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22 Marzo 2023
16:59

Traffico di cuccioli a Varese: indagato il proprietario di un negozio di animali

Cuccioli di cane introdotti in maniera illecita dall'est Europa nella provincia di Varese. Il trafficante era un commerciante che dietro l'attività di un negozio di animali nascondeva il business illegale.

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cuccioli cane

Cuccioli di cane introdotti in maniera illecita dall'est Europa nella provincia di Varese. A introdurli in Italia era un commerciante che dietro l'attività di un negozio di animale gestiva un traffico illegale, importando cuccioli di età inferiore ai due mesi. A svelare la realtà dei fatti è stata un'inchiesta del Raggruppamento Carabinieri Cites di Roma, delle Stazioni Carabinieri di Busto Arsizio e Varese e delle Stazioni Carabinieri Forestale di Arcisate e Tradate.

«I cuccioli non solo erano privi dell'età minima per essere movimentati ma erano anche affetti da diverse patologie», confermano a Kodami dal gruppo Forestali di Varese. Tra le patologie da cui erano affetti i cani c'era anche la parvovirosi, una delle malattie più gravi e contagiose per questa specie. La mortalità è molto alta e il decesso estremamente rapido e spesso i piccoli arrivavano in casa delle persone quando era già troppo tardi».

Sono state proprio le famiglia che hanno acquistato i cuccioli a fare partire le segnalazioni che hanno portato all'identificazione dell'uomo ritenuto responsabile del traffico internazionale.

L'uomo, inoltre, nel tentativo di ovviare alle precarie condizioni di salute dei cuccioli, somministrava loro sostanze vietate e farmaci impropri. In seguito alle perquisizioni negli esercizi commerciali nella sua disponibilità sono stati sequestrati ingenti quantitativi del farmaco Flagyl-Metronidazolo, previsto per uso umano, ma vietato per gli animali e che pertanto veniva impiegato illecitamente.

Gli animali, principalmente di razza Spitz, King Cavalier, Chihuahua, Maltese, e Barbone nano, venivano venduti in uno stato di salute precario e privati prima del tempo del necessario contatto con la madre. Purtroppo si tratta di alcune delle razze più commercializzate, preferite per la loro taglia ridotta, come ha spiegato in un nostro video l'istruttore cinofilo e membro del comitato scientifico di Kodami, Luca Spennacchio.

I documenti identificativi degli animali sono risultati contraffatti, perché riportavano una età maggiore di quella reale e la presenza di vaccinazioni in realtà mai somministrate o somministrate in modalità e quantità non compatibili con specie ed età degli animali.

L'uso di documenti falsi è molto diffuso, soprattutto quando si devono attraversare più frontiere e posti di blocco. Si tratta di un investimento minimo a fronte dei grandi guadagni. Ogni cucciolo viene venduto per centinaia di euro  e nel suo complesso quello del traffico di cuccioli dall'est Europa rappresenta un giro d'affari milionario, secondo solo ai business di droga e armi.

In particolare, sono stati individuati: un cucciolo privo di identificazione e di certificazione sanitaria e dieci cuccioli a cui sono stati somministrati farmaci in modo illecito tali da causare lesioni e sofferenze che in due casi hanno determinato il decesso degli animali.

Adesso, bisognerà vedere dopo la chiusura delle indagini preliminari, quale sarà la decisione dell'Autorità giudiziaria.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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