggior parte delle persone in Asia non consuma la carne di cane o gatto, tuttavia questa pratica non è stata mai ufficialmente abolita, dando modo a pochi di arrecare grandi sofferenze a tantissimi animali d'affezione.

«Facciamo sì che anche la nostra firma conti per sradicare questa pratica crudele e insensata. Confido sulla vostra collaborazione», conclude l'attrice.

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