video suggerito
video suggerito
22 Agosto 2022
17:32

Secondo Bill Gates possiamo superare in astuzia l’animale più letale del mondo: la zanzara

Secondo il fondatore di Microsoft Bill Gates e non solo, la zanzara è l'animale più letale del mondo. Causa un milione di morti all'anno essendo portatrice di virus letali. Ma per il filantropo statunitense l'innovazione scientifica e tecnologica può migliorare questi numeri.

20 condivisioni
Immagine

Alla domanda, quale sia l’animale più letale del mondo, alla maggior parte delle persone verrebbe da risponderebbe lo squalo bianco, l’orso Grizzly, la tigre del Bengala. A pochi verrebbe da dire la zanzara

E, invece, nonostante le dimensioni minuscole, questo animale è capace di diffondere agenti patogeni e di infettare con virus letali, motivo del milione e più di morti umane all'anno che causa. Portatrice della febbre dengue, ad esempio, che uccide 2mila persone all’anno e ne fa ammalare 400 milioni. Ma ci sono anche il virus Zika, il virus del Nilo occidentale, la chikungunya e la febbre gialla.

Insomma, quello che molti di noi considerano solo un fastidioso parassita estivo può in realtà essere una minaccia mortale, specialmente nei climi tropicali.

Secondo il fondatore di Microsoft e filantropo statunitense Bill Gates, però, l’innovazione tecnologica potrebbe far diminuire, e di molto, questi numeri. Per questo sta finanziando con convinzione un programma, che prevede l’allevamento di un ampio numero di zanzare geneticamente modificate che poi dovrebbero essere rilasciate in 11 paesi, principalmente nel sud-est asiatico e in Sud America.

Queste zanzare sono infettate dal batterio Wolbachia, un batterio che impedirebbe loro di trasmettere le malattie più gravi. Secondo quanto riferito dall’imprenditore, in un programma pilota in Indonesia, il rilascio delle zanzare Wolbachia ha ridotto le infezioni da febbre dengue del 77%.

Negli ultimi vent'anni, la ricerca per ridurre le infezioni trasmesse dalle zanzare ha usato due metodi: la soppressione della popolazione, con la quale si cerca di ridurre il numero di insetti. E la sostituzione della popolazione che, invece, cerca di rendere le zanzare incapaci di trasmettere le malattie infettive, diffondendo tra loro modificazioni genetiche o infezioni batteriche.

Un’occasione per agire su entrambi i fronti è stata offerta, però, dai batteri del genere Wolbachia. Infettando i maschi con un determinato ceppo di Wolbachia, infatti, e liberandoli nell’ambiente, se si accoppiano con femmine selvatiche che non sono infette dallo stesso ceppo, queste non sono in grado di produrre uova vitali.

Gates si è talmente entusiasmato davanti ai risultati degli esperimenti fatti, che ha deciso di finanziare l’allevamento di una quantità tale di zanzare Wolbachia, capace di rifornire tutti quei luoghi in cui se ne ha immenso bisogno.

Il World Mosquito Program mira a diffondere il batterio Wolbachia tra le Aedes aegypti,  zanzare tropicali che ospitano il virus della dengue, della febbre gialla e altri virus. La malaria non è inclusa, perché si diffonde attraverso un parassita portato dalla zanzara Anopheles che non è al centro dello sforzo di Wolbachia.

Con il cambiamento climatico, il lavoro del World Mosquito Program è diventato ancora più urgente. Con l'aumento delle temperature globali, infatti, le zanzare Aedes aegypti si stanno adattando in molte più regioni del mondo di prima, aumentando la diffusione di queste malattie.

«È emozionante vedere fino a che punto è arrivato il World Mosquito Program» scrive Gates nella sua newsletter. «Anni fa, l'idea di liberare le zanzare per la lotta contro le malattie virali che loro stesse portano, lasciò perplesse molte persone. Ma, adesso, questa soluzione innovativa ha preso piede nelle comunità scientifiche di tutto il mondo. E finalmente queste fantastiche zanzare stanno prendendo il volo e salvando vite».

Su Kodami abbiamo analizzato il comportamento delle zanzare, spiegando cosa le spinge a prendere di mira soprattutto alcuni individui. Sono diversi i fattori che ci rendono irresistibili agli occhi (e soprattutto all'olfatto) delle zanzare e la scienza può aiutarci a capire quali sono.

Avatar utente
Simona Sirianni
Giornalista
Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social
api url views