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8 Settembre 2022
12:00

Morto Polpetta, il cane per la pet therapy dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze

Polpetta, cane per la pet therapy dell'Ospedale pediatrico Meyer di Firenze, è morto. Il saluto dei suoi colleghi umani: «Oggi tutto il Meyer saluta e ringrazia Polpetta, un dottore speciale».

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Polpetta (Fonte: Antropozoa)

È morto Polpetta, cane della pet therapy all'Ospedale Meyer di Firenze. A darne l'annuncio è proprio l'ospedale pediatrico: «Oggi tutto il Meyer saluta e ringrazia Polpetta, un dottore speciale, amatissimo da tutti i bambini. Anche nelle situazioni più difficili, aveva una mossa vincente: si sdraiava con la pancia all’aria e muoveva la coda, a gran velocità. Così, nella sua lunga carriera, ha consolato migliaia di lacrime e regalato altrettanti sorrisi».

Polpetta, anzi Popi, faceva parte della squadra dell'associazione Antropozoa che si occupa di Interventi assistiti con animali collaborando con diverse strutture con progetti di pet therapy. Sui social sono state subito condivise tante testimonianze dalle persone che negli anni hanno avuto la fortuna di incontrare un compagno di viaggio come Popi, capace di accompagnare grandi e piccini nei momenti più difficile dei percorsi terapici e di riabilitazione.

Il caso più famoso è stato quello di Davide ragazzo fragile che si è vaccinato grazie proprio al supporto di Polpetta nel pieno dell'ondata di Covid del 2021. Prima dell’iniezione, infatti, Davide aveva espressamente chiesto di poter avere il supporto di questo operatore peloso, che conosce da tanti anni, per superare l’ansia e la paura dell’ago.

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Polpetta e Davide

«La presenza di un animale in molti casi consolida un rapporto emotivo con il paziente e consente di avere sia un canale di comunicazione paziente-animale-medico sia uno stimolo alla partecipazione attiva – aveva raccontato a Kodami in quell'occasione la presidente di Antropozoa, Francesca Mugnai – L’efficacia terapeutica del co-terapista animale è da ricercare nella facilità che questi dà all’instaurarsi di un rapporto empatico tra psicoterapeuta e paziente».

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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