Queer Planet: un documentario sulla comunità LGBTQ+ nel mondo animale

In onda il 6 giugno durante il Pride Month in Usa, il documentario racconta «creature straordinarie, testimoniando comportamenti sorprendenti e introducendo gli scienziati che stanno mettendo in discussione il concetto tradizionale di ciò che è naturale quando si tratta di sesso e genere».

21 Maggio 2024
15:44
Immagine

«Madre Natura ha la mente molto aperta». E' una delle frasi che risalta nel trailer di "Queer Planet", il documentario che andrà il sei giugno sulla piattaforma di video streaming Peacock in Usa e che sta scatenando una reazione molto forte da parte dei conservatori che pensano che la visione dei contenuti sia stata realizzata al fine di «promuovere l’agenda LGBTQ+» nel Paese.

Il dibattito negli Stati Uniti è così iniziato con una chiara disattenzione da parte di chi lo critica a quella che è la sinossi stessa del documentario che si basa su fonti scientifiche e ha visto la collaborazione di importanti esperti del settore. La descrizione del contenuto spiega, infatti, che si raccontano attraverso le immagini  «creature straordinarie, testimoniando comportamenti sorprendenti e introducendo gli scienziati che stanno mettendo in discussione il concetto tradizionale di ciò che è naturale quando si tratta di sesso e genere».

Queer Planet andrà in onda durante il "Pride Month" e ha come voce narrante l'attore Andrew Rannells che durante la conferenza stampa di presentazione ha voluto sottolineare: «Abbiamo tutti sentito parlare di pinguini gay, ma questo film mi ha davvero aperto gli occhi sull'intero spettro dei comportamenti LGBTQ+ nel mondo naturale. E cosa potrebbe esserci di più naturale che essere quello che sei?».

Il documentario, così, punta l'attenzione sulle abitudini sessuali che rientrano in "generi non convenzionali" che ci sono anche nel mondo degli altri animali. Il film, come si accennava, contiene le testimonianze di esperti come l'autore e naturalista Bradley Trevor Greive, l'ornitologo Martin Stervander, la biologa Christine Wilkinson, lo storico della scienza Ross Brooks, la primatologa Amy Parish, la biologa Antonia Forster, l'entomologo Tim Cockerill e il biologo marino  Christopher Goatley, il biologo evoluzionista Dan Edwards.

Nel documentario sono stati riportati i comportamenti di diverse specie come fenicotteri gay, primati pansessuali, pesci pagliaccio che cambiano sesso e anche di alcuni funghi multi genere. Come ha scritto Federica Pirrone, etologa e membro del nostro comitato scientifico, su Kodami: «Il comportamento sessuale tra individui dello stesso sesso è stato registrato in oltre 1.500 specie animali, nelle più svariate condizioni ecologiche: in cattività, in laboratorio e in libertà. È molto comune tra gli uccelli, come i pinguini, i gabbiani, le oche selvatiche o i colombi, ma si osserva frequentemente anche tra i mammiferi».

Nello stesso articolo, inoltre, l'esperta sottolinea anche che «l’accoppiamento tra individui dello stesso sesso può essere utile anche quando, in una popolazione, il rapporto tra i sessi si sbilancia a favore di uno dei due, finendo per rappresentare un limite per la riproduzione. Succede, ad esempio, tra gli albatri di Laysan (Phoebastria immutabilis), in cui si arriva ad annoverare fino al 30% di coppie saffiche in una popolazione, tra le quali il successo nell'allevare i piccoli è maggiore rispetto a quello delle femmine single. Esse, peraltro, dimostrano di essere molto stabili, rimanendo legate anche per tanti anni».

Secondo uno studio recente, inoltre, il comportamento omosessuale è stato fondamentale per la sopravvivenza di diverse specie animali, in particolare dei mammiferi, durante alcuni gravi periodi di crisi climatica che in teoria avrebbero potuto spazzare via la maggioranza delle specie. Questa ricerca, ma come altre avvenute in passato, è già di per sé una risposta a chi – come sta avvenendo in Usa – continua a portare avanti la tesi della "contrarietà alla natura perché due soggetti dello stesso sesso non si riproducono".

Ultimamente abbiamo affrontato il tema su Kodami relativo all'omofobia che viene traslata anche nei confronti degli animali dopo aver pubblicato una notizia che riguardava l'avvistamento rarissimo due due megattere maschi durante un atto sessuale. Anche in quel caso, appunto, non sono mancati commenti violenti da parte di chi si preoccupa "del sesso degli altri", come abbiamo scritto e detto in in video a cura della nostra direttrice Diana Letizia.

Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social
api url views