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Oltre 1,5 milioni di dollari raccolti in un anno per sostenere organizzazioni e associazioni che si occupano della protezione di ambiente e animali attraverso la vendita di fotografie che testimoniano tutta la bellezza e la fragilità della natura. È il bilancio del lavoro di Vital Impacts, la ong guidata da donne e fondata dalla fotografa e regista di documentari del National Geographic, Ami Vitale, insieme con la giornalista e a sua volta regina Eilee Mignoni.
Il progetto è partito a fine 2021 con l’obiettivo di sostenere in modo concreto progetti e organizzazioni che si battono per la tutela ambientale, tra cui il programma “Roots and Shoots” di Jane Goodall, Big Life Foundation, Project Ranger di Great Plains Conservation, SeaLegacy e Direct Relief. Per raccogliere fondi, Vitale e Mignoni collaborano con alcuni tra i più famosi e quotati fotografi naturalisti e storyteller al mondo, cercando allo stesso tempo di dare spazio a quelli emergenti, privilegiando in particolare artiste e artisti non binari.
Il risultato è stato la creazione di un archivio fotografico straordinario, che raccoglie anche numerosi scatti in edizione limitata provenienti da ogni parte del mondo: tra i protagonisti delle foto ci sono volpi artiche, fenicotteri rosa, tursiopi, pinguini, elefanti e decine di altre specie animali ritratte nei loro habitat, alcune fortemente minacciate e a rischio estinzione. A questo si sommano meravigliosi paesaggi che vogliono ricordare quanto la bellezza che ci circonda sia costantemente a rischio proprio a causa dell’uomo.
Grazie alla vendita delle stampe, nel 2022 Vital Impacts ha portato a termine numerosi progetti di tutela ambientale. Sono stati finanziati gli stipendi di 60 ranger in Sud Africa, con fornitura di carburante e veicoli per monitorare e far rispettare le leggi ambientali nei corridoi della fauna selvatica in tutta la regione, è stato creato un programma di monitoraggio per i pangolini, l'animale tra i più minacciati al mondo a causa del bracconaggio e del traffico illegale, ed è stata finanziata una piattaforma che promuove la fine dell'allevamento del salmone nelle acque costiere al largo della Columbia Britannica, in Canada, e lavora per ripristinare lo spartiacque del fiume Snake, nel nord-ovest del Pacifico degli Stati Uniti. È stato inoltre sostenuto il programma educativo "Roots and Shoots" del Jane Goodall Institute, l'ente fondato dalla primatologa ed antropologa di fama internazionale che ha trascorso gran parte della sua vita a studiare, comprendere e proteggere le grandi scimmie e che ha contribuito in prima persona al progetto donando alcuni suoi scatti del periodo in cui lavorava nel Gombe National Park.
«Vogliamo raccontare storie potenti a sostegno delle organizzazioni che lavorano per proteggere gli habitat in via di estinzione – hanno anticipato le due fondatrici chiudendo l’anno e ringraziando tutte le persone che hanno contribuito alla missione – Vediamo l'arte come una potente rampa di lancio per l'attivismo. Sentiamo profondamente l'urgenza della nostra missione, e vogliamo consentire a quante più persone di fare la differenza. Per questo, in primavera assegneremo due sovvenzioni per la fotografia ambientale da 20.000 dollari, e avvieremo un programma di tutoraggio per 50 fotografi impegnati nella tutela ambientale con l'obiettivo di supportare un giornalismo approfondito e di grande impatto».