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28 Giugno 2023
12:41

Va in pensione Bernardo, il cane da pet therapy dell’ospedale di Grosseto: «Ci mancherà moltissimo»

Dopo 8 anni di servizio nei reparti di Cure Palliative e Hospice, il Golden Retriever si "ritira" a vita privata insieme con la pet mate Lucia Franci. L'ultima visita in ospedale il 23 giugno, quando il personale sanitario lo ha salutato tra sorrisi e lacrime.

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L'ultima visita in reparto è stata venerdì 23 giugno, tra sorrisi e qualche lacrima: dopo 8 anni di servizio va in pensione Bernardo, il Golden Retriever di Dog4Life Onlus che dal 2015 ha allietato con la sua presenza le giornate dei pazienti delle Cure Palliative e Hospice dell'ospedale Misericordia di Grosseto.

Bernardo ha fatto visita ai reparti per l'ultima volta per "ritirarsi" a vita privata. Anche se in buona salute, a 13 anni è arrivato per lui il momento di riposare e passare il testimone ai colleghi, ovvero agli altri cani dell'associazione che hanno fatto un pezzo di strada con lui incontrando tanti pazienti: tra loro la Border Collie Mora, il Labrador Retriever Blu e Love e Paddy, anche loro Golden Retriever. Bernardo si godrà quindi la pensione con la sua umana, Lucia Franci, che otto anni fa ha deciso di iniziare con lui l'esperienza della pet therapy.

«Mi ha accompagnata in un viaggio meraviglioso – ha detto Franci – Ho sempre pensato fosse nato per fare questo, ha mostrato fin dall’inizio delle doti speciali nel rapportarsi con le persone che ha incontrato nella sua vita, avendo atteggiamenti molto diversi da situazione a situazione ed entrando in un’empatia stupefacente con ognuno di loro, che spesso lasciava a bocca aperta anche me. Insieme a Berny, Goccia e Onda, due Labrador retriever, che purtroppo ci hanno lasciato lo scorso anno, e con la mia collega Paola Cecere abbiamo varcato le porte dell’ospedale Misericordia, un sogno era diventato realtà. I ricordi di questi anni sono tantissimi. Volti, sorrisi, lacrime, silenzi e risate si susseguono incessanti. I cani si trasformano veramente in angeli a quattro zampe e noi assistiamo a delle vere e proprie magie. Vivendo questi luoghi e questa pet si torna a dare la giusta priorità alle cose importanti e ai valori veri della vita».

«Berny, come amo chiamarlo, resterà per sempre nei nostri cuori, non vederlo più gironzolare tra le stanze sarà dura – ha detto la dottoressa Anna Paola Pecci., direttrice dei reparti Cure palliative e Hospice del Misericordia – Senza consapevolezza, con la sua presenza è stato parte integrante della cura. Nel tempo sono stati evidenti gli effetti benefici sui pazienti di Bernardo e di tutti gli altri animali da affezione che rappresentano la pet therapy».

«Ho conosciuto Bernardo qualche anno fa, abbiamo diviso un panino e ci siamo conquistati a vicenda – ha aggiunto Simona Dei, direttrice sanitaria Asl Toscana sud est – Era palpabile il posto unico che occupava in Hospice, e che ha occupato fino ad oggi, per il quale lo ringrazio come valido operatore della Sud est che insieme ai volontari di Dog4Life ci ha aiutato a prendere in cura le persone con una dedizione e una attenzione fuori dal comune».

L'ospedale Misericordia di Grosseto è un esempio virtuoso di struttura sanitaria che ha compreso sino in fondo l'importanza del legame tra animale ed essere umano, e delle ricadute positive che può avere nell'ambito di un percorso di cura. In alcuni reparti, infatti, gli animali domestici possono accedere per andare a fare visita ai loro umani di riferimento: «Da noi le porte sono aperte a tutti gli animali domestici, quelli dell'associazione Dog4Life che non finirò mai di ringraziare, ma anche quelli degli stessi pazienti che volendo possono tenerli accanto – ha confermato Pecci – Gli animali sono curativi, e in Cure palliative danno un enorme supporto ai degenti e anche agli operatori. I benefici sono molteplici, la presenza di un animale agisce come una sorta di proiezione verso l'esterno, oltre le mura del luogo di cura, favorisce un sentimento di serenità e offre argomenti di conversazione stimolando la comunicazione e le relazioni sociali».

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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