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5 Settembre 2022
15:02

Tre maestosi grifoni e altri rapaci tornano a volare liberi nella riserva di Cornino

Tre avvoltoi grifoni ribattezzati Mir, Giove Pluvio e Universitas sono stati liberati nella Riserva Naturale del Lago di Cornino, dove da decenni il Progetto Grifone studia e tutela questi maestosi rapaci.

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Nel pomeriggio di domenica 4 settembre, tre maestosi grifoni provenienti dai Centri di Recupero Animali Selvatici (CRAS) di Campoformido e Fontanafredda, sono tornati a volare liberi nei cieli della Riserva Naturale del Lago di Cornino, in Friuli. Gli avvoltoi sono stati ribattezzati Mir, “pace” in russo, Giove Pluvio, come buon auspicio contro la siccità, e Universitas, in omaggio alla collaborazione dell'Università di Udine al Progetto Grifone portato avanti da ormai 30 anni dalla Riserva.

I tre rapaci, ospitati nella riserva per circa una settimana, hanno tra i due e i tre anni di età e sono stati sia marcati con un anello identificativo che dotati di una mini-radio satellitare che consentirà di seguirne gli spostamenti futuri. Insieme agli avvoltoi sono tornati a volare anche una decina di altri rapaci curati dai CRAS, tra cui civette, una poiana, un allocco, un astore.

La liberazione degli uccelli è avvenuta durante la manifestazione “Vivi e liberi di volare”, un evento aperto al pubblico che richiama l'attenzione verso questi maestosi rapaci e sul Progetto Grifone, che ha reso la riserva di Cornino nota a livello internazionale come una delle aree più importanti per lo studio e la conservazione degli avvoltoi.

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Mir, Giove Pluvio e Universitas poco prima della liberazione

I grifoni euroasiatici (Gyps fulvus) come altri avvoltoi sono completamente necrofagi e si nutrono quindi esclusivamente di carcasse. Ancora oggi, purtroppo, c'è però chi avvelena animali morti nel tentativo di uccidere i predatori come lupi e volpi, considerati una minaccia per gli animali allevati e spesso ci finiscono di mezzo proprio i grifoni e gli altri avvoltoi.

Un tempo erano quasi completamente spariti dal nostro Paese, anche a causa della persecuzione diretta da parte dell'uomo, ma grazie proprio ad alcuni progetti di reintroduzione avvianti nella riserva del lago di Cornino e nel Parco Regionale del Velino-Sirente in Abruzzo, il rapace è tornato a volare e a nidificare sia sulle Alpi che sull'Appennino.

Quest'anno, a riprova del successo del Progetto Grifone, gli esperti della riserva hanno censito in tutta l'area ben 80 coppie nidificanti, 10 in più rispetto al 2021, e sono almeno 50 i giovani nati che sono riusciti a involarsi con successo. Con i suoi quasi 10 kg di peso e un'apertura alare che può arrivare anche a 2,8 metri, il grifone è uno dei quattro avvoltoi presenti in Italia nonché uno degli uccelli più grandi a solcare i nostri cieli.

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Un tempo quasi estinti in Italia, i grifoni sono tornati grazie ai progetti di reintroduzione come quello portato avanti da decenni nella Riserva di Cornino

Il collo nudo e la criniera di piume lo rendono facilmente riconoscibile e lo aiutano a mantenere pulito il resto del corpo quando infila la testa nelle carcasse. Ha abitudini estremamente gregarie, e si riunisce in gruppi di decine di individui che nidificano soprattutto su falesie a picco sui prati d'alta quota, dove sfrutta le correnti termiche mattutine per sorvolare il territorio in cerca di cibo.

La sua presenza, quindi, garantisce una serie di preziosi servizi ecosistemici, ripulendo i pascoli dalle carcasse e impedendo il diffondersi di malattie, soprattutto tra i capi di bestiame in montagna. Mir, Giove Pluvio e Universitas ora potranno contribuire a far crescere il numero di questi avvoltoi un tempo quasi estinti nel nostro Paese: la dimostrazione che i progetti di conservazione ben gestiti a lungo termine possono davvero fare la differenza per la tutela della biodiversità minacciata.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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